M2TECH è conosciuta dai più per il suo Young, di cui tra l’altro, abbiamo parlato qualche giorno fa. Di conseguenza, molti audiofili, associano il brand italiano al mondo digitale. Nella realtà dei fatti M2TECH è attivissima anche nel mondo analogico ne è un lampante esempio il Nash, preamplificatore phono MM/MC di cui parleremo oggi.
L’M2TECH Nash è un preamplificatore phono MM/MC molto versatile che riprende il family look dei prodotti realizzati da Marco Manunta. Prima di procedere vogliamo ricordarvi che M2Tech è attiva da tantissimo tempo in quel che possiamo definire il mondo analogico. Per avere conferma di quanto vi stiamo dicendo ci preme ricordarvi il Joplin che alla sua uscita suscitò la curiosità di tanti appassionati. L’M2TECH Nash appartiene alla serie Rockstars, di cui fa parte anche il crossover elettronico Mitchell tanto per rimanere in tema di analogico.
M2TECH NASH cosa può fare e come può farlo.
L’M2Tech Nash nasce con lo scopo di eliminare il rumore, quindi essere molto silenzioso e allo stesso tempo fornire un livello di uscita molto simile a quello delle moderne sorgenti digitali. Da qui nasce il titolo che abbiamo deciso per questo test, ma ci torneremo meglio più avanti. Tra gli aspetti più interessanti del Nash, c’è sicuramente la scelta di realizzare un oggetto a componenti discreti oltre alla presenza di un modulo Bluetooth per la configurazione ed il controllo dell’apparecchio.
Sul frontale dell’ M2Tech Nash, molto simile a quello dello Young MKIV, troverete una manopola (encoder) con la quale accedere al menu, selezionare gli ingressi ed effettuare i vari setting. Tutte le operazioni sono controllabili anche tramite telecomando o tramite APP, quest’ultima, disponibile sia per dispositivi Android che Ios. Il display Oled ad alto contrasto vi supporterà e vi informerà puntualmente su quanto sta accadendo.
L’applicazione per dispositivi mobili.
L’applicazione per dispositivi mobili è una vera manna dal cielo ed oltre a darvi la possibilità di settare i vari parametri, grazie ad un database molto ampio, vi fornirà le indicazioni necessarie per trovare il giusto interfacciamento tra testina e Nash. Che dire, semplicemente grandioso!
Guardiamo il pannello posteriore
Sul pannello posteriore troviamo, partendo da sinistra, due piccoli potenziometri non proprio facilissimi da utilizzare: il primo per la regolazione del guadagno MC (tra 3dB e 30dB) e l’altro per la regolazione dell’impedenza dell’ingresso MC ( tra 10 Ohm e 1000 Ohm.).
Sopra è presente il morsetto per la terra. A seguire troverete un ingresso MM, uno MC ed i selettori per regolare la resistenza e la capacità delle testine MM.
A seguire ci sono due ingressi linea, a nostro avviso molto utili. Grazie agli ingressi linea avrete la possibilità di collegare altre due sorgenti come un lettore CD od un sintonizzatore. Infine troviamo un piccolo selettore per l’accensione, un ingresso a cui collegare l’alimentatore esterno Van Der Graaf MKII e uno per l’alimentatore di serie.
A proposito di alimentatori vi diciamo fin da subito che disporremo solamente dell’alimentatore di serie. Piccolo consiglio per quanto riguarda l’antenna del Bluetooth posta sul lato destro del cabinet: cercate di tenerla lontana da schermi metallici al fine di avere una comunicazione ottimale col vostro device.
Piccoli cenni su come settare l’M2TECH NASH
Qui di seguito vogliamo darvi alcune informazioni per il settaggio del Nash in base al tipo di testina utilizzato. Tutto questo al fine di farvi capire che l’utilizzo di questo prephono è molto semplice anche per i neofiti.
Gain MM e filtro passa alto
Il GAIN MM può essere settato su tre valori differenti: 55 dB, 60 dB e 65 dB. Se qualcuno è rimasto sorpreso dai 55 dB di partenza sappiate che non sono troppi, anzi, ma su questo torneremo più avanti. Tra le varie opzioni c’è la possibilità di attivare un filtro passa-alto (anti-rumble). Il compito di questo filtro è tagliare le basse frequenze sotto i 16 Hz. Opzione molto utile quando si utilizzano dischi non in perfette condizioni.
Gain MC e filtro passa alto
Per utilizzare al meglio le testine MC è bene comprendere la piramide dei guadagni. In pratica possiamo parlare di tre stadi guadagno:
- il preamplificatore MC
- il primo stadio MM
- il secondo stadio MM
Inoltre vi ricordiamo che il guadagno MC viene regolato tramite il potenziometro presente sul pannello posteriore. Come già visto con le testine MM, anche con le testine MC, potete attivare il filtro passa alto che taglia le basse frequenze i sotto i 16 Hz.
Che inizino gli ascolti.
Abbiamo provato l’ M2TECH NASH in diversi setup e diverse configurazioni. Tra i tanti:
- Sumiko evo III Low Output, su Thorens td124mkII con braccio tp14 e shell in grafite
- Ortofon 520MKII su braccio SME3009S2 e Thorens td126 mkII
- Technics SL-1200 con Goldring 1042
M2TECH è una azienda con l’anima Rock, su questo non c’è dubbio e così iniziamo con Technics, Goldring ed i Pink Floyd. I 55 dB di guadagno in MM ci sono sembrati fin da subito un ottimo match. Il Nash suona che è una bomba: dinamico, silenzioso, dettagliato. Sembra proprio di unire i pregi del digitale a quelli dell’analogico. Spieghiamo meglio cosa intendiamo. Questo prephono è stato costruito con componenti discreti a basso rumore che hanno lo scopo di offrirvi un tappeto di rumore quasi inesistente anche con un guadagno alto. Tutto ciò si traduce in un suono corposo, possente ma che non sfocia mai in un suono troppo duro o aggressivo. Facciamo il fatidico confronto vinile Vs CD e tralasciando considerazioni sulle preferenze personali, la cosa che notiamo è che il Nash riesce ad avere un volume molto simile a quello del CD, grazie ai 2,5 volts minimi garantiti da M2TECH con qualsiasi tipo di testina. Ci troviamo ad ascoltare un “suono silenzioso“, concedeteci l’ossimoro!
Gli ascolti proseguono e ci dedichiamo a qualche disco di musica classica e qui ci godiamo la silenziosità ed anche il buon lavoro in termini di microdinamica. Chissà cosa succederebbe con il Van Der Graaf MKII! Buona la scena, ottimo il timing ma soprattutto la timbrica è molto vicina a quanto avviene dal vivo. Il Nash è piacevole ma come suo fratello, lo Young MKIV, non è eufonico e non ci mette del suo.
Passiamo al setup MC, anche in questo caso risultati di prim’ordine forse un rumore di fondo leggermente più alto ma sempre più che accetabile. Detto ciò vi ricordiamo che anche in questa circostanza, il Nash può arrivare ad offrire fino a 95 dB di guadagno e anche in questo caso vale il discorso fatto poco sopra riguardo i guadagni in MM.
Tramite l’APP ci divertiamo a switchare tra le varie possibilità e grazie ai due ingressi a livello di linea possiamo collegare oltre che due giradischi ( Uno con testina MM ed uno con testina MC) anche un RTR ed un lettore CD utilizzando come pre/dac lo Young MKIV. A questo punto saremmo curiosi di chiudere il cerchio con i finali mono Larson, che da qualche giorno sono tornati disponibili.
La parola a Marco Manunta CEO M2TECH
Ringrazio AF Digitale per la prova esaustiva che, a mio parere, ha focalizzato le caratteristiche salienti del nostro pre phono Nash: la gamma dinamica (superiore alla media dei prodotti anche di costo superiore) e la versatilità. Il Nash è la dimostrazione “vivente” che i limiti della catena analogica non si trovano nelle componenti meccaniche (disco-testina-braccio-giradischi), bensì in quelle elettroniche. Un pre phono con capacità risolventi superiori consegnerà all’ascolto una incredibile quantità di informazioni che neanche pensiamo possano essere incise nel disco. La maggior parte dei pre phono “seppellisce” tali informazioni sotto il proprio rumore di fondo. Analogamente per le escursioni dinamiche: se seppelliamo 20-30dB di dinamica nel letto di rumore del pre phono, perdiamo tanta parte di quella sensazione di “essere li” che il vinile è capace di trasmetterci.
Col Nash, abbiamo voluto realizzare un pre phono per il 21° secolo. Per questo motivo lo abbiamo dotato di telecomando ed interfaccia Bluetooth che ci ha permesso di fornire ai nostri clienti una app per configurare e controllare l’apparecchio dal proprio smartphone. Siamo del parere che la tecnologia moderna e le “vecchie” sorgenti audio ad alta fedeltà non siano in contrapposizione tra loro. Anche l’analogico può trarre vantaggio da un approccio progettuale più aperto, sia in termini di comodità d’uso che per le pure prestazioni audio.
Conclusioni ed informazioni sull’M2TECH NASH
In sintesi questo prephono è eccellente e lo annovero sul taccuino dei “must have” dove qualche tempo fa avevo già annotato il Gold Note DS-10 Plus. In conclusione non c’ è modo migliore di riassumere il carattere di questo prephono se non citando il titolo: “Il Nash unisce i pregi del digitale a quelli dell’analogico“. A ciò si aggiunge la versatilità di utilizzo, vedi i due ingressi linea e l’APP con il suo ottimo database. L’M2TECH Nash con un prezzo di listino di 1.900 Euro, è sicuramente uno dei prephono più promettenti della sua categoria e non possiamo che consigliarvelo. Per maggiori informazioni potete visitare il sito del produttore.
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