Il fantastico mondo dell’hi-end a volte è costellato di prodotti nati con lo scopo di raggiungere l’eccellenza in termini di performance e talvolta anche estetiche. Solitamente con Hi-End si intendono elettroniche o diffusori che al momento della realizzazione possono contare sulle migliori tecnologie presenti sul mercato, il che spesso e volentieri si traduce in prezzi al di fuori della portata dei comuni mortali.
Prima di iniziare questa interessante intervista ai protagonisti delle Radiant Acoustics Clarity 6.2
Oggi parleremo dei diffusori Radiant Acoustics Clarity 6.2, un diffusore a due vie con due radiatori passivi per ciascun diffusore. Sono il primo modello di questo nuovo ma vecchio brand. Cosa intendiamo con nuovo ma vecchio? Semplice, Radiant Acoustics nasce dall’esperienza e soprattutto dalla sterminata competenza di Peter Lyngdorf e dei suoi collaboratori. Oggi vogliamo riutilizzare l’espressione affordable hi-end, già utilizzata qualche mese fa e che mai come in questo caso riassume appieno ciò che è venuto fuori dal test delle Radiant Acoustics Clarity 6.2.

Uno spolier però prima di proseguire ci sta tutto: queste Radiant Acoustic Clarity 6.2 ci sono piaciute tanto, così tanto che potrebbero diventare un nostro riferimento, sia per il lavoro svolto nella realizzazione che per le prestazioni sonore, a patto ovviamente di avere a monte una catena adeguata. Veniamo ora all’aspetto veniale ossia il prezzo, che si attesta a 3.998 Euro, con garanzia di ben 10 anni e con la possibilità di provarle a casa vostra per un periodo di 30 giorni e poi decidere se tenerle o meno. Per quel che riguarda la formula per la prova qui trovate tutte le informazioni del caso. Ora però entriamo nel vivo della discussione, non prima però di aver fatto una importante premessa.

Radiant Acosutics Clarity 6.2: creare prodotti ad alta fedeltà che costino il giusto.
Le Radiant Acoustics Clarity 6.2 sono il progetto di questo nuovo brand che vede come papà Peter Lyngdorf, mente geniale con oltre 40 anni di esperienza alle spalle e che è stato protagonista di altri importanti progetti come quello Purifi, o Dali nomi che dovete assolutamente memorizzare perchè li ritroverete più avanti. Radiant Acoustics è figlio di un “supergruppo” nato dalla collaborazione delle aziende: HiFi Klubben, PURIFI e Nordic Hi-Fi.
Parente stretto di questo gruppo è anche il brand Argon Audio di cui, lo ricordiamo, siamo stati tra i primi a parlarne in Italia e di cui speriamo di poter tornare a parlare quanto prima. HiFi Klubben poi è un modello virtuoso a cui qui abbiamo dedicato un articolo e speriamo che questo modello possa essere di ispirazione anche qui da noi. Infine PURIFI è stata protagonista, pur se indirettamente, in almeno due occasioni sulle nostre pagine dal momento che abbiamo testato due moduli di amplificazione da loro realizzati.
La genesi del progetto ed altro ancora
Correva l’anno 2022, quando Henrik Reinholdtsen, CEO di Nordic Hi-Fi, ha proposto l’idea di dare vita, o per meglio dire, dare voce, a questo nuovo brand sfruttando le diverse e complementari capacità dei tre attori.
“Il mio obiettivo è sempre stato quello di rendere disponibile un suono davvero eccezionale al maggior numero di persone possibile e, con Radiant Acoustics, credo che abbiamo raggiunto un nuovo punto di riferimento nella qualità del suono puro per euro speso. Grazie alla stretta collaborazione tra persone molto brillanti nelle nostre aziende, abbiamo dovuto scendere a pochissimi compromessi con questi diffusori. Credo che la serie Clarity sia diventata il miglior diffusore PURIFI che si possa acquistare nella sua categoria, come dovrebbe essere!”

Queste le parole di Peter Lyngdorf che crediamo valgano più di mille considerazioni e che rispecchiano la realtà dei fatti. La storia PURIFI nasce con dei moduli di amplificazione in classe D a cui poi si sono aggiunti i driver che diverse aziende stanno ormai adottando per via delle loro prestazioni e delle loro tecnologie innovative. Questi driver nascono con uno scopo molto semplice e allo stesso tempo molto complicato: abbattere la distorsione armonica!
USHINDI= vittoria
Inutile negarlo: ciò che ha maggiormente attirato la nostra attenzione per quel che riguarda le Radiant Acoustics Clarity 6.2 sono i woofer PURIFI Audio Ushindi. Per chi non lo sapesse Ushindi in Swahili significa vittoria e se ve lo state chiedendo, la vittoria di questi driver sta nell’aver ottenuto bassa distorsione ed una estensione in frequenza impressionante. No, non è solo marketing ma un dato di fatto dimostrato da numeri e misure.
Credit image : PURIFI AUDIO
I woofer USHINDI sono progettati per ridurre al minimo la distorsione e massimizzare l’efficienza, consentendo a questi woofer compatti a corsa lunga di rivaleggiare con woofer molto più grandi.

Il problema più comune di questi driver è quello di riuscire si ad offrire una ottima discesa in basso, ma di non eccellere poi nelle prestazioni in gamma media. Lo staff PURIFI dice di essere riuscito a trovare una quadra a questo problema dopo attenti studi.
I woofer USHINDI utilizzati in queste Radiant Acoustics Clarity 6.2 sono i PTT6.5X04-NLA-10. Un concentrato di soluzioni brevettate tutte mirate ad abbattere la distorsione. Tra le features più interessanti ricordiamo il sistema motore ultra-lineare PURIFI PureDrive, la geometria del cono ottimizzata tramite perfezionamento matematico ed il PURIFI NeutralSurround. La particolarissima sospensione del woofer è frutto di uno studio meticoloso per offrire le massime prestazioni sonore.
Questa sospensione ed in generale i driver PURIFI pongono molta attenzione ad un fenomeno chiamato Surround Radiation Distortion (SRD) un fenomeno che contribuisce alla distorsione e che qui viene ben spiegato. La soluzione a questo problema secondo PURIFI è la tecnologia proprietaria NeutralSurround.
Questa tecnologia utilizza una speciale geometria ottimizzata matematicamente, che va a concentrarsi su una serie di fattori quali l’ Sd, l’SRD e l’IMD abbreviazioni poco congeniali forse ai meno addetti ai lavori che se vorranno potranno farsi una cultura a riguardo tramite il link di cui sopra oppure potranno vivere felicemente accontentandosi di sapere che la tecnologia di questi driver è veramente sbalorditiva e all’avanguardia. Quasi ce ne dimenticavamo ma a qualcuno farà piacere sapere che questi driver sono “made in Denmark”.

Radiant Acoustics Clarity 6.2 : non solo i woofer PURIFI ma anche un tweeter meticolasamente studiato due radiatori passivi ed altro ancora.
Se i woofer PURIFI sono una vera e propria chicca, il tweeter non è da meno e la sua genesi è stata affidata ad un altro colosso del mondo audio quale è DALI che fa sempre parte dell’orbita del gruppo. (Ve l’avevamo detto in apertura di memorizzare anche questo brand!)
Tra le caratteristiche principali di questo tweeter troviamo un sistema a doppio magnete in grado di offrire un perfetto controllo sul movimento del diaframma, tutto ciò comporta una drastica riduzione della distorsione e frequenze acute estese e rifinite con ottima tenuta in potenza.

A questo tweeter si aggiunge poi la guida d’onda che non è solo un vezzo estetico bensì è nata appositamente per questi diffusori caratterizzata da cinque “alette” in alluminio. Sono stati utilizzati modelli matematici ben precisi ed ore ed ore di simulazione prima di trovare la forma perfetta per questa guida d’onda.
“Disegnare linee curve o rette a mano libera è molto difficile ed è qui che interviene il computer”.

Questo è quanto dice Lars Risbo nell’intervista che abbiamo linkato ad inizio articolo. Ah per chi non lo sapesse, Lars Risbo è uno dei membri fondatori di PURIFI. Sempre Lars nell’intervista, dice chegrazie alla guida d’onda, sono riusciti a lavorare molto sull’ottava superiore, zona dove solitamente i tweeter tendono ad essere direttivi.
Lars ed il suo staff evitano questo fenomeno tramite un “coherer” . Si tratta di oggetti che aiutano a diffondere il suono in maniera più uniforme.
Credit Radiant Acoustics ANALISI DIRETTIVITÀ 2D
Inoltre, la forma studiata per questa guida d’onda ha il compito di ridurre al minimo le riflessioni nocive provenienti dal soffitto e dal pavimento, cosa di non poco conto in un ambiente domestico. In breve, questa guida d’onda migliora la transizione tra l’AMT e il woofer, e assicura un’esperienza di ascolto coerente e coinvolgente in tutta la stanza alle alte frequenze. Il cross-over è “iron-free” ed è stato pensato per offrire la massima linearità ed un buon sweet spot. Jens Schonemann-Paul ingegnere acustico di Radiant Acosutics ha selezionato con cura i componenti del cross-over al fine di ridurre al massimo la distorsione indotta dal cross-over stesso.
Il cabinet è realizzato in MDF da 21 mm ed è presente un deflettore sulla parete frontale in alluminio da ben 15mm realizzato con macchine CNC. Tutto questo al fine di ridurre al minimo risonanze e vibrazioni. All’interno del cabinet inoltre troviamo dei rinforzi orizzontali e l’utilizzo di una particolare schiuma chiamata Basotec che serve a minimizzare il fenomeno della distorsione. Il cabinet, tra l’altro, ha goduto di una attenzione particolare da parte di Peter Lyngdorf in persona che si è cimentato sullo studio personalmente sfruttando la sua personale falegnameria.

Infine l’utilizzo dei due radiatori passivi (driver utilizzato PTT6.5PR-NL2-02), pur aumentando non di poco i costi, fa si che le Radiant Acosutics Clarity 6.2 possano ottenere una gamma bassa articolata ed estesa senza soffrire del rumore tipico che genera una porta reflex ed inoltre facendo si che il cabinet riesca ad avere dimensioni più che compatte non avendo la necessità di dover inserire un condotto reflex di una certa lunghezza.

Radiant Acoustics 6.2: è il momento dell’ascolto (finalmente)
Le Radiant Acosutics 6.2 si sono rivelate un concentrato di tecnologia e soprattutto una tecnologia alla portata di molti sia per il prezzo che per le dimensioni di questi diffusori. Prima di proseguire però è necessario fare una premessa: la sensibilità ed il modulo di impedenza di questi diffusori fanno si che sia necessario un amplificatore con una buona alimentazione e che non si metta paura quando l’impedenza scende. Un tempo tutto ciò poteva rappresentare un problema in termini di costi e di ingombri, ma al giorno d’oggi è un problema superato. Noi abbiamo utilizzato queste Radiant Acoustics Clarity 6.2 durante la fase di rodaggio con i Fosi Audio V3 Mono, poi con un finale in classe D basato sui moduli Ice Power 1200 AS1 ed infine con il Gold Note IS-1000. Abbiamo utilizzato anche altre amplificazioni ma sostanzialmente queste sono state quelle principali.
Dobbiamo dire che in tutti e tre i casi ci siamo trovati molto bene, ma abbiamo preferito su tutti l’accoppiata con il Gold Note IS-1000 MKII Deluxe che può contare sulla regolazione del dumping factor in base al tipo di diffusore che collegherete. Saremmo stati curiosi di avere ancora in redazione questo amplificatore. A proposito di ascolti e collegamenti, se siete fan della biamplificazione o del biwirng sappiate che sul retro dei diffusori c’è solo una coppia di morsetti. Detto questo prima di accendere l’amplificatore diamo uno sguardo alla finitura bianca in nostro possesso che è minimalista ma allo stesso tempo estremamente elegante e può contare su sei strati di vernice. Tutti gli accoppiamenti sono realizzati a regola d’arte senza la minima sbavatura e l’accoppiata con i nostri stand Solidsteel è perfetta sia esteticamente che acusticamente. Bando alle ciance diamo il via alle danze.

Il grande, timore leggendo la risposta in frequenza dichiarata (35-20.000 Hz -3dB), è che la discesa in basso potesse andare a coprire la gamma media e rendere la gamma alta confusa e soprattutto coperta dalle frequenze più gravi. Fortunatamente dopo un paio di ascolti di Leonard Cohen e Mina abbiamo subito scongiurato il timore ed anzi dobbiamo dire che è stato fatto un lavoro eccellente da questo punti di vista. Decidiamo di andare oltre ed iniziare ad alzare il volume e mettiamo su un paio di brani che fanno vibrare l’anima ma anche il sedere e lo stomaco con il giusto setup:
- Queen Mary di Francin Trentin
- The Sound Of Silence di Geoffe Castellucci
- Avratz degli Infected Mushrooms
Brani non proprio da “audiofili puri” ma che hanno messo in luce le ottime perfomance sonore in gamma bassa di queste Radiant AcouStics Clarity 6.2 che godono si di estensione ed articolazione ma allo stesso tempo riescono a mantenere il compito principale bene a mente: far si che il messaggio sonoro sia sempre e comunque intellegibile. Inoltre le Radiant AcouStics Clarity 6.2 non cadono nel tranello proprio di molti diffusori bookshlef di creare quell’effetto “boomy” che proprio non riesco a digerire. In questo momento stiamo ascoltando a volumi estremamente alti per un comune mortale (siamo oltre i 90 db a due metri e mezzo dai diffusori) e l’altra grande sorpresa è il fatto che non c’è fatica di ascolto, perché la distorsione è bassa. Vi abbiamo fatto tante volte il classico esempio del volume del televisore che ci sembra elevato quando in realtà quello che è elevato è la distorsione armonica che infastidisce il nostro cervello e che di conseguenza ci implora di abbassare il volume.
Un diffusore Hi-Fi però non deve riprodurre solo la gamma bassa ma deve saper riproporre l’evento sonoro nella sua interezza. Passiamo così ad una “carrettata” di Unplugged come Clapton e Alice in Chains e qui possiamo godere dell’ottimo posizionamento degli strumenti, le chitarre sono al loro posto con timbrica e tonalità rispettate in pieno. La cassa ed il rullante della batteria degli Alice in Chains è lì dove deve essere e percepiamo un ottimo timing. A questo punto a proposito di timing decidiamo di mettere su Thriller di Michael Jackson e non possiamo esimerci dall’alzarci in piedi e ballare. Da questo punto in poi è un susseguirsi di live: dai Cranberries agli Evanescence perché queste Radiant Acoustics Clarity 6.2 riescono a riportarci indietro negli anni, a quella volta in cui mi trovai in prima fila davanti a Dolores O’Riordan che cantava Zombie.

A questo punto non possiamo esimerci dal mettere su qualche brano di musica classica come il mio amato overture de “L’Italiana In Algeri” o ancora “Le Nozze Di Figaro” di Mozart e goderci l’ottimo posizionamento dell’orchestra e la tridimensionalità della scena sonora. Il suono è ben stratificato nel senso che i piani sonori sono ben rispettati e non c’è uno strumento che prevale sull’altro. Chiudiamo gli occhi e sembra come se la stanza di ascolto sia “piena” di musica: una sensazione bellissima. Passiamo in rassegna anche qualche voce sia femminile che maschile e anche qui possiamo goderci l’ottimo lavoro svolto dal tweeter AMT che tra l’altro si accorda alla perfezione con il midwoofer PURIFI e se almeno una volta nella vita vi siete dati all’autocostruzione di un diffusore con questo tipo di tweeter ben saprete che non è semplicissimo da incrociare.

Beh, anche in questo, Peter Lyngodorf, Lars Risbo e tutto lo staff hanno fatto un lavoro encomiabile. L’ultima prova che mancava era quella con dei contenuti Audio/Video, così sfruttando l’HDMI siamo andati dal Panasonic Z95A al WiiM Ultra ed infine al Gold Note IS-1000 Deluxe. Abbiamo passato in rassegna alcuni grandi classici come Avatar, Titanic ed Aquaman. Apprezzando le notevoli doti dinamiche di questi diffusori, la buona discesa in basso e l’ottima intellegibilità del parlato cosa di non poco conto! Per dirla tutta, in un classico living moderno questo diffusore riesce a coniugare i pregi di un bokshelf (scena sonora) a quelli di un diffusore da pavimento ( risposta in frequenza estesa). Di certo un diffusore con un bel woofer da 12 pollici o più potrà avere una spl maggiore, una discesa in basso ancora più estesa ma poi dovrete fare i conti con l’ambiente di ascolto. Insomma queste Radiant Acosutics Clarity 6.2 sono veramente ben realizzati con tanta tecnologia e soprattutto, prestazioni sonore difficilmente eguagliabili in questa fascia di prezzo.

Riflessioni finali e considerazioni
Abbastanza facili da posizionare, compatte in termini di dimensioni e con linee semplici che ben si abbinano a diversi tipi di arredamento. Ottima l’estensione in frequenza e la scansione dei piani sonori, abbinatele a degli amplificatori con buona erogazione in corrente e vi ripagheranno con tanta musica. Per maggiori informazioni potete consultare questo link.
Condividiamo in pieno la filosofia dei progettisti che può contare su uno dei team più avanzati al mondo. Inoltre grazie alla prova direttamente a casa vostra avrete la possibilità di togliervi qualsiasi tipo di dubbio e valutare con le vostre orecchie, nel vostro ambiente e con le vostre elettroniche. Vi lasciamo con un paio di riflessioni a voce alta:
“Considerando il grande know-how del brand anche nel campo delle amplificazione vedremo a breve una versione attiva?”
“Se la versione bookshelf va così bene cosa succederebbe con una versione tower?”
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