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La posta del cuore. Semplicità ed essenzialità

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Semplicità ed essenzialità … Quando nel dopoguerra si è voluto far nascere il mercato automobilistico, si è partiti con modelli, appunto, semplici ed essenziali. 

La cinquecento Fiat in Italia, la 2CV Citroen in Francia, il maggiolino VW in Germania, la MINI in Inghilterra. 

Tutte auto contrassegnate dalle dimensioni, dai consumi e soprattutto dal prezzo di “ingresso al mercato”. 


Chi segue questa rubrica, e la rivista in generale, saprà che noi privilegiamo prodotti dall’alto rapporto qualità prezzo, proprio perché vogliamo aiutare lo sviluppo di un mercato che si rivolga alle nuove generazioni. 

Chi segue le varie fiere di settore, sia in Italia che all’estero (basta YouTube e si gira il mondo), potrà constatare la sempre minore partecipazione alle stesse, oltre all’aumentata età media, per non parlare della quasi assenza del pubblico femminile. 

Occorre quindi un deciso cambio di rotta, se vogliamo che questo mercato sopravviva e prosperi. 

Tornando agli esempi motoristici e riferendoci al nostro mercato, mi ha colpito molto un filmato di presentazione di un giradischi statunitense, l’Acoustic Research XA, progettato da Edgar Villchur (nome leggendario di quegli anni). 

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In quel video, che invito a cercare, si può notare l’estrema semplicità di quel progetto, a partire dal telaio sospeso, poi utilizzato da moltissimi altri costruttori, cominciando con il Thorens 150, seguito dal LINN LP12, tra i più conosciuti. 

Se si segue tutto il filmato si noterà che ogni scelta è stata fatta per ottimizzare prestazioni senza arrivare a soluzioni costosissime e quasi “lunari” se si guarda a certi giradischi moderni. 

Un prodotto come questo, oltre a far nascere tanti imitatori e quindi allargare il mercato, ha dimostrato come si possono ottenere ottime prestazioni senza svenarsi. 

Nel campo dei diffusori, sempre in quegli anni, un esempio di questa semplicità ad alte prestazioni, sono state le Warfedale Diamond. 

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A questo proposito posso raccontare un aneddoto. 

Ero all’Università di Cambridge UK, in visita ai laboratori di elettronica audio dove Malcolm Hawksford, professore della facoltà, stava studiando dei nuovi circuiti elettronici, poi sfociati nell’amplificatore integrato LFD, tuttora presente nel mercato. E sapete con cosa studiava i circuiti?  Con le casse Warfedale Diamond pilotate da un grande ampli a stato solido Musical Fidelity (di cui non ricordo la sigla, ma grosso e cubico). 

Questo per dire come prodotti “apparentemente” semplici ed economici, possono dare grandi risultati. 

Quello che vedo oggi invece sempre di più, è lo sviluppo di prodotti, siano sorgenti, elettroniche o diffusori, che arrivano a dimensioni e costi assolutamente esagerati e fuori da qualunque logica razionale. 

C’è un detto inglese che spiega bene questo fenomeno :”to kill a fly with a rocket” (uccidere una mosca con un missile). 

Tornando all’AR XA, anche nel campo delle elettroniche è stato progettato un prodotto simile per semplicità ed essenzialità, il NAD 3020 originale, ancora una volta durante i mitici anni 80. 

Semplice ed essenziale. Penso che nel nostro settore dovremmo tornare a questi principi base. 

Questo criterio, a parere dello scrivente, si dovrebbe anche applicare ai nuovi negozianti che volessero rivolgersi principalmente alle nuove generazioni. 

A cosa serve un negozio modello super market, se non a generare confusione nella mente del neofita, che vuole entrare in questo affascinante hobby? 

Pochi prodotti, scelti con cura, con alle spalle produttori con una storia significativa. 

Sempre seguendo le varie e innumerevoli, manifestazioni fieristiche, vedo il nascere di tante nuove realtà, che presentano prodotti diciamo “discutibili”, in termini di forme e costi. 

Se torniamo invece un momento al mercato automobilistico e come si sviluppa oggi, vediamo che case storiche, come per esempio Fiat con l’annunciata nuova Panda, o la MINI, cercano di riscoprire gli inizi, proprio riferendosi alle caratteristiche tipiche di quei modelli iniziali. 

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La Mini

Semplicità ed essenzialità dunque. Non si potrebbero applicare al nostro mercato gli stessi principi? 

Se guardo l’offerta di oggi, vedo che alcune aziende, oltre a riproporre alcuni modelli storici, cercano di portare avanti una filosofia di semplicità. 

Un esempio facilmente comprensibile sono i giradischi della Rega (e non a caso anche il loro primo progetto di base è stato poi riproposto da moltissimi altri produttori di giradischi). 

Ancora una volta, ritengo che la risposta alla situazione del mercato sia quella di investire sulle nuove generazioni con prodotti credibili ed a prezzi accessibili per un largo pubblico. 

Seguiteci…. e le proposte non mancheranno.  

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