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La posta del cuore: Equilibrio

equilibrio

Equilibrio. Seguendo la corrispondenza di voi lettori, continuo a verificare quello che a mio giudizio è un atteggiamento sbagliato nel considerare l’impianto e i diversi prodotti. Mi spiego meglio.

Quando qualcuno chiede: il prodotto X è buono?

La risposta sicura è: dipende!

Si accoppia bene con il resto dell’impianto, in termini di adattamento, costo, funzioni?


Se si chiede: ho comprato A+B+C ho fatto bene?

La risposta è (e non può altro che essere), non so!

Non ho assemblato quell’impianto (come il 99% dei recensori) e non saprei, inoltre l’ambiente dove ascolto è sicuramente diverso da quello che ci scrive.

Tutto questo non vuol dire che non si possono dare consigli, ma che i suggerimenti veri sono sul COME si costruisce un impianto.

Ricordate? Ambiente, diffusore, amplificazione, sorgente.

Esattamente in questa sequenza.

Ho già espresso in passato il mio punto di vista (l’impianto migliore), ora mi rivolgo ai nuovi, coloro che vogliono passare dal cellulare ad un impianto vero.

Leggendo i segnali che dà il mercato dal punto di vista dei costruttori, si vede che c’è chiaramente una rinascita di quello che è il classico “value for money”, cioè il rapporto qualità prezzo.

Possiamo dire che negli ultimi anni si sono presentati sul mercato sempre più prodotti di costo accessibile ma di grandi prestazioni, sia nel campo delle elettroniche che dei diffusori e delle sorgenti.

Lo streaming da una parte, le disponibilità economiche dall’altra, fanno sì che oggi si possa assemblare un buon impianto senza spendere cifre importanti. E qui veniamo al titolo di questo articolo: equilibrio.

C’è un modo facile di “rompere” l’equilibrio del sistema che si vuole assemblare: pensare al singolo pezzo.

“Mi piace quella marca”, “quel pezzo ha una bella estetica”, “ha misure tecniche fantastiche” ecc.

Potrei continuare con altre affermazioni sentite dai clienti nella mia passata esperienza di venditore.

In tutte c’è un errore di fondo, cioè il non considerare l’accoppiamento tra i diversi prodotti.

Anche nel caso che si voglia comprare l’impianto in tempi diversi, si deve decidere prima che sistema si vuole costruire, sapere cioè quale sarà il punto di arrivo.

Sembrano affermazioni banali, ma credetemi, il 90 per cento dell’insoddisfazione e la conseguente ricerca di nuovi prodotti da aggiungere o sostituire, nasce da qui.

Esempio classico: la ricerca dell’amplificatore per pilotare i diffusori.

Se si sceglie un diffusore “ostico” (bassa impedenza ed efficienza, un carico difficile), si dovrà cercare un amplificatore particolare. Nel caso opposto (alta efficienza ed impedenza) la scelta sarà più facile.

Questo non vuol dire che è meglio l’uno o l’altro, ma solo che quando si acquista si deve verificare in negozio l’accoppiamento desiderato, anche se si acquista oggi solo uno degli elementi.

Voce dal fondo: “ma al giorno d’oggi è difficile trovare un negozio!”

Vero, ecco perché interviene la vendita online da una parte e i sistemi suggeriti da diversi costruttori.

Grandi cambiamenti avvengono nel mercato, come ricordato più volte.

Tra le ultime novità, Amazon vuole entrare in competizione con Control 4 (leader di mercato per la domotica), Sonos che decide di incrementare la vendita diretta, Crestron (sitemi di controllo) e Origin Acoustic (diffusori) si uniscono, ancora un inizio di gruppo.

Alla base c’è l’idea dei produttori di offrire sempre di più soluzioni “chiavi in mano”.

Per il pubblico, soprattutto nuovo, direi una buona notizia.

Come risponde il mercato italiano a queste sfide lo vedremo nel prossimo appuntamento.

© 2021, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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