Concludiamo lo speciale dedicato alla saga de La mosca con gli ultimi due film diretti da David Cronenberg e Chris Walas. Cofanetto Blu-ray Koch Media
La mosca (1986)
Dopo anni trascorsi tra isolamento e ricerca lo scienziato Seth Brundle (Jeff Goldblum) esce dal proprio laboratorio, desideroso di riprendere un minimo di relazioni sociali. Per farlo sceglie un evento pubblico dove incontra la bella giornalista Veronica (Geena Davis), redattrice di una rivista scientifica a cui per prima mostra la sua strabiliante invenzione. Un sistema capace di smaterializzare oggetti ricomponendoli altrove attraverso capsule gestite da un computer.
Già così capace di rivoluzionare il concetto stesso di trasporto merci, il sistema non è però adatto a gestire corpi organici. Seth convince così Veronica a non perdersi in un semplice scoop, ma seguire l’evoluzione del sistema volto a trasferire tessuti viventi. Quando finalmente il primo esperimento con un babbuino ha esito positivo il ricercatore non può fare a meno di teletrasportare se stesso, ma durante l’operazione non si accorge che una mosca è entrata all’interno della stessa cabina in cui si trova e il sistema mescola i due elementi viventi producendone un terzo. La risultante combinazione dei diversi DNA innescherà una devastante reazione a catena di trasformazione biologica che muterà per sempre Seth.
La mosca II (1989)
Figlio di Seth e Veronica, Martin Brundle (Eric Stoltz) diventa proprietà delle Bartok Industries che finanziavano il lavoro del padre scienziato. La mescolanza di geni umani a quelli dell’insetto provocano uno sconquasso nel DNA del nascituro, che cresce fisicamente e intellettualmente a sorprendente velocità al punto da dimostrare venticinque anni dopo solo cinque. Con la medesima genialità paterna porta le telecapsule a funzionare nuovamente, e anche se praticamente segregato all’interno del grande centro ricerche conosce e s’innamora dell’informatica Beth (Daphne Zuniga).
L’idillio però è ben presto interrotto dall’inizio della trasformazione di Martin, il quale sa che l’unico modo per risolvere la mutazione a proprio favore è quello di sacrificare un altro essere umano. Fuggito con l’amata in cerca di una diversa soluzione la situazione precipita quando il corpo prende a rinchiudersi in un bozzolo per la metamorfosi. Contro tutte le avversità il giovane metterà in atto un rischioso e distruttivo piano che gli restituisca l’identità genetica umana.
A tre anni di distanza da La zona morta e Videodrome il maestro canadese David Cronenberg tornava a parlare di mutazioni della mente, del corpo e i pericoli derivanti dall’anarcoide ricerca tecnologica, facendo proprio l’originale scritto di George Langelaan del 1957. Dopo aver abbandonato la regia di Total Recall – Atto di Forza, visionario come sempre rivide di sana pianta lo script mantenendone la base, sviluppando un science fiction horror autoriale tra i più importanti di quella decade.
L’affresco è quello di un’umanità decadente incapace di fare tesoro delle proprie scoperte, attraverso di essa un racconto grafico mescolando col consueto piglio estremistico sentimenti, sessualità, malattia, distopia e un tragico amore. Potente metafora quella del rischio d’infiltrazione dell’elemento estraneo, che per quanto minuscolo e apparentemente insignificante può provocare cataclismi sempre più irreversibili. Per il cast non fu un caso che la scelta ricadde su Jeff Goldblum e Geena Davis, all’epoca compagni di vita grazie ai quali il regista ottenne quel quid in più di realismo. In ultima analisi la devastante trasformazione di Brundle in uomo-mosca sublimava quella del processo contaminante impossibile da combattere negli anni della grande paura dell’AIDS.
Anche se il regista non rimise mai mano all’unico montaggio conosciuto furono numerosi i finali alternativi scartati. In particolare vennero eliminate alcune sequenze di inaudita violenza come l’assalto del mostro a un’ignara passante per cibarsene dopo averle vomitato addosso la propria saliva corrosiva. Curioso il design delle telecapsule, nato dalla reinterpretazione dello stesso Cronenberg di parte del motore della sua Ducati 450 Scrambler.
Curatore degli effetti speciali di make-up per La mosca di Cronenberg il grande artigiano Chris Walas divenne anche il regista del sequel che giunse a tre anni di distanza. Un team di sceneggiatori cui deve molto il cinema di genere come Mick Garris (Miracolo sull’ottava strada), i fratelli Jim e Ken Wheat (Pitch Black) e niente meno che Frank Darabont (Le ali della libertà, The Walking Dead) misero assieme una sceneggiatura fantascientifica con venature horror che divenne un modesto ma dignitoso horror.
Lontani dalla magia di Cronenberg certo, ma non è difficile ritrovarsi trasportati dagli eventi che coinvolgono il figlio di Seth Brundle, forti di una messa in scena con nulla da invidiare al precedente film. Qualche momento splatter (la testa della guardia disintegrata dall’ascensore), qualche buco di sceneggiatura (l’orologio indossato da Bartok una volta dentro la telecapsula e il piombo nel corpo di Martin) e un finale più positivo anche se non meno tragico.
VIDEO
Girato con pellicole 125 e 400 ASA, La mosca è presentato nell’originale aspect ratio 1.85:1 (1.78:1 La mosca II), 1920 x 1080/23.97p codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Tanta la grana presente ma siamo comunque di fronte a un’opera che ne ha incamerata parecchia assieme alla luce dei set, toni ‘ruvidi’ che qui puntualmente ritroviamo senza evidente impiego di DNR.
Il master appare relativamente datato e il risultato video nel complesso è appagante e poco al di sopra della media. Notevole palette cromatica, neri abbastanza profondi, risalto particolari anche in secondo piano senza difficoltà a percepire quanto presente anche nei passaggi meno luminosi. L’opera di Cronenberg meriterebbe restauro e scan 4K per venire definitivamente consegnata alla storia, nel frattempo questa edizione rimane la miglior via per gustarsela al meglio delle attuali possibilità tecniche.
Qualcosa meno la resa del sequel del 1989, benché anche in questo caso l’impiego di negativo 500 ASA includesse di suo notevole grana di fondo. Anche qui una visione nettamente superiore all’edizione SD, decisamente più contrastata, luminosa e con un grado di solidità dei frame altrimenti impossibile. Qualche transizione più al buio risulta vessata anche da rumore video ma a conti fatti lo spettacolo tecnico resta nella media anche su schermi di grandi dimensioni, come il Panasonic OLED GZ2000 55” pollici su cui è avvenuto il controllo.
AUDIO
DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese per il film dell’86. Migliore la resa per l’italiano con una interessante proposta che vede coinvolti i sei canali per quanto possibile da una colonna sonora e un missaggio distante 33 anni. Una certa presenza è avvertibile anche dai diffusori posteriori, in particolare nella seconda parte, subwoofer con un dignitosa profondità.
Meno efficace l’originale, dinamicamente ancor più contenuta e poco entusiasmante, dialoghi poco brillanti e più in generale un comparto di effetti fin troppo limitato. Accettabile il risultato per La mosca II, con offerta sempre DTS-HD Master Audio ma 2.0 canali, anche qui l’ascolto del doppiaggio ha sempre qualcosa in più in termini di presenza scenica. Il parlato in originale restituisce comunque una differente atmosfera grazie alle voci in presa diretta. Tutte le codifiche sempre 16 bit.
EXTRA
La mosca: commento al film del regista, trailer e spot tv, featurette dell’epoca (7′), provini per la sequenza di apertura (8′), gli effetti del film con intervento di Chris Walas (12′), tre scene tagliate (tra cui uno dei finali alternativi) e due scene estese.
La mosca II: commento al film del regista assieme al film historian Bob Burns, confronto storyboard/girato, featurette dell’epoca, giornale di produzione degli effetti di make-up (18′), Master Class col compositore Christopher Young (13′), scena tagliata, finale alternativo, 2 gallerie foto, analisi sequenza storyboard.
Disco supplementare: retrospettiva della saga (58′), retrospettiva La mosca II (49′), making of de La mosca di Cronenberg (102′). Sottotitoli in italiano ovunque.
TESTATO CON: Tv OLED Panasonic TX-55GZ2000, UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
BD La Mosca (1986) / La Mosca II (1989) disponibili su DVD-Store.it
Qualità delle immagini sopra la media
DTS-HD MA 5.1 italiano e inglese
Extra molto interessanti
A quando l'edizione UHD?
Durata: 92'
Anno di produzione: 1986
Genere: Horror
Regia: David Cronenberg
Interpreti: Jeff Goldblum, Geena Davis, John Getz, Joy Boushel, Leslie Carlson, George Chuvalo, Michael Copeman, David Cronenberg, Carol Lazare, Shawn Hewitt
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano
Rara edizione 2K
DTS-HD MA 2.0
Extra molto interessanti
Durata: 92'
Anno di produzione: 1986
Genere: Horror
Regia: Chris Walas
Interpreti: Eric Stoltz, Daphne Zuniga, Lee Richardson, John Getz, Frank C. Turner, Ann Marie Lee, Garry Chalk, Saffron Henderson, Harley Cross, Matthew Moore, Rob Roy, Andrew Rhodes, Pat Bermel, William S. Taylor, Jerry Wasserman
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.78:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, inglese DTS-HD Master Audio 2.0
Sottotitoli: italiano
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