Jeeg Robot d’acciaio – Box 1 serie TV [BD]

Come Ufo Robot anche Jeeg fu un altro successo giapponese esportato in Italia sul finire degli anni ’70. La prima edizione HD in Blu-ray di Yamato Video

Jeeg Robot d’acciaio racconta delle avventure del giovane Hiroshi Shiba, pilota di Formula 1 che scopre di essere indistruttibile e possedere ulteriori incredibili doti. I suoi poteri sono legati agli interventi a cui lo sottopose il padre scienziato, quando ancora bambino rischiò di morire in seguito a un’esplosione.

La scomparsa del genitore è segnata dal risorgere della regina Himika, capo del popolo radioattivo degli Aniba, risvegliatosi dalle viscere della Terra più belligerante che mai e pronto a riconquistarla.

La mostruosa armata non solo rivendica la superficie ma è perennemente in caccia della fatidica ‘Campana’, antico monile in cui è celata una molteplicità di segreti, motivo per cui ingaggiano scontri armati senza tregua. Mettendo a ferro e fuoco gli insediamenti umani l’unico baluardo a difesa della specie umana è Jeeg, robot controllato dallo stesso Hiroshi capace di trasformarsi all’occorrenza nella testa del gigantesco mezzo corazzato.

A supportare battaglie sempre più cruente contro ogni genere di devastanti creature ci sono il caccia Big Shooter pilotato dall’eroica Miwa Uzuki ma anche il secondo robot Mechadon controllato da Don Myoseki, cialtronissimo amico-avversario di Hiroshi, e dal fedele assistente grassottello Pancho. Con armi sempre più micidiali il nemico darà filo da torcere al figlio del professor Shiba e dopo un’escalation di scontri sempre più sanguinosi si giungerà al confronto finale con l’Imperatore delle Tenebre.

Fondatore della Dynamic Production negli anni ’70, Go Nagai è una delle icone dell’animazione giapponese, sue creazioni come Devilman, Mazinga, Goldrake e certo non ultimo Violence Jack. La nascita del robot componibile Jeeg risale al 1975, arrivando in Italia verso la fine del decennio e subito conquistando platee di giovani.

La fantasia del maestro ebbe ulteriore spinta in seguito alla richiesta di un’azienda di giocattoli giapponese che gli chiese di creare un robot diverso da tutti gli altri, dotato di svariate armi e al tempo stesso formato da svariati elementi. Concept che nelle avventure animate rappresenta un grande punto di forza ma nelle fasi di confronto col popolo Aniba anche elemento di debolezza.

Oltremodo curiosa la scelta del personaggio di Hiroshi, sorta di Elvis Presley sbarazzino e scavezzacollo. Come accaduto in numerose altre serie anche in questa svariati elementi delle puntate sono stati sfruttati offrendo a quel tempo un finto lungometraggio, giunto nelle sale italiane col titolo La più grande vittoria di Jeeg Robot. Un’ottantina di minuti per una delle proposte più discutibili dell’epoca per il grande schermo, senza riuscire a mettere insieme elementi che avessero un sensato sviluppo nel racconto.

Per quanto non così curato nell’animazione e nei particolari scenografici la serie TV originale di Jeeg Robot fu una rivelazione nel periodo in cui nacque, unica per la fattura del robot combattente, che ancora oggi mantiene un retrogusto vintage che non mancherà di stimolare ricordi tra gli adolescenti di quegli anni, significativa produzione totally made in Japan che ancora oggi merita di venire scoperta e riscoperta.

Il cofanetto nr. 1 include i primi 24 episodi distribuiti su 3 BD-50. Completa l’offerta che include al termine della puntata la preview della successiva, prima dei titoli di coda, anche se alla lunga la ripetitività della musica e della sigla di coda e di nuovo di testa dell’avventura seguente rischiano di andare a noia.

VIDEO

Proprio come recentemente accaduto per Ufo Robot Goldrake che abbiamo ampiamente trattato qualche mese or sono anche per Jeeg Robot d’acciaio trattasi di serie per cui non erano disponibili materiali nativi 2K. Senza notizie certe dell’esistenza o meno delle originali pellicole sviluppate verso la fine degli anni ’70 i file SD non compressi sono ciò da cui si è partiti per creare questa prima edizione HD con upscaling. Immagini native 4:3 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4.

I file ProRes non compressi (4:2:2 / 10 bit) hanno comunque beneficiato di ampio restauro restituendo maggiore smalto e brillantezza a ogni frame, per una visione che resta piacevole al netto di alcuni piccoli difetti fisici indelebilmente presenti sul materiale analogico telecinemato. A tratti i colori appaiono più abbondanti del necessario, in saltuarie situazioni non è difficile accorgersi di inferiore resa per il contrasto e sensibili sfocature nel complesso senza incidere sullo spettacolo, anche su schermi di grandi dimensioni.

AUDIO

Doppia traccia DTS-HD Master Audio 2.0 italiano e giapponese (24 bit), sono entrambe interessanti e capaci di riproporre forma e una certa consistenza a dialoghi ed effetti benché si tratti di tracce con relativa dinamica.

La sottotitolazione è quella fedele alla traduzione dei dialoghi in originale, per il cui il sync resta quello. Nel complesso un ascolto che almeno in parte aumenta di fascino una volta trasferita ka traccua sull’impianto Home Theater.

EXTRA

Come per Atlas Ufo Robot pochi ma di valore: sigla italiana testa/coda e un coloratissimo libretto con guida agli episodi e bozzetti dei vari personaggi.

TESTATO CON: Tv Sony AF8 55″ OLED, Hisense 4K H49M3000, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

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