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Quanta “sporcizia” c’è nella vostra rete elettrica?

Quello della corrente elettrica è un tema assai spinoso che spesso e volentieri genera non poche polemiche oltre che confusione. Quello che abbiamo voluto fare è stato replicare una classica situazione a cui un appassionato del mondo audio/video può incappare e vedere, ma soprattutto ascoltare cosa succede.

Il protagonista di questa serie di esperimenti “elettrici” è l’ Isotek Aquarius V5 per il quale ringraziamo Mauro di Hi-Fi Milano, un condizionatore di rete della famosa azienda capitanata da Keith Martin che si è specializzata in questo settore e che da anni ormai fa del trattamento della corrente elettrica il suo mantra. L’ Isotek Aquarius V5 non sarà l’unico protagonista di questo test, infatti avremo a disposizione una ciabatta, sempre Isotek ed infine uno strumento per la misurazione del rumore, più precisamente il Blue Horizon Mains Noise Analyser, che è un così detto analizzatore di rumore. Per chi non lo sapesse la Blue Horizon è sempre una società “controllata” da Keith Martin e dal suo entourage. Il contesto scelto per il nostro test, è stato quello classico in cui molti di noi si immedesimeranno senza ombra di dubbio: un appartamento in un condominio di una grande metropoli nostrana, dove il nostro impianto audio/video è costretto a convivere con tutto ciò che ben conosciamo: frigoriferi, forni, reti WiFi, interferenze radio e chi più ne ha più ne metta.

Il presupposto da cui partire è che i nostri apparecchi che siano amplificatori,streamer, lettori o TV si nutrono di corrente. Corrente che può essere  distorta in maniera più o meno importante durante il tragitto dalla cabina elettrica fino alle nostre apparecchiature elettroniche. Apparecchiature elettroniche che con il passare degli anni aumentano sempre più. Pensate ad esempio ai condizionatori d’aria, che fino ad una ventina di anni fa erano una raritàed  oggi sono quasi una necessità. Il proliferare di dispositivi ha fatto si che la richiesta di energia, specie in alcuni periodi dell’anno, si intensifichi con, a volte, un peggioramento della qualità della stessa.

Fondamentalmente parleremo di due fenomeni: il rumore in modalità differenziale ossia quello generato da molti elettrodomestici moderni come PC, forni da cucina e via dicendo. Il rumore in modalità comune che è generato dalla miriade di interferenze causate dalla moltitudine di reti WiFi che popolano le nostre case e di cui ormai, non possiamo più fare a meno. Infine dovremmo parlare della onda sinusoidale che troppo spesso, specie nei contesti urbani, è soggetto ad interferenze RF. Dopo questa prolissa premessa volete sapere cosa abbiamo riscontrato? Un disastro, ma di questo vi parleremo più avanti.


Isotek Aquarius V5: “pulisce e protegge” ma fino a che punto?

L’Isotek Aquarius V5 è l’ultima versione di una serie di prodotti che ha fatto la fortuna di questa azienda. All’interno dell’imballo dell’ Isotek Aquarius V5 troverete oltre al condizionatore un cavo di alimentazione Isotek EVO3 Premiere di ottima fattura ed un manuale di istruzioni dettagliato e soprattutto semplice.

Due le colorazioni disponibili: silver e nero. Il cabinet è molto bello, realizzato in alluminio da un unico blocco. Sul frontale troviamo due led che stanno ad indicare l’operatività o meno dell’ Isotek Aquarius V5. I led sono due per il semplice motivo che sul retro i collegamenti sono suddivisi in due sezioni. Una dedicata alle amplificazioni ( 2 prese 16A) o più in generale a quelle elettroniche che necessitano di tanta corrente, l’altra sezione è dedicata ad elettroniche a media corrente ( 4 prese 6A) come uno streamer, una TV o ancora un lettore CD.

Tra le due sezioni trovate una connessione a spirale che serve per connettere altri prodotti Isotek mantenendo la messa a terra a stella. All’interno del cabinet troviamo una costruzione semplice ma che può contare su materiali di buona qualità con alcuni piccoli upgrade rispetto al passato. Tra questi upgrade segnaliamo un utilizzo più massivo di rame sulle PCB (+35%) che punta a restituire un miglioramento in termini di amperaggio e componenti migliorati che offrono una migliore induttanza.

Infine questo Isotek V5 Aquarius vi offre una protezione istantena da sovratensioni di 81.000A e continua da 40.000A ma per dovere di cronaca, in caso di giornate temporalesche potrebbe essere sempre meglio staccare tutto ed aspettare che torni il sole, perché contro fenomeni come i fulmini non c’è cosa che tenga. Insomma si parla di miglioramenti tecnici ed estetici e si promettono prestazioni interessanti, ad onor del vero però, c’è anche da dire che il prezzo di questo Isotek Aquarius V5 è arrivato a 2699 Euro di listino.

Cosa succede al nostro impianto elettrico?

Come avete modo di vedere nel nostro video qui sopra, ci siamo limitati a collegare direttamente il Blue Noise Analiser alla presa a muro e nel giro di un istante siamo stati afflitti da un rumore assordante e dalla scritta sul frontale dell’apparecchio che recitava: “MAX”. Se vi state chiedendo come funziona il Noise Analiser è molto semplice: sul pannello frontale c’è un display che partendo da zero arriva fino a 999 (MAX) e che suddivide quanto misurato in diversi step.

Da zero a 200 troverete sopra e sotto delle linee verdi che stanno ad indicare una situazione decisamente buona, da 201 a 400 le linee diventano gialle ed indicano una situazione non proprio ottimale e si inizia a sentire qualche ticchettio e rumore dal dirver posto sul retro. Quando si arriva oltre i 400 le linee diventano rosse e sarete colpiti da un rumore assordante, o quantomeno questo è quello che abbiamo riscontrato noi. Il livello di rumore non p stato sempre fisso ed e è variato in base agli orari ed ai gironi della settimana, nel week-end ad esempio, la corrente sembrava di gran lunga più pulita. Attenzione non parliamo di un analizzatore di spettro bensì di un apparecchio in grado di darci un feedback sui fenomeni di cui parlavamo in apertura come ad esempio i disturbi RF. Ovviamente abbiamo provato diverse prese sempre con risultati decisamente deludenti nonostante l’impianto elettrico fosse di moderna concezione. Ovviamente abbiamo fatto test in diverse prese ma i risultati sono sempre stati sempre gli stessi. Aggiungendo la ciabatta Isotek abbiamo avuto qualche piccolo miglioramento ma nulla di eclatante. Siamo poi passati all’ Isotek Aquarius V5 e nelle foto qui sotto vedete voi stessi i risultati. Nella foto 1 i riusltati riguardanti le connessioni a media tensione e nelal foto 2 le connessioni a ad alta tensione. Ovviamente il tutto è stato effettuato utilizzando sempre la stessa presa a muro nelle medesime condizioni di utilizzo.

Cosa cambia all’ascolto collegando l’ Isotek Aquarius V5?

La prima cosa che molti di voi si staranno chiedendo, e che ci siamo chiesti anche noi è se all’ascolto abbiamo riscontrato quel fenomeno che affligge molti “colleghi” dell’ Isotek Aquarius V5, ossia una sensazione di perdita di dinamica: la risposta che possiamo darvi dopo diverse di giorni di prove è: “No”. La dinamica non viene “castrata” da questo oggetto. abbiamo fatto diversi ascolti utilizzando l’ “Italiana In Algeri” e possiamo dirvi che le variazioni dinamiche sono ben riprodotte così come i passaggi dai pianissimo ai fortissimo. Di certo il parametro della dinamica non migliorerà con l’Isotek Aquarius V5 ma non sarà neanche penalizzata. Ciò che invece cambia è il rumore di fondo come abbiamo ben visto nel video, la pulizia ed il dettaglio. mentre le nostre playlist scorrono e siamo impegnati in altro, la nostra attenzione viene catturata da “Turn Your Lights Down Low”  di Bob Marley che ci fa apprezzare un altro parametro su cui abbiamo notato dei piccoli miglioramenti: la spazialità.

isotek aquarius v5

 

Questo articolo sull’Isotek Aquarius V5 vuole essere un primo step su un mondo decisamente vasto e che può contare su diverse variabili ed esigenze. Per maggiori informazioni su disponibilità e rivenditori potete consultare questo link.

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