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Interferenze, problemi di rete e ronzii nell’impianto…la nostra soluzione

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Furutech ETP60

Quante volte, magari nel bel mezzo di un ascolto, veniamo irritati da interferenze o fastidiosi ronzii imputabili alla rete elettrica? Dopo tutte le prove ed aver scollegato il sistema alla ricerca di qualche cavo mal collegato, ci siamo convinti che la colpa non è dell’impianto, ma viene proprio dalla rete elettrica. In questo servizio, analizziamo una situazione in cui ci siamo trovati direttamente coinvolti. Chiamati da un amico appassionato afflitto da un grave disturbo sulle alte frequenze, abbiamo avuto modo di provare un paio di soluzioni con esito sorprendente. Ecco cos’è successo.

Quante migliaia di Euro spesi in un impianto hi-fi allo stato dell’arte per poi avere un’esperienza d’ascolto irritante e attanagliata da interferenze di rete! Questo ha pensato il nostro appassionato e, ne siamo certi, è un pensiero comune a molti. Non a caso, l’acquisto di un filtro o distributore di rete è, secondo i venditori, un dispositivo sempre più cercato dagli appassionati più esigenti.

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Schema disturbo di rete, tipologia diretta.

In zone dove la corrente domestica arriva sporca per via d’interferenze esterne, oppure in città, dove a determinate ore la rete risulta sovraccaricata, l’audio del nostro impianto può venire compromesso. Gli amplificatori multicanale, poi, ancor più che stereofonici, insieme ai cavi dei diffusori ad essi connessi, divengono antenne. Questi recepiranno in maniera ben più grave il disturbo di rete rispetto ad un normale televisore, amplificando il disturbo fino a renderlo udibile dagli altoparlanti.

Il problema, a seconda delle situazioni, può essere più o meno fastidioso e potrà colpire determinate frequenze audio.


Il nostro caso

Interpellati da un appassionato irritato da un diffuso e costante problema sulle frequenze alte di tutti i suoi diffusori, soprattutto quando utilizzati in configurazione home theatre, siamo intervenuti. Il caso, infatti, si prestava come particolarmente interessante per poter testare un distributore di rete in un ambiente condizionato da problemi sensibilmente percepibili.

In dettaglio il soggetto pativa questo problema. Sia in configurazione multicanale (5.1.2) che stereo, tutti i tweeter esibivano un ronzio costante, quasi fischiato. Queste interferenze, veramente fastidiose e percepibili a qualsiasi volume senza alcuna differenza, erano tanto disturbanti da imporre di spegnere l’impianto. La causa, dopo diverse prove, è stata imputata alla rete tant’è che il disturbo si verificava solo in una precisa finestra oraria, evidentemente più disturbata, fra le 17 e le 19, per poi esaurirsi del tutto.

Due soluzioni, entrambe efficaci, ma diverse nella spesa

La nostra idea è stata quella di affidarsi ad un distributore di rete. Per maggiore rigore, abbiamo prospettato l’utilizzo di un paio di multi-prese dotate di filtro interno, ma dal prezzo differente. Abbiamo scelto il Furutech TP60E, distributore pregiato del noto brand hi-end; oltre ad un prodotto più abbordabile, ma molto apprezzato da molti appassionati, il Dynavox X4100S.

Partiamo con il primo, più prestigioso, prodotto

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Furutech TP60E

Il Furutech è una multi-presa dalle finiture ricercate e dal peso considerevole, ma è dall’uso che vogliamo capire se varrà la spesa di €485. Sostituita la normale ciabatta con questa, utilizzando un cavo Supra LoRad MK2, ecco che il problema è subito scomparso. Gli amplificatori, tanto stereo che multicanale, esibiscono, ora, un suono perfetto e privo di qualsivoglia disturbo. Il risultato, del tutto soddisfacente, è stato puntuale e subito evidente. Non ci soffermeremo a trattare di qualità sonica dell’impianto con le due multi-prese semplicemente perché non c’è stato il tempo materiale per valutare oggettivamente la cosa, visto un impianto da noi non conosciuto.

Una soluzione per tutti: Dynavox X4100S

 

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 X4100S

Questo Dynavox si presenta come una lunga multi-presa massiccia e ben costruita, nonostante un prezzo di soli €145. Vi sono 4 prese totalmente filtrate (adatte per i sistemi con parti meccaniche e poco assorbimento, come CD, giradischi) e altre 4 non filtrate, in modo da non tagliare potenza agli amplificatori. Posto nell’impianto, dopo aver rimesso l’originale ciabatta ed avere notato nuovamente il problema acustico, il Dynavox ha dimostrato di fornire i medesimi risultati del Furutech. Suono pulito, stessa neutralità a volume zero e sensazioni all’ascolto.

Insomma: problema del tutto risolto con più o meno modica cifra. Due prodotti da valutare per qualsiasi problema elettrico di fondo e, con tutta probabilità, anche per il miglioramento dell’audio generale. Un punto in più per il Dynavox: le prese non filtrate, siatene certi, non toglieranno nulla alla schiena dei più potenti finali.

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