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In Italia abbiamo una delle più grandi realtà audio mondiali ma non tutti la conoscono

Lo scorso 25 ottobre siamo partiti alla volta di Potenza Picena dove abbiamo visitato una delle più importanti realtà del mondo audio a livello mondiale. La levataccia è stata ripagata da una giornata ricca di emozioni dove abbiamo potuto toccare con mano ed orecchie il grandissimo know-how di questa azienda.

LaVoce Italiana è uno dei brand Elettromedia

Per chi ancora non l’avesse capito siamo stati ospiti di Elettromedia S.P.A., un’ azienda che non si occupa di audio nel modo in cui siamo soliti intenderlo ma che può vantare un reparto di ricerca e sviluppo che ben poche aziende a livello mondiale possono vantare. Per chi non lo sapesse Elettromedia è proprietaria di Audison ed Hertz nomi che sicuramente molti appassionati conosceranno per il loro grande blasone a livello mondiale nel car audio e negli ultimi anni nel marine. C’è poi Connection il cui nome lascia intendere facilmente la sua mission e, dulcis in fundo,  LaVoce Italiana, brand attivo nel pro audio, che può contare su realizzazioni importanti su cui poi approfondiremo. La strategia adottata è quella del co-branding che dal lontano 1987 ha determinato un successo in continua ascesa nei settori di competenza dell’azienda.

CAMERA SEMI ANECOICA

Elettromedia, ovvero competenze, tecnologia e lungimiranza imprenditoriale.

Correva il lontano 1987 quando Pietro Pantaleone, Maria Riccobelli, Emidio Vagnoni e Maurizio Riccobelli decidono di dare il via ad Elettromedia con un denominatore comune: la passione per l’audio. Quattro ragazzi poco più che ventenni che col passare del tempo sarebbero diventati leader a livello globale. Probabilmente all’epoca non l’avrebbero mai detto, ma quando c’è la passione e la competenza di sicuro c’è una ottima base di partenza. Nel 1987 molti di voi non c’erano e molti altri erano poco più che adolescenti come i fondatori del colosso marchigiano. Erano gli anni in cui il car audio iniziava ad essere popolare nei mercati storici dell’audio come quello USA e quello Giapponese, mercati a tutt’oggi molti vivaci in questo settore. I DSP erano fantascienza, la classe D veniva a malapena nominata ed installare un impianto audio car era sicuramente “diverso” da oggi e richiedeva oltre che competenze elettroacustiche anche una certa agilità fisica per intrufolarsi lì dove i comuni mortali non avrebbero mai osato . A riguardo, permettetemi una piccola digressione, all’epoca il sottoscritto non ancora patentato, supplicò il padre per farsi installare un impianto audio decente in auto, erano gli anni 90 ed andammo in un noto centro romano, dove uno dei due soci era Riccardo Abbatelli che oggi mi sono ritrovato ad accoglierci a Potenza Picena in qualità di direttore acustico de LaVoce Italiana: “Quant’è piccolo il mondo!“.

Elettromedia ed i primi contatti con la Cina

In Italia negli anni 80,90 e 2000 abbiamo avuto grandi eccellenze dell’audio, che poi però non sono riuscite a stare al passo con i tempi. Probabilmente in questo Elettromedia è stata molto più lungimirante di altri competitor nostrani e già nel 2007 ha iniziato a relazionarsi con l’industria cinese e più precisamente con il distretto di Jiashan.


Contatti che hanno portato ad un investimento importante in termini economici, oseremmo dire tra il coraggioso e l’avventato ma che ha dato ragione ai soci fondatori Elettromedia. Nasce così LaVoce Italiana nell’ormai lontano 2008: uno stabilimento di oltre 30.000 metri quadrati che può contare sulle più moderne tecnologie produttive. Molti di voi potranno ritenere che tale scelta è stata dettata dalla necessità di avere una manodopera a basso costo.

AUDISON SU TESLA MODEL Y

Probabilmente questa potrebbe essere una motivazione, ma principalmente riteniamo che dietro ci siano altri motivi come la grande opportunità produttiva che offre il mercato cinese, una motivazione logistica e altro ancora di cui parleremo in futuro. Altra grande svolta è arrivata nel 2016, anno in cui Elettromedia è riuscita ad acquisire la totale proprietà dello stabilimento di Jiashan.

Oggi, nel 2024, Elettromedia oltre che sulla sede di Potenza Picena e Jiashan, può contare su altre quattro location: Nashville, Londra, Los Angeles e Francoforte. Sono ben 72 i Paesi in cui sono distirbuiti i prodotti del gruppo e sono circa 400 le persone che contribuiscono al successo di Audison, Hertz, LaVoce Italiana e Connection. Numeri importanti che danno una idea del gruppo.

SHOW ROOM ELETTROMEDIA

La nostra visita a Potenza Picena

Sono le 9,30 del 25 ottobre quando arriviamo alle porte dell’enorme stabilimento Elettromedia. Ad attenderci troviamo Matteo Kalogiris che sarà il nostro Cicerone per tutta la giornata.

Matteo come gran parte del team Elettromedia è un grande appassionato dell’ home audio e quindi ci troviamo subito sulla stessa lunghezza d’onda. La prima domanda che abbiamo fatto a Matteo è stata:

Cosa riesce a fare in house Elettromedia?

Matteo risponde con un ghigno di soddisfazione:

Praticamente tutto!

Questo è possibile grazie alla stretta collaborazione con due delle più prestigiose Università italiane: il Politecnico di Milano ed il Politecnico delle Marche che permettono al gruppo di portare avanti un progetto di ricerca all’avanguardia a 360 gradi in quel di Potenza Picena ed elevare ad i massimi livelli un aspetto molto importante: l’innovazione.

Entrando più nello specifico Elettromedia è in grado di progettare in house PCB, schemi, realizzare modelli CAD e soprattutto realizzare simulazioni, ma di questo parleremo più specificatamente con il team Elettromedia in diverse interviste. Entriamo ed iniziamo a guardarci intorno, e la prima cosa che notiamo è che l’età media dei dipendenti è decisamente bassa, troviamo molti giovani ingegneri immersi nel loro lavoro che si sono rivelati molto disponibili nello spiegare quello che stavano facendo.

Le misure e le simulazioni sono importanti ma l’ascolto non è da meno.

Durante la nostra visita abbiamo avuto la possibilità di entrare in una sala dove si effettuano misurazioni con il metodo Klippel, una camera semi anecoica e soprattutto una camera dove si effettuano dei blind test di ascolto. Un gruppo selezionato di dipendenti dall’orecchio fino, viene fatto sedere in questa sala, dove la protagonista è una coperta deputata a coprire ciò che si sta ascoltando e che viene confrontato alla cieca con altri prodotti presenti sul mercato.

KLIPPEL

Abbiamo inoltre parlato con chi si occupa della parte software, infatti Elettromedia è in grado di realizzare autonomamente i propri DSP, un sistema di calibrazione chiamato Accordo, applicazioni per l’utilizzo dei sistemi audio e neanche a dirlo, progettare altoparlanti e costruire amplificatori nello stabilimento di Castelfidardo che dista una manciata di chilometri da Potenza Picena. Onestamente è stata una esperienza meravigliosa che ci ha fatto capire quanto lavoro c’è dietro un progetto serio come quello di Elettromedia e che nei mesi a venire vi racconteremo in diversi capitoli sperando di riuscire a trasmettervi una piccola parte del grande know-how del gruppo.

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