AF Focus Featured home Tecnologie

Il setup ideale per un sistema audio portatile sotto i 1500 euro

sistema audio portatile

L’ascolto musicale era una volta limitato a casa e la musica in movimento significava essenzialmente l’autoradio o i giradischi portatili che infestavano le spiagge negli anni ’60 e ’70. Ma negli anni ’80 i lettori portatili personali come il Sony Walkman hanno cambiato per sempre il modo in cui ascoltiamo la musica. I DAP (Digital Audio Player) odierni non solo sono in grado di riprodurre musica ad alta risoluzione, ma possono anche memorizzare migliaia di album in un device abbastanza piccolo da stare sena problemi in tasca come un qualsiasi smartphone.

Per un sistema che vi consenta di ascoltare con soddisfazione la vostra musica preferita mentre siete in movimento, avrete bisogno di un player audio, di un buon paio di cuffie e, se volete ascoltare musica in compagnia, di uno speaker wireless portatile. Abbiamo così scelto tre prodotti, per una spesa totale vicina ai 1500 euro, in grado di rappresentare un ideale set-up musicale in movimento, ma naturalmente si può spendere anche 1000 euro in meno (soprattutto se non siete interessati all’audio hi-res) e ottenere comunque qualcosa di decente. Ecco i tre componenti scelti.

Astell & Kern A & norma SR15

La sua struttura geometricamente ambiziosa e il suo nome distintivo catturano sicuramente l’attenzione, ma il DAP portatile Astell & Kern A&norma SR15 colpisce soprattutto grazie alla sua grande prestazione sonora. L’SR15 è dotato di doppio DAC, jack per cuffie da 2,5 mm (bilanciato) e da 3,5 mm, memoria incorporata da 64 GB (espandibile tramite scheda microSD) e Bluetooth integrato, Wi-Fi e Tidal.


Supporta la riproduzione nativa dei file DSD (fino a DSD64) e di quelli PCM fino a 24-bit/192kHz. Funziona anche come preamplificatore/DAC e può essere utilizzato esclusivamente come sorgente digitale quando collegato a un DAC o amplificatore esterno. Con un peso di soli 154 grammi, l’A&norma, che ha un prezzo di listino di 799 euro, si presenta con un telaio in alluminio con la manopola del volume sporgente, ma il suo display da 3,3 pollici è leggermente “sconnesso” dal corpo rettangolare in alluminio, conferendogli un aspetto distintivo. La sofisticata interfaccia utente avvicina inoltre l’A&norma a un’esperienza di utilizzo molto simile a quella di un qualsiasi smartphone.

A&norma SR15

Fortunatamente questo DAP si rivela distintivo anche nella sua impronta sonora. Il suo è un sound chiaro, nitido e trasparente. Tutto è pieno e ricco anche grazie al fatto che l’A&norma capta le complessità sonore e le mantiene in prima linea nella composizione, mentre nel frattempo vi costruisce strati di musica attorno. Anche la durata della batteria è buona, con circa nove ore di riproduzione a volumi ragionevolmente alti.

Sony WH-1000XM3

Un DAP però è niente senza cuffie ed è qui che entrano in gioco le Sony WH-1000XM3 ([amazon_textlink asin=’B07GDR2LYK’ text=’380 euro su Amazon’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’981bc831-0490-11e9-b87e-114645a6fa02′]). A prima vista sembrano simili al modello precedente (le XM2), ma le differenze sono quasi del tutto positive. Il passaggio dal metallo alla plastica nella fascia superiore rende il nuovo modello un po’ meno premium, ma significa un risparmio di peso complessivo di 20 grammi (che sembrano pochi ma non solo sono affatto).

Combinato con una nuova e più spessa imbottitura, sembra quasi che non ci sia quasi nessun peso appoggiato sulla parte superiore della testa e i padiglioni interni più larghi aiutano a rendere queste cuffie tra le più confortevoli che abbiamo mai testato. C’è un pannello sensibile al tocco sull’auricolare destro. Toccate due volte per riprodurre/mettere in pausa o per rispondere a una chiamata, scorrete verso l’alto o verso il basso per modificare il volume e avanti o indietro per saltare tra le tracce. I controlli sono abbastanza precisi, ma serve comunque un po’ di tempo per abituarcisi.

Sony ha poi migliorato la sua tecnologia di cancellazione del rumore, che era già superiore alla maggior parte dei suoi concorrenti (Bose comporesa). Queste cuffie sono decisamente migliori nel bloccare il rumore di un ufficio pieno di rumori più o meno molesti, che è una delle imprese più difficili da realizzare. Avete la possibilità di mantenere attiva la cancellazione del rumore anche quando non state ascoltando musica, in modo da poter utilizzare le cuffie anche solo per zittire tutto quello che c’è interno a voi. La durata complessiva della batteria rimane invariata a 30 ore, ma le XM3 si ricaricano da 0 a 100 in tre ore, anziché quattro ore rispetto al modello precedente.

Il grande pregio però è il passaggio all’amplificazione analogica. Sony ha infatti lavorato instancabilmente per produrre un chip che combinasse la cancellazione del rumore, un DAC e un amplificatore analogico in una forma piccola e leggera ideale per un paio di cuffie. Tutto questo sforzo è stato ripagato, perché il chip QN1 integrato nelle WH-1000XM3 offre un chiaro aggiornamento sonoro, tanto che le pur ottime XM2 suonano chiuse e quasi noiose al confronto.

Questo è invece un suono aperto e ampio che dona a ogni strumento spazio per respirare. Grazie al maggiore comfort, al miglioramento della cancellazione del rumore e alla solidità dell’audio, le WH-1000XM3 sono quanto di più più vicino possibile al perfetto paio di cuffie wireless con cancellazione di rumore che sia attualmente possibile trovare in commercio, sebbene il prezzo rimanga un ostacolo per molti.

Tivoli Andiamo

Per ascoltare invece musica in compagnia o all’aperto, lo speaker wireless Tivoli Andiamo ([amazon_textlink asin=’B07HKPZNQN’ text=’199 euro su Amazon’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e88913f8-0490-11e9-aeff-393817d147d1′]) completerà alla perfezione il vostro sistema. Realizzato in alluminio leggero con rifiniture in pelle, questo speaker Bluetooth è in pratica un disco di metallo da 135 mm di diametro e 55 mm di altezza, con una presa ausiliaria da 3,5 mm per collegare sorgenti audio esterne e una batteria che assicura una durata di circa 20 ore.

Andiamo utilizza la connettività Bluetooth 3.0 e i pulsanti di controllo sono nascosti ordinatamente sotto il cinturino in pelle lavorata. Ci sono icone in rilievo sul cinturino per il volume, alimentazione e pairing Bluetooth. Sotto questa struttura in alluminio si trovano un driver full range da 6,5 cm e uno passivo da 7,7 cm per facilitare la riproduzione dei bassi.

Tivoli Andiamo

Mettiamo l’unità su uno scaffale vicino a un muro, facciamo partire Tidal sul nostro iPhone X e siamo impressionati da ciò che ascoltiamo. Non si tratta solo di un discorso di potenza, tra l’altro del tutto inaspettata viste le dimensioni in gioco. Questo è infatti un suono bilanciato e scattante che assicura un ascolto davvero piacevole. Il basso è agile, ma non esagerato e tutto scorre magnificamente. È un livello di prestazioni e articolazione difficile da trovare a 200 euro.

Tuttavia, come diffusore relativamente piccolo, non è possibile fornire alla riproduzione dei bassi un’unità di dimensioni maggiori. Quando infatti togliamo il rinforzo fornito dal muro, il suono di Andiamo inizia un po’ a soffrire. È ancora scattante e divertente, ma è indubbiamente migliore quando lo speaker è posto su una superficie solida.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest