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Il sabato con Diego: Il vecchio che avanza, ovvero il neo-Vintage

Il titolo dell’articolo allude esattamente a ciò che da qualche tempo si sta verificando in campo audio – precisamente in quello relativo all’alta fedeltà – dove a fronte di tecnologie innovative e sempre più performanti, si assiste ad un continuo ritorno al passato qualcosa che potremmo definire neo-Vintage.

Da tempo assistiamo al ciclico riproporre in veste riveduta, corretta ed aggiornata di apparecchi del passato, esponenti di un periodo considerato letteralmente d’oro per l’alta fedeltà, meglio conosciuto come Vintage.

La conosciutissima NAD ad esempio – in occasione dei suoi (primi?) 50 anni – ha recentemente (re)immesso sul mercato una versione del suo amplificatore storico – il modello C 3050 – che tanto successo ebbe all’epoca.

Non da meno si è comportata la scozzese LINN – con versioni sempre più tecnologiche del suo mitico, iconico e certamente vintage giradischi Sondek LP-12 – oppure la rinata KLH con i noti diffusori Model 5.


A proposito di LINN qui potete leggere un interessante articolo relativo alla versione per il 50° anniversario di questa iconica azienda.

Ce ne sono parecchie altre a dire il vero attratte del fenomeno del neo-Vintage, ma non siamo qui per fare uno sterile elenco, piuttosto per parlare di un fenomeno cha a nostro avviso la dice lunga, essendo emblematico di quello stato d’animo perennemente agitato che caratterizza qualsiasi passione, ebbene si, non solo quella per la riproduzione audio di qualità.

Fornire una risposta su quale possa essere la ragione non è semplice: eccesso di scelta, mancanza di certezza sul futuro dell’audio, una qual certa confusione su quale sia il miglior supporto da scegliere, quale tecnologia sia preferibile per l’amplificazione, quali siano i migliori diffusori etc. etc. etc.

E di certo le infinite diatribe non aiutano, anzi, confondono quelle poche certezze in possesso degli appassionati, già abbastanza inquieti a causa dei troppi stimoli cui sono sottoposti. 

In un certo senso si potrebbe affermare che l’inquietudine accompagna qualsiasi passione, non solo quella amorosa ma anche quella per gli oggetti, sorta di feticismo tecnologico cui – nel bene o nel male – (quasi) tutti indugiamo.

Paradossalmente è proprio l’inquietudine a fare da propellente alla passione, così non fosse ci fermeremmo al primo passo compiuto per entrare nel mondo dell’audio e finirebbe li, niente successive sostituzioni di componenti, niente notti insonni fatte di incubi nei quali siamo rincorsi da pesantissimi amplificatori – ovviamente a valvole – che intendono travolgerci con la loro mole.

Le Model 5 di KLH: uno dei più noti diffusori di questo costruttore USA

 

Stiamo scherzando ovviamente, ma nemmeno tanto a dire il vero, almeno a giudicare dall’interesse per il Vintage che già da parecchi anni si è guadagnato un’ampia fetta di mercato diventando una delle opzioni da considerare al momento dell’acquisto.

Opzione non certo priva di rischi, soprattutto considerando la relativa o necessaria vetustà di determinate apparecchiature, il cui stato d’uso deve essere attentamente valutato in fase di acquisto pena cocenti delusioni, quando non si tratta di truffe vere e proprie.

Il passato in un certo senso è fatto di certezze – fatti ed avvenimenti si sono necessariamente già verificati e quindi sono collaudati nel tempo – ragione per cui ciò che è assodato resta tale nel tempo: in altre parole le prestazioni, ove positive all’epoca, lo saranno ancora oggi.

Da qui nasce la convinzione che il passato sia ricco di tesori, pieno zeppo di eccellenti componenti elettronici impossibili da replicare in relazione a qualità costruttiva e prestazioni – cosa assolutamente non vera – motivo per il quale spesso si preferisce pescare nel passato più o meno recente anche, forse, per fare un affare.

Attenzione però che l’affare solitamente si fa in due, venditore ed acquirente, ove nessuno dei due prevalga sull’altro rivendendo a prezzo di fantasia un oggetto normale oppure, purtroppo capita, gli sia sottratto a prezzo improprio approfittando della relativa ignoranza di persone non troppo esperte.

E già, anche questo è un aspetto da non sottovalutare.

Ne ho conosciuti di commercianti disonesti che sentendosi chiedere una valutazione su un sistema HiFi da smaltire – quale ne sia la ragione – intuito l’affarone hanno offerto due spicci al malcapitato.

Quindi, fate bene attenzione a quello cui mirate e se potete affidatevi sempre ad un esperto che sia terzo tra le parti in maniera oggettiva, un vero appassionato che agirà come se stesse facendo egli stesso l’acquisto, una garanzia non da poco.

Noi ogni tanto pubblichiamo articoli che tentano di dare consigli circa eventuali Affari Vintage che è possibile fare avendo fortuna – qui ad esempio – continuate a seguirci e potreste anche voi fare un affare!!

Come al solito, ottimi ascolti!!!

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

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