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Il Sabato con Diego. Hi-fi: la Cina è sempre più vicina

Tralasciando la massiva produzione legata all’elettronica di consumo ed ormai sdoganata ampiamente la gastronomia, anche a livello di audio di qualità sembra che il temuto “pericolo giallo” sia ormai solamente uno sbiadito ricordo.

Se ben ricordate, fino a circa una ventina di anni fa – probabilmente anche qualcosa in più – un’elettronica cinese era generalmente considerata esclusivamente spazzatura prodotta a basso costo e perfino pericolosa dal punto di vista della sicurezza elettrica.

Non possiamo negare che effettivamente, almeno all’inizio, l’approccio realizzativo non era certamente tra i più ortodossi, dove parecchio approssimativo era l’assemblaggio delle parti, in tutta evidenza influenzato dall’economicità di base.

Ma il tempo non trascorre invano e pur passando inesorabilmente dà luogo a numerosi cambiamenti, talvolta incredibili.


Motivo per il quale, chi ancora fosse legato all’immagine del povero cinesino che nella penombra di una tetra cantina – probabilmente a lume di candela ma non certo nel senso romantico del termine – assembla elettroniche di dubbio gusto estetico ed incerta durata sappia che si sta sbagliando alla grande.

La lunghissima palestra che questa nazione frequenta praticamente da sempre, ha consentito non solo lo sviluppo di una mano d’opera sempre più selezionata, ma anche e soprattutto un crescente know-how che nel tempo ha contribuito a far nascere prodotti ampiamente avanzati.

Addirittura, numerose sono le circuitazioni e le soluzioni elettroniche di alto livello che nel tempo sono state brevettate, e non si tratta necessariamente di roba da poco.

Lo splendido integrato LINEAR 845 edizione per il 25° anniversario dell’azienda

 

Aziende del calibro di CONSONANCE OPERA AUDIO oppure XINDAK producono elettroniche di elevato livello qualitativo.

Proprio quest’ultima – da noi presa in considerazione in questo articolo – è una delle aziende che vanta un elevato numero di brevetti audio e produce eccellenti sistemi di amplificazione, sia integrata che composta da preamplificatore e finale; non mancano poi lettori digitali, DAC e stadi fono.

L’integrato XINDAK modello V-30: un quartetto di KT-88 ben selezionate energizza la sezione di potenza

 

Tutto ebbe inizio con la produzione di componenti elettronici di qualità, soprattutto condensatori – se non altro per la difficoltà di approvvigionamento di componentistica di un certo livello allora problematica – attività che nel tempo ha portato al riconoscimento delle indubbie qualità tecniche e sonore della componentistica realizzata da questa notevole azienda.

Iniziare a produrre direttamente elettroniche è stato il passo successivo, quasi fisiologico per certi versi: visto che produco conto terzi perché mai non dovrei tentare di percorrere la strada per conto mio?

Il resto è storia, di successo per altro.

Oltre a ciò, il grande e gradito ritorno delle valvole – settore nel quale paesi come la Cina da sempre vantano una tradizione – ha rimesso in gioco elementi che in un primo tempo si pensava persi nei meandri delle nuove tecnologie.

Una coppia di triodi 211-T made by SHUGUANG

 

Aziende come la SHUGUANG – operante dal lontano 1958 e che mai ha solo lontanamente accostato i battenti – hanno continuato ad investire in ricerca e sviluppo di nuove soluzioni costruttive, qualcosa che unito all’indubbia lunga esperienza non poteva non dare ottimi e succosi frutti.

Un’altra interessante azienda è la PSVANE – fondata nel 2011 – la cui produzione rappresenta una chiara testimonianza della qualità dei tubi prodotti attualmente in Cina, laddove i parametri elettromeccanici tipici vantano un’invidiabile costanza, aspetto legato inevitabilmente alla qualità della produzione, elevata in assoluto.

A partire dalla serie Classic posta alla base del catalogo e proseguendo con la Natural Sound, si assiste ad un progressivo incremento della qualità laddove le due serie di punta – la Treasure e la Acme – rappresentano lo stato dell’arte raggiunto da questo costruttore.

La replica della WE-300B: notare il seriale posto sull’incastellatura interna

 

Da non dimenticare poi la replica delle famose Western Electric – soprattutto del mitico triodo a riscaldamento diretto 300B – prodotte su autorizzazione dell’azienda a stelle e strisce, oppure la EL34PH della foto introduttiva, mutuata dalla versione originale prodotta da MULLARD (a suo tempo brand appartenente a PHILIPS) negli anni ’50.

Tra l’altro questa azienda produce anche a marchio COSSOR, se già non vi siete informati ma vi fosse capitato di incontrarle ora sapete di cosa si tratta.

Replica by PSVANE della KT-88 originariamente a marchio COSSOR, storico brand britannico

 

Pertanto, scegliere valvole cinesi non rappresenta più un problema come in passato, dove effettivamente aleggiava piuttosto costantemente una notevole incertezza di base.

Anzi, molto ricercati sono i vari modelli NOS prodotti a standard militare – maggiormente dalla BEIJING TUBE FACTORY in quel di Pechino, ormai chiusa – produzioni sulla cui qualità non è possibile eccepire alcunché.

A causa delle ristrettissime tolleranze cui devono sottostare i prodotti ad uso militare rispetto a quelli destinati ad uso civile, essi godono di una realizzazione ineccepibile, un aspetto che rendendo i parametri elettromeccanici maggiormente stabili si ripercuote sulla qualità sonora.

I test che poi subiscono queste valvole – inevitabilmente più duri al fine di individuare eventuali criticità che possano condurre ad incertezze operative – sono garanzia di un sicuro funzionamento.

Io stesso di recente ho acquisito un’elettronica facente uso di tubi NOS a standard militare risalenti agli anni ’80, posso assicurarvi che le prestazioni sono ottime, non il minimo rumore o incertezza di funzionamento.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

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