Con il termine accessorio si intende solitamente qualcosa di non strettamente necessario ai fini del corretto funzionamento di un dispositivo, un elemento che però può favorirlo, rimuovendo oppure attenuando eventuali criticità incluse nel dispositivo stesso.
Possono essere passivi oppure attivi, ed il loro compito è quello coadiuvare nell’utilizzo oppure di migliorare ove possibile le prestazioni del sistema da alta fedeltà.
Molto tempo fa, un illustre e noto recensore – Bebo Moroni, recentemente scomparso e che probabilmente qualsiasi appassionato della materia conosce – coniò per crasi un nuovo termine accostando “accessorio” e “necessario”, ottenendo quindi “necessorio”.
Tale neologismo è assai idoneo nonché simbolico nel suo esprimere più che chiaramente come talvolta, alcuni accessori siano talmente efficaci da non poter essere elusi, ed anzi, vadano inclusi tra gli acquisti importanti.
ACCESSORI E SORGENTI
Il comparto analogico è certamente il più ricco: spazzoline pulisci disco, liquidi detergenti dedicati al diamante del fonorivelatore e bilancina rappresentano la dotazione minima, a seguire, uno dei principali e maggiormente noti accessori è certamente il tappetino da porre sul piatto del giradischi, notoriamente responsabile dell’assorbimento di vibrazioni e rumori provenienti dal motore e/o dal perno oppure dal plinto, per quanto questo sia ben realizzato.
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Sul mercato, infatti, se ne rintracciano parecchi esemplari il cui materiale principale è solitamente gomma, sebbene ne esistano in feltro, in sughero, in pelle e addirittura in metallo (solitamente rame oppure ottone) oppure ancora in vari polimeri, simili al vinile, motivo per cui li si ritiene ancor più validi.
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Non mancano poi varie basi isolanti, soprattutto dedicate alle sorgenti analogiche – più fragili da certi punti di vista – la cui struttura tenta di zittire o attenuare le perniciose risonanze che potrebbero inficiare la lettura del solco aumentando il rumore di fondo.
Queste possono in ogni caso essere convenientemente utilizzate anche nel caso dei lettori digitali, poiché tali vibrazioni potrebbero essere assorbite per via aerea influendo sul corretto funzionamento dei componenti elettronici, soprattutto dove siano impiegati stadi di uscita a valvole, la cui microfonicità in qualche caso potrebbe essere inopportunamente sollecitata.
Non mancano shell porta-testina più leggeri e meno risonanti la cui fattura prevede alluminio di origine aeronautica, fibra di carbonio, varie essenze lignee oppure materiali compositi ad alta tecnologia, tutto comunque teso ad evitare ripercussioni negative sul delicato equilibrio del segnale analogico.
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Seguono smorzatori vari inseribili tra testina e shell, cavetti di collegamento di migliore qualità – un classico la sostituzione di quelli di serie del braccio con cavo Litz in rame purissimo oppure argento – o altri sistemi la cui interazione con il sistema analogico aumenti la qualità della riproduzione.
Spunto di riflessione: avete mai pensato alle vibrazioni cui sono sottoposti i componenti dei crossover?
ACCESSORI ED AMPLIFICATORI
Relativamente ai sistemi di amplificazione la disponibilità di accessori è effettivamente scarsa o nulla, se non altro a causa delle caratteristiche di funzionamento di questi dispositivi, meno gravate dai problemi riscontrabili nelle sorgenti.
Ciò malgrado, esistono comunque specifiche basi dedicate agli amplificatori il cui scopo è sostanzialmente il medesimo di quelle previste per le sorgenti, ovvero attenuare/eliminare le risonanze, maggiormente ove questi a causa della loro mole siano disposti sul pavimento, nota fonte di trasmissione delle vibrazioni.
Circa i modelli facenti uso di valvole, da tempo sono disponibili i famosi anelli smorzatori, la cui realizzazione prevede Teflon oppure specifici polimeri atti a resistere alle elevate temperature che il bulbo in vetro può raggiungere.
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Anche qui, molto evidentemente, lo scopo è quello di evitare per quanto possibile che inopportune risonanze raggiungano il dispositivo contagiando successivamente la delicata e sensibile meccanica interna, la cui struttura metallica è già di suo prona a vibrare a causa delle sollecitazioni ricevute.
ACCESSORI E DIFFUSORI
Il primo degli accessori che vengono in mente quando si parla di diffusori sono certamente – laddove sia prevista la possibilità di bi-wiring – gli spezzoni di cavo di qualità con i quali sostituire le perfide lamelle solitamente fornite a corredo.
Seguono anche qui supporti di sostegno e piedini di isolamento il cui scopo, oltre che portare alla giusta quota l’elettroacustica, è quello di isolare per quanto possibile – oppure accoppiare a mo’ di massa infinita – il diffusore dalla superficie ove si trova, sempre con lo scopo di evitare risonanze aggiuntive che possano sporcare il suono da questo emesso.
Attenzione però, ché spesso e volentieri questi sistemi – soprattutto le punte! – hanno una notevole influenza sulla timbrica caratteristica – alleggerendo la gamma bassa e portando in maggiore evidenza al contempo quella medio alta – qualcosa che impone una necessaria attenzione a quello che si fa.
ACCESSORI DI USO GENERALE
Oltre a quanto citato, specificamente progettato per l’uso con determinati dispositivi, esistono tutta una serie di accessori definibili trasversali la cui natura appare talvolta “ultra-terrena”, se non altro per il loro intervento che in determinati casi ha dell’incredibile per quanto attiene al miglioramento del suono ma volendo anche l’esatto contrario, ove nulla accade.
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Stabilizzatori di tensione, rigeneratori di rete, filtri eliminatori di correnti parassite (DC), cavi di rete, fusibili audio grade ed altro che possono essere impiegati al fine di meglio alimentare il sistema ad alta fedeltà, non è assolutamente detto che apportino esclusivamente miglioramenti.
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Questi sistemi provvedono a ripulire più o meno efficacemente l’onda a 50Hz/230V che caratterizza l’alimentazione di rete, ma al contempo possono asportare anche componenti armoniche la cui presenza – malgrado possa apparire paradossale – contribuiva in qualche modo alla caratteristica sonorità dell’impianto.
A tale proposito si pensi alla distorsione di seconda armonica tipica dei dispositivi a vuoto.
In conclusione, le opzioni disponibili sono parecchie, ed effettivamente molti accessori contribuiscono efficacemente a raffinare ulteriormente il risultato sonoro, sceglierli oculatamente sta all’appassionato, evitando per quanto possibile di credere ciecamente ad oscure considerazioni ma basando le proprie scelte sempre sul ragionamento, in questo caso quanto mai opportuno.
Come al solito, ottimi ascolti!!!
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