Il ritorno di Mary Poppins [BD]

54 anni dopo il capolavoro di Robert Stevenson giunge il sequel di Rob Marshall, in Italia solo Blu-ray Full HD. Distribuzione Walt Disney Studios HE

Il ritorno di Mary Poppins giunge nel momento apparentemente meno opportuno per i Banks. Siamo nella Londra degli anni ’30 e la famiglia versa in gravi condizioni economiche, ancor più della stessa nazione.

Danaro e lavoro scarseggiano e Michael (Ben Whishaw), in lutto per la perdita della moglie, rischia di ritrovarsi senza casa se in pochi giorni non restituirà un prestito bancario.

Con tre piccoli e vivaci figli e una governante pasticciona (Julie Walters) non gli rimane che l’aiuto della sorella Jane (Emily Mortimer), a cui si rivolge per ritrovare un certificato azionario appartenuto al padre che li toglierebbe dai guai. Il prezioso documento risulta però introvabile ma a sollevare tutti dallo sconforto giunge la tata Mary Poppins (Emily Blunt), portando con se una ventata di positività e magia, affiancata dal sorriso sognatore del bel lampionaio Jack (Lin-Manuel Miranda).

Mentre la data di scadenza per saldare il debito si avvicina inesorabile, Michael e Jane ignorano che qualcuno trama nell’ombra affinché perdano a tutti i costi l’abitazione.

54 anni fa giungeva su grande schermo un’altra perla Disney, nata dalla collaborazione del grande Walt con la scrittrice Pamela Lyndon Travers, inventrice del personaggio che ha accompagnato gran parte delle sue pubblicazioni, entrato di diritto nell’immaginario collettivo. Un’opera d’arte tra animazione e live action che ebbe grande successo suggerendo la possibilità per un sequel che non ebbe il benestare della stessa Travers, la quale temeva ci si sarebbe allontanati troppo dall’originale DNA della Poppins.

Genesi produttiva peraltro già molto sofferta per il primo film, come racconta con piglio e dovizia di particolari il recente Saving Mr. Banks del 2014 con Tom Hanks ed Emma Thompson. Un primo film magico, coloratissimo, che prendeva per mano gli adulti facendogli sognare come e più degli spettatori più piccoli. Questo però accadeva 54 anni fa e da allora l’industria cinematografica è passata attraverso molteplici evoluzioni ed involuzioni, gusti ed esigenze nei confronti del cinema musical-fiabesco sono mutati.

Questa nuova imponente produzione Disney ha dalla sua tutta la magnificenza della computer grafica, il cast funziona alla grande ma messa in scena e desiderio di tornare alla magia di quel lontano 1965 rendono questo sequel una sorta di operazione nostalgia fuori tempo massimo, stucchevole, leziosa se non addirittura irritante. Si presenta come sequel ma il retrogusto è quello del remake con impeccabile messa in scena, forse un po’ troppo fracassona ma pur sempre con classe e stile tipici della grande major.

Dirige con ottima mano Rob Marshall (Chicago) mentre a vestire i panni della magica tata c’è Emily Blunt. L’attrice dimostra poliedricità e profonda conoscenza dell’originale personaggio dominando altezzosamente sicura la scena, ma francamente l’abbiamo preferita in ruoli meno zuccherosi, come nel gioiello Sicario di Villeneuve. Nel cast ricordiamo anche Maryl Streep, Colin Firth e il grande Dick Van Dyke, l’originale spazzacamino/one man band del primo film, con un simpatico cameo sul finire della storia.

Anche con Il ritorno di Mary Poppins il sogno e la meraviglia saranno giunti alle schiere dei giovanissimi ma difficilmente avranno nuovamente rapito il cuore di coloro che giovanissimi lo erano nel 1965, meno coinvolti in una sognante avventura incapace o contraria a parlare più di tanto il linguaggio della modernità.

VIDEO

Girato interamente digitale con Arri Alexa ST e Mini a risoluzione nativa 3.4K, il film è stato poi finalizzato su Digital Intermediate 2K. Anche se l’Italia non beneficia di un’edizione UHD come invece accade in altri mercati, l’edizione FHD di Walt Disney Studios Home Entertainment offre comunque una visione superlativa. Aspect ratio 2.39:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50.

Fatta eccezione per saltuarie limitazioni in secondo piano, al netto dell’SDR siamo comunque di fronte a uno spettacolo entusiasmante, colori saturi, livello di dettaglio e ricchezza degli elementi con qualsiasi condizione di luce. Neri profondi. Tecnicamente un must-have.

AUDIO

Traccia audio Dolby Digital Plus 7.1 italiano (896 kbps) con un buon volume dati , ascolto con elementi direzionali e una più che accettabile presenza scenica. Incisivi i dialoghi dal centrale, corposità dal subwoofer quanto basta per enfatizzare i roboanti colpi di cannone, anche i diffusori posteriori offrono una interessante presenza scenica.

La necessità di aumentare il livello del volume master è più o meno la stessa anche passando alla più ricca traccia originale DTS-HD Master audio 7.1 (24 bit), con ulteriore densità e sostanza per i canali rear e più in generale una spinta dinamica per un ascolto di qualità anche se distante dai livelli reference.

EXTRA

5′ minuti dedicati all’indimenticabile Dick Van Dyke che sessant’anni dopo il film originale torna sul set per un delizioso cameo, 2′ minuti di simpatici errori sul set, dietro le quinte di 4 sequenze musicali (4′ + 7′ + 3′ + 4′ minuti), bozzetti e brano originale per una sequenza inedita (5′), 24′ minuti dietro le quinte con immagini dai set e interventi di parte di cast e troupe, 2 sequenze completate ma omesse dal montaggio finale. Sottotitoli in italiano ovunque.

TESTATO CON: Tv Sony ZF9 65″ Full Array LED, Hisense 4K H49M3000, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

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