Sequel dell’opera targata 2014, Il ragazzo invisibile seconda generazione è diretto da Salvatores col medesimo team di sceneggiatori. Da 01 Rai Cinema
Il ragazzo invisibile seconda generazione prosegue il racconto della difficile vita di Michele (Ludovico Girardello), che ha imparato a gestire l’incredibile dote dell’invisibilità ma porta dentro di se il peso della tragica scomparsa dell’adorata madre adottiva, convinto di esserne almeno in parte l’artefice.
Seguito da uno psicologo, distante dal mondo dei coetanei se non per il desiderio di rivelare la propria natura e sbugiardare chi ne sta godendo i frutti, la svolta arriva col ricongiungimento alla vera famiglia e la scoperta della vera madre.
Parte di una vendetta volta a punire uno spietato aguzzino dell’est che avrebbe voluto creare un’invincibile armata di ‘diversi’, si ritroverà solo a contrastare il diabolico piano una volta comprese le tragiche conseguenze.
Salvatores è uno dei migliori registi italiani, lo ha ripetutamente dimostrato con opere da grande cinema come Io non ho paura, senza considerare le magnifiche stagioni della commedia (Turné, Mediterraneo, Marrakech Express, Kamikazen: ultima notte a Milano) e altrettante digressioni nel drammatico (Denti, Quo vadis, Baby?, Amnèsia, Educazione siberiana tra i tanti) mantenendo nel bene e nel male una salutare vena autoriale.
Tutt’altra cosa purtroppo questo ‘X-Men de noàntri’ che proprio non funziona, decisamente peggio rispetto alla coraggiosa operazione Il ragazzo invisibile del 2014, che possedeva maggior spessore portando a riflettere su grandi temi come il significato ultimo di esistenza, fiducia, talento, appartenenza.
Questa nuova avventura non possiede nulla di tutto questo e non bastano le invenzioni visuali del regista per salvare in corner una sceneggiatura bollita dopo pochi minuti, con un finale maledettamente prevedibile e una serie di soluzioni visuali che non arginano un’atmosfera debole e affatto convincente.
Ludovico Girardello (magrissimo nemmeno dovesse interpretare il ruolo che fu di Christian Bale in The Machinist) e la compagine di attori che lo circondano ci mettono più o meno tutti del loro, impegnati a rendere credibile il proprio personaggio ma il contesto ha un respiro provinciale da ‘pasta fatta in casa’ che finisce ben presto indigesta.
La stessa Kseniya Rappoport (magnifica ne La sconosciuta di Tornatore) fa quello che può ma non è sufficiente l’accento dell’est per rendere intrigante il personaggio. Non di meno gli elementi a suffragio di un passato di vessazioni fisiche e psicologiche sono a rischio di pesanti déjà-vu da parte di chi a questo genere di cinema è avvezzo da tempo.
Forse, rimanendo in un ambito più nostrano e intimista senza dover necessariamente aprire a eventi fuori dalla portata della penna di chi li ha concepiti il risultato avrebbe potuto essere meno posticcio (Lo chiamavano Jeeg Robot docet).
VIDEO
Girato interamente digitale con Arri Alexa XT/Plus a una risoluzione nativa 2.8K il film è stato poi finalizzato su Digital Intermediate 2K. Formato immagine 2.35:1, codifica AVC/MPEG-4 (1920 x 1080/24p) su BD-50.
La visione riserva passaggi con notevole solidità e puntualizzazione degli elementi in secondo piano e sui fondali, in altri si ravvisano pesanti limitazioni nelle sfumature in background con evidenza di compressione. Una resa pertanto altalenante che avrebbe dovuto offrire di più in termini di continuità visiva, finendo per evidenziare uno scostante encoding.
Frame con evidenti limiti sul muro dietro l’attrice (luminosità/contrasto sono stati aumentati per maggiore evidenza) Click per ingrandire
Anche i neri non sono più profondi di tanto e in più di un’occasione si risente di un limitato contrasto, almeno in questo caso immaginiamo legato alle scelte del cinematographer Italo Petriccione, collaboratore di Salvatores sin dai tempi di Marrakech Express.
AUDIO
Una sola traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit) mediamente efficace, nonostante la natura dell’opera non si fregia comunque di chissà quali effetti e anche l’ultima e più movimentata parte rimane piuttosto scarica. Dinamica quindi contenuta, buona presenza del fronte anteriore con saltuaria diversificazione degli elementi, subwoofer poco efficace.
EXTRA
Oltre al trailer sono presenti 3 focus: backstage di 17′ minuti seguendo cast e troupe durante alcuni ciak, ulteriori 7′ di focus sui personaggi principali. Da vedere i 6′ minuti sugli effetti speciali realizzati dalla società di post produzione Frame by Frame di Roma, entrando nel dettaglio dei differenti ruoli tecnici volti a risolvere le numerose problematiche quando l’universo digitale deve restituire il massimo realismo possibile.
TESTATO CON: Tv LG OLED E8 4K 55″, UHD player Oppo UDP-203
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Qualità video migliorabile
DTS lossless sui generis
Durata: 95'
Anno di produzione: 2017
Genere: Drammatico
Regia: Gabriele Salvatores
Interpreti: Ludovico Girardello, Kseniya Rappoport, Galatéa Bellugi, Ivan Franek, Noa Zatta, Valeria Golino, Dario Cantarelli, Emilio De Marchi, Katia Mironova, Mikolaj Chroboczek, Matej Martinak, Kristof Konrad, Assil Kandil, Filippo Valese, Enea Barozzi
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano nu
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