Conviene davvero fare un rodaggio per un diffusore nuovo appena tolto dalla scatola? E per un amplificatore? Il rodaggio è un mito audiofilo o una pratica concreta e utile?
Per chi si occupa di testare prodotti hi-fi e chi semplicemente vuole ottenere il meglio da un diffusore o un amplificatore appena acquistato, un argomento spesso dirimente è quello del “rodaggio”, ovvero il processo di assestamento dei componenti interni di diffusori e altri dispositivi Hi-Fi appena tolti dalla confezione. C’è chi, come spesso capita nel mondo audiofilo, ritiene che questo passaggio sia fondamentale per far suonare meglio un determinato dispositivo audio, mentre altri sono convinti che la sua utilità sia soltanto un “mito audiofilo” senza alcun fondamento scientifico.
Il termine rodaggio si usa generalmente per indicare il periodo di adattamento di un’automobile nuova, sebbene oggi si tratti di una pratica meno intensiva rispetto a decenni fa. Anche nella sfera audio però il rodaggio è sempre stato discusso e coinvolge componenti molto diversi, ciascuno con comportamenti specifici. Diffusori, cavi, amplificatori, cuffie e altri dispositivi rispondono infatti in modi differenti a questa fase, il che rende il fenomeno complesso e variegato.
Il rodaggio dei diffusori
I diffusori appena usciti dalla fabbrica sono spesso caratterizzati da sospensioni e membrane rigide. Questo può influire negativamente sulla loro capacità di vibrare liberamente e produrre un suono di alta qualità. Il rodaggio consiste nell’utilizzare i diffusori nuovi per un certo periodo di tempo durante il quale le parti meccaniche si “allentano” gradualmente, consentendo loro di muoversi più liberamente e con maggiore precisione.
Per aiutare a “sciogliere” le sospensioni e le membrane, durante il periodo di rodaggio i diffusori vengono sollecitati con musica a volume moderato o con rumore rosa, un tipo di segnale audio in cui la densità spettrale di potenza diminuisce con l’aumentare della frequenza.
La durata di questa sorta di “riscaldamento” può variare a seconda del modello di diffusore e dei materiali utilizzati e, in genere, si consiglia di ascoltare musica per almeno 50-100 ore, iniziando con un volume basso e aumentandolo gradualmente nel corso dei giorni. Bisogna specificare che il rodaggio avviene in modo naturale, senza la necessità di interventi manuali; è infatti sufficiente utilizzare i diffusori normalmente, prestando solo attenzione a non superare volumi troppo elevati.
Alcuni studi e articoli di approfondimento realizzati da ingegneri audio ed esperti del settore, come The Audibility of Loudspeaker Break-in di Floyd E. Toole e Sean E. Olive, Loudspeaker Break-in: Fact or Fiction? di Vance Dickason o questo post sul forum di AudioScienceReview, hanno cercato di misurare oggettivamente i cambiamenti nelle prestazioni dei diffusori durante il periodo di rodaggio. In particolare, sono stati analizzati parametri come la risposta in frequenza, la distorsione armonica e la sensibilità.
- Risposta in frequenza: durante le prime ore di utilizzo, sono state rilevate piccole variazioni nella risposta in frequenza, soprattutto alle basse frequenze. Tuttavia, queste variazioni tendono a stabilizzarsi dopo un certo periodo di tempo e difficilmente sono percepibili all’ascolto
- Distorsione armonica: anche la distorsione armonica può subire leggere modifiche durante il rodaggio, ma anche in questo caso le variazioni sono minime e difficilmente udibili
- Sensibilità: la sensibilità del diffusore, ovvero la sua capacità di produrre un determinato volume sonoro con una certa potenza in ingresso, può variare leggermente durante il rodaggio. Tuttavia, anche in questo caso le variazioni sono minime
Sebbene non emerga quindi una vera e propria utilità del rodaggio (e molto dipende poi dal tipo di diffusore e soprattutto dalle orecchie dell’ascoltatore), non vi è nemmeno motivo per non eseguire questa pratica, dal momento che non reca alcun danno al diffusore.
Il rodaggio dei componenti elettronici
Negli amplificatori, il rodaggio coinvolge principalmente i componenti elettronici come condensatori e transistor, che durante le prime ore di utilizzo possono subire piccoli cambiamenti nelle loro caratteristiche elettriche, assestandosi e stabilizzandosi.
Diversi studi hanno cercato di misurare le variazioni nelle prestazioni degli amplificatori durante il rodaggio. In generale, si sono riscontrate variazioni minime nei parametri elettrici, come la risposta in frequenza e la distorsione armonica. In particolare, i condensatori elettrolitici possono subire cambiamenti più significativi durante le prime ore di utilizzo, ma anche in questo caso le variazioni sono generalmente piccole e difficilmente percepibili all’ascolto.
Nei giradischi, il rodaggio può coinvolgere diverse parti meccaniche come il motore, la cinghia di trasmissione e i cuscinetti. Durante le prime ore di utilizzo, queste parti possono assestarsi e lubrificarsi, migliorando la fluidità del movimento e riducendo eventuali vibrazioni. Alcuni studi hanno dimostrato che il rodaggio può effettivamente migliorare la fluidità del movimento delle parti meccaniche del giradischi, riducendo attriti e vibrazioni, sebbene l’impatto di questi miglioramenti sul suono sia difficile da quantificare e dipenda da molti fattori, come la qualità del giradischi, la precisione della costruzione e l’ambiente di ascolto.
Le testine, in particolare quelle a bobina mobile (MC), sono componenti delicati e complessi e durante il rodaggio, che può variare dalle 30 alle 40 ore, possono verificarsi diversi cambiamenti. La sospensione, che supporta lo stilo, e il cantilever, che lo collega alla bobina, possono ad esempio diventare più flessibili e assestarsi nella loro posizione ideale. La bobina, che genera il segnale audio, e i magneti, che ne influenzano il movimento, possono stabilizzarsi e raggiungere il loro equilibrio magnetico ottimale, mentre lo stilo, che entra in contatto con il solco del disco, può rodarsi e adattarsi alla superficie del vinile, migliorando la sua capacità di tracciare il suono.
Alcuni approfondimenti sul tema, come The sound of silence: An investigation into the effects of stylus break-in on vinyl playback di Michael Fremer, hanno evidenziato che le testine, soprattutto quelle MC, possono effettivamente migliorare le loro prestazioni durante il rodaggio. In particolare, si sono riscontrati cambiamenti nella risposta in frequenza, nella distorsione armonica e nella separazione dei canali ed è stato osservato che i parametri elettrici delle testine, come la resistenza e l’induttanza, tendono a stabilizzarsi dopo un certo periodo di utilizzo.
Il rodaggio dei cavi
I produttori di cavi affermano che il riscaldamento influisce sulla struttura cristallina del conduttore, migliorando la trasmissione del segnale. Tuttavia, l’impatto della temperatura sui cavi è trascurabile rispetto ad altri fattori, come ad esempio la qualità dei contatti.
La connessione tra i terminali è il punto critico nella trasmissione del segnale: un cattivo contatto può infatti compromettere le prestazioni anche di un cavo di alta gamma. L’ossidazione e la presenza di residui organici sulle superfici di contatto possono alterare la conduttività, motivo per cui la semplice pulizia delle connessioni può avere effetti più evidenti rispetto al presunto riscaldamento.
Questione di orecchio
Resta il fatto che la percezione delle variazioni sonore dovute al rodaggio dipende in larga parte dall’ascoltatore. I test soggettivi sono spesso influenzati da fattori psicologici e ambientali e, per ottenere risultati affidabili, è necessario adottare metodi di test oggettivi come misurazioni strumentali o ascolti comparativi in doppio cieco, sebbene anche in questo caso non è detto che un’effettiva variazione oggettivamente misurata sia poi percepita dall’ascoltatore.
Bisogna poi considerare che la memoria uditiva umana è limitata. Dopo pochi secondi, diventa infatti difficile ricordare con precisione le caratteristiche sonore di un brano. Di conseguenza, è improbabile che un ascoltatore possa percepire differenze significative tra un impianto “freddo” e uno “riscaldato” dopo 24 ore, senza contare che elementi prettamente umani come lo stato d’animo, la condizione fisica e le aspettative possono alterare la percezione del suono più del rodaggio stesso.
© 2025, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.