Uno sguardo ai componenti di un lettore CD per scoprire come funziona una delle sorgenti audio ancora amata da molti audiofili
Nel panorama audio contemporaneo dominato dallo streaming e dall’ascolto “usa e getta”, il lettore CD (così come il giradischi) continua per fortuna a mantenere un posto speciale nel cuore di molti audiofili, nonostante il continuo calo di vendite di questo supporto e un numero di nuovi modelli che lo scorso anno è stato addirittura più basso di quello dei giradischi.
Ma come funziona un lettore CD, quali sono i suoi componenti e a quali modelli rivolgersi a seconda del budget a disposizione?
Dentro il lettore
La meccanica di lettura, che rappresenta il cuore di ogni lettore CD, comprende il sistema di caricamento, che può essere a cassetto, a fessura o a caricamento dall’alto, il motore di rotazione che regola la velocità di rotazione del disco e il pick-up ottico, composto da un laser e un fotodiodo che legge i dati digitali incisi sulla superficie del CD. A questi componenti si aggiungono i servomeccanismi che garantiscono la precisione di tracciamento e il controllo della rotazione.
La qualità della meccanica influisce notevolmente sulla precisione con cui i dati vengono estratti dal disco. Una meccanica robusta, con basse vibrazioni e alta precisione, contribuisce a ridurre gli errori di lettura e il jitter, ovvero le fluttuazioni temporali nella lettura dei dati.
Dopo la lettura fisica del disco, entrano in gioco i circuiti digitali. Questi includono il buffer di memoria che memorizza temporaneamente i dati letti per ridurre gli errori, i circuiti di correzione degli errori che compensano eventuali imperfezioni nella lettura, i filtri digitali che eliminano le componenti indesiderate prima della conversione ed eventuali circuiti di upsampling/oversampling, che aumentano la frequenza di campionamento per migliorare la qualità della conversione.
Altro componete importante è il convertitore digitale-analogico (DAC), che trasforma il flusso di dati digitali del CD in un segnale analogico (ovvero quello le nostre orecchie riescono a captare). Questo componente è cruciale per la qualità sonora e varia enormemente da modello a modello, ma può essere anche del tutto assente e in questo caso parliamo non più di un lettore CD tradizionale ma di una meccanica di lettura provvista solo di uscite digitali, che in quanto tale deve essere collegata a un DAC esterno. I migliori lettori CD hi-fi montano DAC di alta qualità con caratteristiche come elevata risoluzione (24-bit o superiore), alto rapporto segnale/rumore, bassa distorsione e architetture avanzate (multi-bit, delta-sigma, ecc.).
L’ultimo anello della catena è lo stadio analogico, che comprende filtri analogici che completano il processo di filtraggio avviato in ambito digitale. In questo caso troviamo il buffer di uscita che adatta il segnale per la trasmissione, circuiti di amplificazione nei modelli dotati di uscita cuffie; e, in alcuni lettori high-end, trasformatori di uscita a tecnologia valvolare.
Spesso sottovalutata, l’alimentazione è fondamentale per le prestazioni di un lettore CD. Nei modelli di fascia alta il trasformatore è spesso sovradimensionato e schermato, i circuiti di stabilizzazione riducono il rumore elettrico e i condensatori di filtro sono di grande capacità per garantire un’alimentazione stabile e priva di interferenze.
Lettore CD o meccanica CD?
Come già accennato, una distinzione importante nel mondo dell’alta fedeltà è quella tra un lettore CD “completo” e una meccanica di trasporto. Un lettore CD completo include tutti i componenti fin qui descritti, dalla meccanica di lettura allo stadio di uscita analogico. È quindi una soluzione “all-in-one” che permette di collegare direttamente il dispositivo a un amplificatore e di iniziare immediatamente ad ascoltare un CD.
La meccanica di trasporto, invece, è essenzialmente un lettore CD privo di DAC e stadio analogico. Si occupa solo di leggere i dati dal disco e di trasmetterli in formato digitale a un DAC esterno tramite connessioni come S/PDIF (coassiale o ottica), AES/EBU, I²S, o USB (in alcuni modelli moderni). La separazione tra meccanica e DAC offre diversi vantaggi. Permette ad esempio una maggiore specializzazione, per la quale ogni componente può essere ottimizzato per il proprio compito specifico.
Garantisce anche una riduzione delle interferenze, grazie alla separazione fisica che diminuisce le interferenze elettromagnetiche tra meccanica e circuiti di conversione. Offre inoltre flessibilità di aggiornamento, rendendo possibile aggiornare separatamente la meccanica o il DAC, e consente una maggiore personalizzazione, grazie alla quale si può scegliere la combinazione che meglio si adatta alle proprie preferenze sonore.
Un tris digitale
Fascia economica sotto i 500 euro: Marantz CD6007
- DAC di qualità: utilizza un DAC AKM a 24-bit/192kHz con filtri digitali personalizzabili
- Chassis HDAM: circuiteria proprietaria Marantz con componenti discreti per uno stadio di uscita di qualità
- Uscita cuffie dedicata: con controllo del volume e amplificazione di qualità
- Connettività versatile: include uscite digitali coassiali e ottiche oltre alle analogiche
- Modalità Pure Direct: disattiva i circuiti non essenziali per ridurre il rumore
Fascia media oltre i 1000 euro: Cambridge Audio CXC + DAC Cambridge Audio DacMagic 200M
- Meccanica dedicata: CXC è una meccanica di trasporto pura, con servo-controllo S3 proprietario
- Alimentazione separata: riduce le interferenze sui circuiti digitali
- Chassis a bassa risonanza: costruzione in metallo con pannelli acusticamente inerti
- Compatibilità CD-R/RW: supporta anche dischi masterizzati
- Connettività digitale: uscite S/PDIF coassiali e ottiche per il collegamento a un DAC esterno
DAC Cambridge Audio DacMagic 200M
- Doppio DAC ES9028Q2M: utilizza due convertitori Sabre di alta qualità per una conversione a bassissima distorsione
- Supporto MQA: decodifica completa di file Master Quality Authenticated fino a 24-bit/768kHz
- Bluetooth aptX: ricevitore Bluetooth integrato per streaming wireless di alta qualità
- Uscita cuffie dedicata: amplificatore per cuffie di classe AB con capacità di pilotare anche carichi difficili
- Modalità filtro selezionabile: tre diversi filtri digitali per personalizzare il suono in base alle proprie preferenze d’ascolto
Fascia alta oltre i 5000 euro: Luxman D-03X
- DAC dual-mono: doppio convertitore Texas Instruments PCM1795 in configurazione mono differenziale per ogni canale
- Meccanica proprietaria: sistema di lettura ad alta precisione con chassis anti-vibrazioni
- LxDTM (Luxman Disc Transport Mechanism): meccanismo proprietario ottimizzato per la lettura precisa
- Modalità di upsampling: con opzioni fino a 384kHz per ottimizzare la qualità sonora
- Costruzione premium: chassis in alluminio spesso, trasformatore toroidale sovradimensionato e componenti selezionati
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