House of Cards – Stagione 6 [BD]

Con la sesta stagione chiude l’eccellente fiction che ha reso la Casa Bianca un palcoscenico ricco d’intrighi e suspense. Distribuzione Sony Pictures HE

Nella sesta stagione di House of cards il vice Presidente degli Stati Uniti Claire Underwood (Robin Wright) è diventato il nr. 1 della Casa Bianca in seguito alle dimissioni dalla carica del marito Frank (Kevin Spacey), unica via per evitare che un’ondata di scandali finisse per sopraffare entrambi.

Il primo Presidente donna della storia americana non può però più contare sull’appoggio politico e morale del consorte, deceduto per cause apparentemente naturali di cui non è affatto convinta.

Vedova e con ancora troppi scheletri nell’armadio che rischiano di comprometterne la posizione, Claire si circonda dei pochi collaboratori in cui ancora crede come il vicepresidente Mark Usher (Campbell Scott) e la consulente Jane Davis (Patricia Clarkson). Una donna nella stanza ovale malvista e temuta, che ogni giorno affronta congiure di palazzo e crisi internazionali con polso di ferro e diplomazia evitando di cadere vittima di congiure di altri potenti.

Ma è dall’industria che giunge nuovamente il rischio più grande, stavolta rappresentato dai fratelli Bill (Greg Kinnear) e Annette Sheperd (Diane Lane), che manovrano dietro le quinte minacciando di sovvertire lo status quo delle stanze del potere. Con Frank caduto sul campo di battaglia sono saltati anche gli accordi che avrebbero ulteriormente favorito il loro impero e Claire non desidera rinegoziare alcunché.

Nel frattempo Doug Stamper (Michael Kelly), braccio destro del Presidente deceduto, nutre perplessità sugli eventi che hanno portato alla morte di Frank ritrovandosi tra due fuochi: spalleggiare la vedova o darle contro passando dalla parte del nemico.

Proprio come gli scandali che nel corso del tempo hanno sopraffatto politici e potenti dentro e fuori la Casa Bianca nel corso delle precedenti stagioni di House of Cards, il vero scandalo che al termine della quinta stagione travolse il grande Kevin Spacey sembrava aver decretato la repentina fine di una serie televisiva ricca di fascino e di gran classe. Successo, tempo e volontà hanno consentito di mettere in produzione la sesta stagione.

Intrighi di palazzo, sete di grandezza, omicidi, potere assoluto, doppio e triplo giochisti, le prime 2 stagioni furono capaci di creare un ampio volano mediatico conquistando milioni di spettatori tra cui lo stesso ex Presidente Obama, trasformando la politica in uno show senza precedenti. Al contempo la forzata dipartita di Spacey mise produzione e storyteller con le spalle al muro, costretti a rivedere i termini dello sviluppo di un franchise che avrebbe potuto macinare molto più di quanto in realtà non abbia poi fatto.

Un notevole cambio di rotta concludendo la serie in una versione ridotta a sole 8 puntate per la paura, poi concretizzatasi, del flop di ascolti proprio per l’assenza dell’iconico Frank. Un personaggio il suo entrato nell’immaginario collettivo, aiutato dalla scelta degli sceneggiatori di farlo colloquiare in prima persona con gli spettatori sin dalla prima puntata della prima stagione, giocando col pubblico in attesa di assistere alle sue reazioni all’ennesimo stravolgimento d’orizzonte, politico o umano che fosse.

Una sesta stagione che in quanto conclusiva non manca di numerosi colpi di scena e la risoluzione di tanti nodi ancora da sciogliere, le molte strategie messe in atto da una Presidente che cambia nei rapporti coi media, col suo entourage e gli individui a lei più vicini, negli abiti indossati e nel taglio di capelli.

Tutto concorre a comunicare il vento del cambiamento da parte di una perfetta manipolatrice di menti, pronta a qualsiasi cosa pur di restare la donna più potente del mondo, posizione che richiederà grandi sacrifici che non è certo disposta a pagare in prima persona.

Oltre a Michael Kelly sempre meravigliosamente mefistofelico e alla splendida e brava Robin Wright (Blade Runner 2049) la sesta stagione conta tra le sue fila la breve ma intensa partecipazione di altri attori di grande caratura tra cui Greg Kinnear (Qualcosa è cambiato) e Diane Lane (Strade di fuoco).

Non di meno nella rosa dei registi oltre alla stessa Robin Wright non possiamo non segnalare il contributo di Amy Canaan Mann (Le paludi della morte), figlia d’arte del grande Michael Mann.

VIDEO

Girata interamente digitale con camere RED Weapon 8K S35 e finalizzato su Digital Intermediate 4K, anche la sesta stagione non ha beneficiato di edizione fisica UHD. Come in passato quanto meno la pubblicazione FHD offre un’eccellente qualità d’immagine, aspect ratio fedele all’originale 2.00:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-25 (2 puntate) e 2 BD-50 (3 puntate ciascuno).

Solidità anche nelle transizioni più movimentate con maggiore carico di grana in alcuni passaggi notturni per evidenti scelte del cinematographer, fedeltà cromatica per quanto concesso dall’SDR per uno spettacolo pienamente godibile anche su schermi di grandi dimensioni. Si alternano inquadrature con luce più fredda ad altre più calde risaltando i diversi stati d’animo. Restano alcune incertezze in secondo piano e sui fondali, quando elevato contrasto e bassa luminosità evidenziano accenni di limiti nelle sfumature. Nel complesso un’ottima conclusione per un franchise davvero di gran classe.

AUDIO

Dolby Digital 5.1 canali (640 kbps) in italiano di accettabile resa, relativa presenza scenica ed efficacia se non altro nei passaggi più concitati. Due gradini sopra l’originale DTS-HD Master Audio inglese (16 bit) che apre a un parlato nettamente più incisivo, dinamica anche per le musiche facendo sentire la presenza dei due canali rear e rendendo la scena sonora più aperta e godibile. Dignitoso il supporto del subwoofer.

EXTRA

Sapendo che la sesta stagione sarebbe stata anche l’ultima sarebbe stato bello regalare agli appassionati dietro le quinte della lavorazione, commentare quanto meno la prima e l’ultima puntata offrendo quello che per ben 6 stagioni su Blu-ray non è mai stato offerto. Purtroppo però anche in questo caso tradizione rispettata e zero supplementi.

TESTATO CON: Tv Sony AF8 55″ OLED, Hisense 4K H49M3000, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.