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Honor 8: il top di gamma con un prezzo da mid-range

Con i suoi 399 euro di listino costa quasi la metà di altri blasonati top di gamma Android, ma Honor 8 ha davvero poco da invidiare ai suoi più costosi rivali.

Lo scorso anno con Honor 7, grande successo in tutto il mondo, il produttore cinese nato sotto l’ala di Huawei si è fatto conoscere a livello globale con uno smartphone dall’ottimo rapporto qualità-prezzo e la stessa ambizione è racchiusa nel nuovissimo Honor 8 arrivato in Italia a 399 euro in versione da 32 GB, mentre quella da 64 GB venduta a 449 euro sbarcherà in Europa prossimamente.

Estetica di lusso

honor 8 design

Quello che viene giustamente considerato come l’alternativa più economica al Huawei P9 è in effetti uno smartphone che non sembra davvero appartenere alla tipica fascia di mercato da 399 euro. Con il suo mix di metallo e vetro 2.5D infatti l’ Honor 8 è semplicemente splendido e può essere facilmente paragonato ai migliori top di gamma sul mercato, almeno come materiali, design, rifiniture e costruzione. Forma e curve ricordano un po’ il DNA di iPhone, mentre i colori (Pearl White, Midnight Black e Sapphire Blue) sono in tipico stile Samsung, sebbene anche in questo caso lo smartphone di Honor sia un vero magnete per le impronte.

Lo spessore è ancora più limitato di quello di Honor 7 (7,5mm contro 8,5mm) e il display da 5.2’’, che permette l’utilizzo del telefono anche con una sola mano, è la giusta via di mezzo tra un phablet e un iPhone 6s e il sensore per le impronte digitali posto sul retro, dove solitamente appoggiamo l’indice, è una bella comodità in fatto di maneggevolezza, oltre a essere di una velocità quasi imbarazzante nello sbloccare il telefono. Sensore che tra l’altro può essere personalizzato a seconda del tocco. Abbiamo deciso ad esempio di lanciare Spotify tenendolo premuto per un po’, o di attivare la fotocamera con un doppio tap, ma volendo potete scegliere qualsiasi altra funzione da abbinare al sensore.


Doppia visione

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Sulla carta la fotocamera posteriore (anche se sarebbe meglio dire doppia fotocamera) del Honor 8 è di fatto la stessa dell’acclamato Huawei P9, seppur senza il brand Leica. Troviamo così due sensori da 12 MP, uno a colori e uno monocromatico in bianco e nero. Questo set up cosa comporta in termini pratici? Innanzitutto si possono ottenere scatti con quelli effetti di profondità di campo che si ottengono normalmente da fotocamere di un certo livello. Ma non solo. Questo doppio sensore infatti permette di avere foto in bianco e nero dall’elevato contrasto e di ottenere scatti in presenza di poca luce che con altre fotocamere montate su smartphone di questa fascia di prezza verrebbero fuori molto rumorose.

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L’unica mancanza rispetto al P9 è l’impossibilità di scattare foto utilizzando solo il sensore in bianco e nero. Per fortuna però troviamo una modalità Pro con la quale gestire ISO, esposizione e altri parametri, sebbene anche in modalità automatica i risultati siano davvero soddisfacenti. Ne esce una doppia fotocamera eccellente per il prezzo proposto da Honor (l’HDR funziona benissimo ad esempio), con solo l’unico rammarico per l’assenza dello stabilizzatore ottico, che ci ha costretti a scattare con la mano fermissima per ottenere scatti puliti con poca luce esterna. È poi vero che in generale non si raggiungono i risultati di un Galaxy S7 (che però costa quasi il doppio) e anche sul modulo frontale da 8 Megapixel abbiamo davvero poco o nulla da recriminare.

La perfezione dei pixel

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Rispetto ad altri recenti top di gamma Android, l’ Honor 8 propone un display con risoluzione Full HD e non QHD, ma pensateci bene prima di considerarlo un difetto. Meno pixel significa anche meno lavoro da parte del processore e quindi minori consumi, senza poi contare che per notare davvero la differenza tra le due risoluzioni su un display da 5,2’’ bisogna avere un occhio bionico, almeno che non utilizziate uno smartphone ponendolo sempre a pochi centimetri dal volto. I colori hanno molta vivacità per un display IPS LCD (niente AMOLED per Honor), anche se alla prima accensione dello smartphone possono sembrare un po’ freddi. Se avete la stessa sensazione, basta comunque scegliere l’impostazione Caldo per il bilanciamento del bianco e agire su altri pochi parametri in modo da ottenere colori più consoni ai vostri gusti. Non abbiamo riscontrato poi alcun problema anche alla luce diretta del sole, segno che il display è sufficientemente luminoso.

La potenza secondo Honor

hardware

L’Honor 8 è equipaggiato con un hardware di tutto rispetto. Non solo il SoC di Huawei Kirin 950 con processore octa-core e GPU Mali-T880 MP4, ma anche 4 GB di RAM, valore che permette di avere un’esperienza di utilizza estremamente fluida in ogni situazione, dal multitasking all’apertura di qualsiasi app fino alla velocità con la quale si naviga nell’interfaccia EMUI basata su Android Marshmalllow. Sulla carta le differenze tra questo SoC e uno Snapdragon 820 sono pochissime e nei benchmark 2D i risultati dell’Honor 8 sono stati molto simili a quelli ottenuti da un Galaxy S7 americano. I chip Kirin non sono mai stati un fulmine in ambito 3D/gaming, ma l’ Honor 8 se l’è cavata più che bene anche in lunghe sessioni di gioco con Heartstone (niente lag o stuttering), sebbene con titoli più recenti e bisognosi di risorse le prestazioni potrebbero non essere del tutto all’altezza. Se però non andate oltre Candy Crush e altri giochi simili, non preoccupatevi. Segnaliamo anche i 32 GB di storage espandibili tramite microSD fino a 128 GB e la porta infrarossi per comandare il TV (ma non solo) direttamente dallo smartphone; una piacevole sorpresa visto che ultimamente molti top di gamma (Galaxy S7 compreso).

La batteria da 3000 mAh fa arrivare fino a fine giornata senza problemi anche con un utilizzo intensivo dello smartphone; durante l’ultimo giorno di un weekend ci siamo ritrovati a sera con circa il 50% di carica, ma il giorno dopo, trascorso in un evento di lavoro e quindi con un utilizzo più massiccio di internet e display acceso, a fine giornata non superavamo il 20% di carica. Per fortuna la porta USB-C supporta la ricarica rapida e la modalità di risparmio energetica di Honor aiuta a far guadagnare qualche decina di minuti in condizioni “critiche”, anche se nel complesso l’abbiamo trovata un po’ troppo aggressiva rispetto, ad esempio, a quella del OnePlus 3, che gestisce meglio i consumi senza tutta la micro-gestione richiesta dall’Honor 8.

Verdetto

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Honor 8 è tra i migliori smartphone in assoluto in questa fascia di prezzo, grazie principalmente ai componenti, al design, alle prestazioni generali e alla doppia fotocamera posteriore. Il problema però, quando si deve eleggere un vincitore assoluto considerando il rapporto qualità-prezzo, è sempre il solito: OnePlus 3. Rispetto a questo campione assoluto, Honor 8 ha 2 GB di RAM in meno, un display più piccolo e una GPU che se la cava meno bene con i giochi. Per ora insomma il primo posto dal podio della fascia 300-400 euro rimane in mano del OnePlus 3, anche se l’ Honor 8 gli è subito dietro.

© 2016, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Honor 8

Con i suoi 399 euro di listino costa quasi la metà di altri blasonati top di gamma Android, ma l’Honor 8 ha davvero poco da invidiare ai suoi più costosi rivali.

Pro
Doppia fotocamera
Qualità costruttiva da top di gamma
Buona autonomia

Contro
Il OnePlus 3 è ancora superiore
L’interfaccia EMUI può non piacere a tutti

Scheda tecnica
Display: 5.2’’, 1920×1080 pixel IPS-LCD
Processore: Kirin 950 octa-core
RAM: 4 GB
Storage: 32GB + slot microSD
Fotocamera posteriore: 2x12MP, autofocus laser
Fotocamera anteriore: 8MP
Connetitivtà: Wi-Fi ac, LTE, NFC, Bluetooth 4.2
Batteria: 3000mAh
Sistema operativo: Android 6.0.1
Dimensioni: 145x71x7.5mm
Peso: 153g
Prezzo: 399 euro

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