Arriverà a fine anno e costerà 349 dollari. HomePod è il tanto atteso speaker intelligente di Apple che sfida Sonos e Amazon Echo puntando tutto su Siri e qualità audio.
Il rapporto tra Apple e la musica è di quelli lunghi e profittevoli fin dai tempi di iTunes per poi proseguire con la rivoluzione copernicana di iPod e, in tempi recenti, con l’arrivo di Apple Music e dei ricercatissimi auricolari wireless AirPods. Non bisogna quindi stupirsi se alla WWDC 2017 di ieri Cupertino ha svelato HomePod, uno speaker wireless e intelligente di cui si vociferava già da alcune settimane.
Un dispositivo che Apple ha presentato come una via di mezzo tra uno speaker in stile Sonos (alta qualità d’ascolto, possibilità di multiroom) e un Amazon Echo (o Google Home), ovvero uno speaker mosso da un’intelligenza artificiale (in questo caso Siri) alla quale fare domande e impartire comandi di varia natura.
HomePod punta innanzitutto a un’elevata qualità audio proprio come gli speaker Sonos. Al suo interno troviamo infatti un woofer proprietario e un array di sette tweeter disposti a 360° per garantire un sound il più ampio ed esteso possibile. Apple garantisce una buona pressione sonora e distorsioni praticamente inesistenti, a tutto beneficio di una resa sonora resa ancor più efficace da un processore A8 che rappresenta una sicura spinta in più rispetto ad altri prodotti simili.
Grazie a questo chip infatti, coadiuvato da sei microfoni omnidirezionali, HomePod riesce a gestire elementi come la cancellazione del riverbero e la curva di equalizzazione a seconda dell’ambiente in cui ci si trova e anche in questo caso possiamo parlare di speaker “intelligente”.
Il cuore software di HomePod, oltre al già citato Siri e all’integrazione con HomeKit per gestire eventuali sistemi smart home sempre tramite comandi vocali, sarà naturalmente Apple Music. HomePod arriverà negli USA, in Australia e in Gran Bretagna entro fine anno a 349 dollari (per ora niente Italia insomma), cifra che se può sembrare elevata pensando al prezzo di Amazon Echo o Google Home in realtà non lo è poi tanto considerando i prezzi degli speaker Sonos.
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