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Apple HomePod arriva il 9 febbraio… ma non in Italia

homepod

Apple ha finalmente annunciato la data di uscita dello speaker smart HomePod, disponibile dal 9 febbraio negli USA, in Australia e nel Regno Unito. L’Italia? Per ora non pervenuta.

Era inizio giugno quando parlavamo per la prima volta di HomePod, il primo speaker smart di Apple nato per fare concorrenza sia agli speaker wireless top di gamma come quelli di Sonos (funzione multiroom compresa), sia ai modelli di Google e Amazon più orientati alla fruizione smart grazie all’integrazione degli assistenti virtuali (rispettivamente Google Assistant e Alexa).

HomePod sarebbe dovuto uscire entro fine 2017, ma Apple ne ha rimandato l’uscita a data da destinarsi almeno fino a poche ore fa, quando è stato annunciato direttamente da Cupertino che HomePod sarà prenotabile negli USA, nel Regno Unito e in Australia dal 26 gennaio, con la piena disponibilità che invece partirà negli stessi tre mercati dal 9 febbraio al prezzo già annunciato di 349 dollari.

HomePod

In primavera (ma non si sa esattamente in che mese) HomePod sbarcherà anche in Germania e Francia a un prezzo in euro non ancora comunicato, mentre per l’Italia non si hanno ancora notizie. Apple ha anche annunciato che al day one di febbraio la funzionalità multiroom per riempire la propria casa di HomePod non sarà disponibile, visto che arriverà prossimamente con un apposito aggiornamento software.


L’elemento a nostro avviso più interessante di HomePod, più che le sue feature smart che continuiamo a ritenere utili fino a un certo punto (considerando anche lo stato attuale di Siri in italiano), è l’elevata qualità audio a cui punta Apple proprio per fare concorrenza agli speaker leader in questo settore come quelli di Sonos.

All’interno di HomePod troviamo infatti un woofer proprietario e un array di sette tweeter disposti a 360° per garantire un sound il più ampio ed esteso possibile. Apple garantisce una buona pressione sonora e distorsioni praticamente inesistenti, a tutto beneficio di una resa sonora resa ancor più efficace da un processore A8, che rappresenta una sicura spinta in più rispetto ad altri prodotti simili.

Grazie a questo chip infatti, coadiuvato da sei microfoni omnidirezionali, HomePod riesce a gestire elementi come la cancellazione del riverbero e la curva di equalizzazione a seconda dell’ambiente in cui ci si trova e anche in questo caso possiamo parlare di speaker “intelligente”. Il cuore software di HomePod, oltre al già citato Siri e all’integrazione con HomeKit per gestire eventuali sistemi smart home sempre tramite comandi vocali, sarà Apple Music.

C’è naturalmente molta attesa nei confronti di HomePod, anche perché negli USA (molto meno nel resto del mondo) gli speaker smart di Google e Amazon hanno visto un vero e proprio boom di vendite durante l’ultimo periodo natalizio, anche se il fatto che molti di questi prodotti abbiano già un display integrato (si pensi solo all’Echo Show di Amazon o al Lenovo Smart Display visto al CES 2018) rischia in qualche modo di far apparire lo speaker di Apple già un po’ “vecchio” quando arriverà sul mercato agli occhi di chi lo attende soprattutto per la sua componente smart.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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