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HomePod 2: come potrebbe essere… e come lo vorremmo

homepod 2

Apple non ha ancora parlato ufficialmente di un HomePod 2, ma ormai i rumor sono numerosi. Vediamo come potrebbe essere il prossimo smart speaker di Cupertino

Anche se difficilmente Apple lo svelerà alla WWDC 2020 del 22 giugno, evento che ha sempre riguardato poco l’hardware e molto il software, è certo che dalle parti di Cupertino si stia progettando un HomePod 2 o un HomePod Mini (o tutti e due). Una seconda generazione di smart speaker wireless che, stando a news, rumor e brevetti depositati, sembrerebbe ormai imminente, anche perché Apple, di fronte alla concorrenza di Amazon, Google, Sonos, JBL e altri produttori con in catalogo smart speaker, deve farsi trovare pronta con un modello (o forse due) rinnovato.

L’HomePod, mai arrivato ufficialmente in Italia (e ancora non capiamo il perché), risale ormai a due anni fa e anche se nella nostra recensione lo abbiamo lodato per la sua elevatissima qualità audio, rimane uno smart speaker piuttosto costoso e dall’ecosistema molto “chiuso” (non c’è nemmeno il Bluetooth) come da tradizione Apple, sebbene nel corso dei mesi alcuni aggiornamenti lo abbiano reso più completo e piacevole da utilizzare.

HomePod

Il prossimo HomePod potrebbe essere annunciato all’evento di presentazione dei nuovi iPhone che dovrebbe tenersi a settembre e potrebbe costare meno rispetto ai 349 dollari del prezzo di lancio del primo modello, soprattutto se Apple dovesse optare per un HomePod Mini, magari portatile come ha fatto Sonos con il suo Move. Il design, considerando lo sforzo ingegneristico di Apple fatto con il primo modello (in cui troviamo ben sette tweeter, sei microfoni, un woofer e un chip A8), non dovrebbe cambiare, anche perché Apple non ha mai modificato più di tanto il design dei suoi prodotti tra una generazione e l’altra (si pensi solo all’Apple Watch).


Per quanto riguarda le nuove feature, secondo un brevetto depositato da Apple a febbraio 2019 l’HomePod di seconda generazione potrebbe supportare Face ID, in modo da identificare gli utenti nelle vicinanze usando il riconoscimento facciale e da misurare la distanza degli utenti dallo speaker per regolare di conseguenza la resa audio. Nel brevetto si faceva cenno inoltre a vari sensori e telecamere per riconoscere i gesti delle mani e altri input per controllare alcune funzioni dello speaker.

HomePod

Anche il rilevamento della luce ambientale, la visualizzazione di un’icona sole/pioggia relativa alle previsioni del tempo e il monitoraggio della frequenza cardiaca sono tutte feature menzionate nel brevetto dello scorso febbraio. Per quanto riguarda l’audio, HomePod 2 potrebbe essere ancora più dettagliato dell’originale secondo alcuni brevetti più recenti in cui si parla ad esempio di “un’immagine stereo multi-ascoltatore”, una descrizione che potrebbe indicare la possibilità di più persone di sperimentare un effetto audio stereo indipendentemente da dove siano sedute.

Da parte nostra vorremmo, oltre all’inclusione del Bluetooth (sarebbe assurdo non trovarlo in uno smart spekaer nel 2020-2021), un’app HomePod dedicata (che oggi manca), l’accesso ad altri servizi streaming a parte Apple Music (soprattutto Spotify o Tidal) e prestazioni di Siri migliorate. E naturalmente lo vorremmo trovare anche in Italia, sebbene oggi su eBay sia possibile acquistarlo nuovo da altri Paesi europei come Germania e Francia a circa 360 euro, o usato per 100 euro in meno.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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