Samsung ha annunciato che l’HDR10+ Gaming verrà implementato sui suoi TV Neo QLED del 2021 e Nvidia farà lo stesso per le sue GPU di punta. Ci voleva proprio l’ennesima frammentazione dell’HDR anche nel gaming
Già a novembre Samsung aveva rivelato la sua alternativa al Dolby Vision per i videogiochi. Il cosiddetto HDR10+ Gaming è progettato per funzionare sia con i giochi per console e PC, sia con quelli in streaming. In vista del CES 2022, Samsung è tornata sull’argomento annunciando che alcuni suoi TV 4K e 8K del 2002 e alcuni monitor da gioco non meglio specificati supporteranno l’HDR10+ Gaming.
“Siamo estremamente orgogliosi di annunciare che il nuovo standard HDR10+ Gaming sarà adottato dai prossimi TV Samsung Neo QLED e dalla serie QLED Q70 e superiori. Ciò consentirà agli utenti di godere di un’esperienza di gioco rivoluzionaria grazie a immagini più ricche e realistiche” ha affermato con non poca enfasi Seokwoo Yong, EVP e Head of R&D Team Visual Display Business di Samsung Electronics.
Nella nota stampa diffusa nei giorni scorsi Samsung non ha fatto alcun riferimento riguardo ai suoi modelli del 2021 o 2020 e quindi, almeno per ora, pare che solo i modelli 2022 supporteranno l’HDR10+ Gaming, mentre parlando sempre di TV e gaming LG ha recentemente aggiornato anche i suoi TV OLED del 2020 per supportare il Dolby Vision a 120Hz nei giochi.
Scendendo un po’ più nel dettaglio, l’HDR10+ Gaming offre il refresh rate variabile (VRR) fino a 120Hz (ovviamente tramite HDMI 2.1), calibrazione HDR automatizzata e mappatura dei toni della sorgente a bassa latenza. La calibrazione HDR automatizzata è una funzionalità basata su HGiG (HDR Gaming Interest Group) di cui Samsung è membro ufficiale.
Durante lo scambio di informazioni tra TV e sorgente video (il cosiddetto handshaking), un display fornisce le sue proprietà del pannello al blocco di elaborazione HDR10+ del gioco. Quando a sua volta riceve gli attributi fisici dal display, il gioco esegue automaticamente l’ottimizzazione dell’HDR10+ per il determinato display senza che l’utente debba farlo manualmente. Questo processo non è solo conveniente, ma preserva anche in modo molto efficace l’intento creativo originale dei creatori del gioco.
La mappatura dei toni della sorgente a bassa latenza rappresenta invece uno sforzo per garantire che il processo di mappatura dei toni per l’HDR10+ non aggiunga ulteriore latenza al segnale di gioco sia negli scenari in cloud per i giochi in streaming, sia per le console e il PC in locale.
Come parte dell’annuncio, è stato confermato che anche le GPU Nvidia GeForce RTX serie 30, RTX serie 20 e GTX serie 16 supporteranno l’HDR10+ Gaming, con aggiornamenti dei driver previsti per il primo trimestre del 2022.
“Chi gioca su PC con una di queste GPU di Nvidia potrà godere di un’esperienza di gioco HDR più luminosa, vivida e coerente sui propri monitor o TV grazie al supporto del nuovo standard di gioco HDR10+” ha affermato Vijay Sharma, Direttore del Product Management di Nvidia. Dal momento che Samsung sta collaborando con Nvidia per il lancio del nuovo formato, non ci aspettiamo che PlayStation 5 e Xbox Series S/X otterranno il supporto all’HDR10+ Gaming.
Alcuni dei primi giochi a sfruttare HDR10+ Gaming saranno Redout 2 e Pinball FX di Sabre Interactive, oltre ad Happy Trails and the Kidnapped Princess di Game Mechanic Studios. “L’HDR10+ Gaming sta davvero alzando l’asticella e siamo orgogliosi di essere in prima linea nel portarlo sul mercato con giochi come Redout 2 e con Pinball FX” ha dichiarato Todd Hollenshead, Head of Publishing presso Sabre Interactive.
Il CES 2022 prende il via all’inizio di gennaio, quindi aspettiamoci che emergano presto maggiori dettagli su questo ennesimo tassello “migliorativo” per il gaming che però, al momento, non pare destinato a una grande diffusione come già successo per l’HDR10+, che anche a causa della scarsità di contenuti non ha fin qui ottenuto un grande riscontro dal pubblico e dai produttori stessi.
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