Google Pixel XL sfida apertamente iPhone 7 Plus, affidandosi all’esperienza pura di Android e a una fotocamera super. Il prezzo però fa discutere.
Tagliamo subito la testa al toro, Google Pixel XL non è solamente un prodotto importante, ma rappresenta l’operazione più importante mai condotta da Google in ambito smartphone. Non si tratta infatti unicamente di un device Android top di gamma (e fin qui non cambierebbe molto rispetto ai precedenti modelli targati Nexus). Con il nuovo Google Pixel XL Big G punta a convincere i possessori di iPhone a passare ad Android.
Se Google riuscirà poi in questo intento è tutto da vedere, ma già l’abbandono della sigla Nexus, i cui modelli erano rivolti per lo più a un’utenza “geek”, e il fatto che stiamo parlando del primo vero e proprio smartphone quasi completamente made in Google (c’è sempre però uno zampino di HTC) sono fatti che fanno capire come il Pixel XL (e il “fratellino” Pixel) rappresentino un nuovo inizio per il colosso di Mountain View.
Questa prova si basa su un Pixel XL da 32 GB venduto in Gran Bretagna a circa 800 euro, visto che in Italia e in altri Paesi europei Google porterà i suoi due nuovi smartphone solo a inizio 2017, o forse (almeno speriamo) anche un po’ prima.
Google Pixel XL Design: bicchiere mezzo pieno
A dire il vero, per essere uno smartphone top di gamma, il Google Pixel XL non si presenta proprio in modo superbo. Non c’è ad esempio il display curvo del Galaxy S7 Edge di Samsung, o il colore dorato dell’iPhone 7 e quelle smussature in alto e in basso sanno un po’ di scelta di design a buon mercato, fermo restando che la scocca in metallo e il vetro lo rendono comunque uno smartphone dall’indubbia solidità.
Anche lo spessore di 8,5 mm è ben lontano da certi record visti ultimamente e il peso di 168 grammi, per un device da 5,5’’, è superiore ad altri recenti top di gamma con lo stesso polliciaggio. Il retro è caratterizzato da una doppia tinta e da un design diviso in due ed è qui tra l’altro che è stato posizionato il lettore di impronte digitali. Una scelta che da un lato rende impossibile sbloccare il telefono quando questo è appoggiato su una qualsiasi superficie, ma che dall’altro lato rende più immediato e naturale lo sblocco quando si prende il telefono in mano.
Altre caratteristiche costruttive di Google Pixel XL sono l’inclusione di una porta USB-C e il jack per le cuffie (di questi tempi è sempre bene menzionarlo), ma vanno sottolineate anche le mancanze. Non è impermeabile, cosa che ad alcuni potrà anche non fare né caldo né freddo, ma che rischia di far perdere qualche punto al Pixel XL se confrontato con i più recenti flagship di Samsung, Sony e Apple. Manca all’appello anche lo slot per microSD e, contando che per il modello da 128 GB bisogna spendere oltre 100 euro in più rispetto a quello da 32 GB, non si tratta di un’assenza da poco. Certo, c’è sempre il cloud (e Google Photo non ha limiti di storage per foto e video), ma è un’assenza da mettere comunque in conto.
Google Pixel XL Camera: visioni perfette
Google ha dichiarato che quella a bordo del Pixel XL è la miglior fotocamera mai integrata in uno smartphone. Parole grosse, anche perché il sensore da 12,3 Megapixel con apertura f/2.0 è lo stesso montato lo scorso anno su Nexus 6P. Eppure anche a livello hardware (e soprattutto in quello software) troviamo alcune differenze significative.
Anche le riprese video fino a 4K/30 fps sono andate incontro a un deciso miglioramento grazie alla stabilizzazione elettronica, che non sarà efficace come quella ottica, ma che è la migliore mai sperimentata su uno smartphone.
Tornando alla qualità fotografica e impostando su auto la modalità HDR+, i risultati sono davvero impressionanti. Negli esterni l’esposizione era costantemente perfetta e i colori avevano la giusta carica e saturazione senza mai allontanarsi troppo dalla realtà.
Negli interni il Pixel XL fa un ottimo lavoro nel ritrarre i volti e anche qui l’esposizione non ha mai dato particolari problemi. Sui primi piani si possono inoltre ottenere degli ottimi effetti con la profondità di campo anche senza utilizzare la modalità software Lens Blur.
La mancanza di uno stabilizzatore ottico si sente, ma la combinazione dell’autofocus laser e del rilevamento di fase aiuta a mantenere gli scatti a fuoco. È poi possibile scattare una raffica fino a 10 fotogrammi al secondo per poi scegliere lo scatto migliore e anche il modulo frontale da 8 Megapixel, seppur meno luminoso e con pixel più piccoli rispetto a quello posteriore, non è affatto male (soprattutto per i selfie), anche se non dovete aspettarvi i miracoli quando scattate in condizioni di luce difficili.
Software: un assistente in più
Alla presentazione dei due Pixel Google ha passato molto più tempo a parlare del lato software che non delle specifiche hardware e il motivo non è difficile da capire. Siamo infatti di fronte al primo smartphone con Android Nougat 7.1 e le novità, a partire dal nuovo Pixel Launcher e da Google Assistant, sono davvero tante.
Quest’ultimo è un’evoluzione di Google Now e si inserisce in quella schiera di assistenti virtuali come Siri e Alexa che aiutano, tra le altre cose, a trovare informazioni, impostare la sveglia e inserire appuntamenti nel calendario tramite comandi vocali.
Google Assistant funziona altrettanto bene e, rispetto ad altri “aiutanti” virtuali, può tornare utile anche per trovare all’istante una foto, i dettagli di un volo riportati in un’email o pianificare un tragitto in Google Maps. Se però iniziate a fare domande un po’ troppo “intelligenti”, come risposta otterrete il classico collegamento ai risultati web di Google.
Non è ancora possibile ad esempio il riconoscimento di una canzone e, fino a quando il supporto di Assistant non sarà esteso ad app di terze parti, bisogna accontentarsi di sfruttare solo le applicazioni Google.
Cosa significa ciò? Nessuna indicazione in Citymapper, nessuna ricerca vocale in Netflix o in Facebook per cercare a voce dei profili. Insomma, per ora Assistant non è certo quella killer feature per la quale comprereste il Google Pixel XL, ma Google ha grandi progetti in mente per il suo assistente virtuale e c’è da scommettere che tra un po’ di tempo le cose che sarà possibile fare tramite i comandi vocali saranno molte di più e molto più intelligenti e utili.
Schermo delle mie brame
A differenziare il Google Pixel XL dal fratello minore Pixel (oltre alla diversa capienza della batteria) è soprattutto il display AMOLED. Un 5’’ Full HD per il Pixel e un più ampio 5,5’’ con risoluzione QHD (2560×1440 pixel) per il Pixel XL. Una differenza non da poco per chi è ormai abituato a dimensioni da phablet, anche perché agendo sulle dimensioni dei font si possono avere molte più informazioni a schermo con una simile risoluzione, senza poi contare tutti i vantaggi di un pannello AMOLED a livello di neri e contrasto. Tra l’altro, rispetto al display del Galaxy S7 Edge, qui i colori appaiono più naturali e non così carichi e, sinceramente, è a una differenza che ci piace parecchio.
Potenza… e controllo
A livello hardware l’accoppiata tra il SoC Snapdragon 821 di Qualcomm e i 4 GB di RAM riesce a muover Android Nougat con estrema velocità e fluidità e nulla appare “laggoso” o lento sul Pixel XL. D’altronde basta vedere i risultati dei benchmark per capirlo ancor prima di provare con mano.
Con Geekbanch 4 il test multicore ha riportato un risultato di 4138, maggiore del One Plus 3 (che monta uno Snapdragon 820), ma inferiore all’iPhone 7 Plus, che può vantare uno strepitoso 5452 grazie alle prestazioni eccezionali del SoC A10 Fusion.
In ambito Android comunque il Google Pixel XL ha davvero pochi rivali e ce ne accorgiamo immediatamente dopo aver lanciato Asphalt 8, che infatti gira fluidissimo anche a una risoluzione così elevata. A dirla tutta su Google Play non c’è alcuna app o alcun gioco che possa impensierire il Pixel XL a livello di prestazioni e non vediamo l’ora di testare a novembre le applicazioni in realtà virtuale con l’arrivo del visore Daydream View di Google. Da segnalare solo una certa tendenza al riscaldamento dopo lunghe sessioni di gioco, ma difficilmente toccherete livelli preoccupanti nel corso di una giornata.
Tutta questa potenza come se la cava a livello di autonomia? È vero che la batteria del Pixel XL è da 3.450 mAh, ma quando c’è da tenere a bada uno Snapdragon 821 e si ha un display QHD da 5,5’’ il rischio di un’autonomia limitata è sempre dietro l’angolo. Se vi limitate a un uso poco stressante (Facebook, Twitter, WhatsApp, chiamate), arriverete a fine giornata senza tanti problemi, mentre giocando e guardando Netflix o altri video in streaming potreste purtroppo non superare le 12 ore. Pur mancando la ricarica wireless, il Pixel XL sfrutta la ricarica rapida ed è in grado di assicurare circa 7 ore di autonomia con una carica di soli 15 minuti. Davvero niente male.
Il nostro verdetto
Per l’equivalente di circa 800 euro (o di oltre 900 euro per la versione da 128 GB) il Pixel XL è un bel puzzle da risolvere e anche dopo una settimana di utilizzo è difficile esprimere un giudizio. Parliamo infatti di un prezzo che è quasi il doppio di quello del OnePlus 3 (il miglior smartphone Android del momento come rapporto qualità-prezzo), ma anche superiore a quello odierno del Galaxy S7 Edge, che ha in più l’impermeabilità e un design più ricercato ed elegante grazie al display edge. Anzi, a ben vedere il Pixel XL non ha nessuna particolarità che lo possa rendere unico, soprattutto a livello hardware. Il suo vero punto di forza è se mai nell’esperienza pura di Android, ma se basterà questo per renderlo appetibile anche agli occhi di un’utenza molto più vasta di quella da sempre fedele ai Nexus è ancora un mistero.
© 2016, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
In sintesi
Il nostro verdetto
Con Pixel XL Google sfida apertamente iPhone 7 Plus, affidandosi all’esperienza pura di Android e a una fotocamera super. Il prezzo però fa discutere.
Pro
Esperienza Android eccellente
Fotocamera di ottimo livello
Processore potente e veloce
Contro
Autonomia nella media
Design un po’ anonimo
Manca una vera killer feature
Scheda tecnica
Display: AMOLED 5,5’’, 2560×1440 pixel
Processore: Snapdragon 821
Storage: 32/128 GB
RAM: 4 GB
Fotocamera posteriore: 12,3MP, f/2.0
Fotocamera anteriore: 8MP
Connetitivtà: Wi-Fi ac, LTE, NFC, Bluetooth 4.2
Batteria: 3450mAh
Sistema operativo: Android 7.1 Nougat
Dimensioni: 154x75x8.5mm
Peso: 168g
Prezzo: 719/819 sterline
Sito del distributore italiano: https://store.google.com/