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GIRADISCHI PRO-JECT DEBUT PRO vs. THORENS TD 204

Assodato l’oramai stabile ritorno del vinile, mettiamo a confronto due modelli di giradischi i cui brand – malgrado una consistente differenza di età – possono in ogni caso essere definiti storici.

Ovvero la svizzera THORENS con il modello TD-204 e l’austriaca PRO-JECT con il DEBUT PRO, due realtà che rispettano i canoni di costruttore di assoluto riferimento quando si tratta di giradischi di qualità.

Il listino THORENS appare piuttosto elevato, probabilmente anche e soprattutto a causa del censo dell’azienda che in un certo qual senso “impone” di non scendere troppo sul prezzo; diverso il pensiero relativamente a PRO-JECT, il cui rapporto q/p è assolutamente eccezionale.

Entrambi vincitori dell’ambito premio EISAche PRO-JECT ha guadagnato nel 2021/2022 mentre THORENS nel 2023/2024 – rappresentano quello che definiremmo ingresso avanzato nel mondo dell’analogico.


Questo per il fatto di non essere modelli propriamente plug & play ma di necessitare di quel minimo di interazione nella messa in opera da parte dell’acquirente, operazioni in apparenza di routine, ma per chi non sia esperto della materia possono assumere il ruolo di vero e proprio ostacolo.

In generale, i punti in comune dei due modelli sono essenzialmente due: trazione a cinghia ed operatività completamente manuale; altro motivo per cui alludevamo al fatto di rappresentare una forma di ingresso avanzato nel mondo del vinile.

GIRADISCHI THORENS TD-204 (listino 1.200 )

Partendo dal THORENS annotiamo un plinto in noce laccato (ma esiste anche nero laccato) molto elegante e ben fatto, il cui sostegno è affidato a quattro piedini non regolabili in altezza dall’estetica migliorabile destinati a sostenere i circa 4.8 Kg di peso.

Il piano superiore è occupato dai comandi relativi alla selezione della velocità ed alla partenza del motore, dal piatto e dal braccio in alluminio da 9” dall’inconsueta forma a “J”, aspetto che favorisce l’ulteriore riduzione dell’errore radiale di lettura caratteristico dei modelli non tangenziali.

Il piatto è realizzato in alluminio e presenta le consuete dimensioni di 30 cm ma è alquanto leggero con contro-piatto incorporato – ovvero ricavato direttamente per fusione al di sotto dello stesso – nonché dotato di tappetino in gomma.

La testina è la consueta Audio Technica AT95E e risulta preinstallata su uno shell di tipo SME rimovibile, circostanza che favorisce la futura eventuale sostituzione con un modello di categoria superiore.

Sulla parte posteriore troviamo delle connessioni RCA di buona qualità placcate oro unitamente all’interruttore per escludere lo stadio fono di tipo MM incorporato e la presa per l’alimentazione di rete.

La fornitura prevede le istruzioni d’uso in formato cartaceo, una dima per la futura regolazione di un fonorivelatore di tipo diverso, un cavo di segnale molto economico, l’adattatore per i 45 giri e l’alimentatore di rete.

GIRADISCHI PRO-JECT DEBUT PRO (listino 850 )

La sola osservazione del DEBUT PRO trasmette un’aria di tecnicismo notevole, soprattutto a causa delle finiture in nickel di alcune delle parti che compongono il notevole braccio in carbonio/alluminio, di tipo diritto da 8.6”.

La base è in MDF di adeguato spessore e prevede ben otto strati di laccatura perfettamente stesi, base che alloggia anche in questo caso il motore in DC isolato tramite elementi polimerici, il contro-piatto ed il già citato braccio; presente anche un piccolo interruttore atto alla selezione della velocità di rotazione ovvero all’accensione spegnimento del motore.

3 piedini metallici regolabili in altezza e dotati di elemento resiliente in polimero – anch’essi con finitura in nickel –  sostengono i 6 Kg di peso totale.

In dotazione troviamo un fonorivelatore MM di chiara derivazione ORTOFON che la casa definisce PICK-IT PRO; in questo caso non è previsto alcuno stadio fono incorporato.

Il piatto in questo caso è d’acciaio, pesa ben 1.7 Kg ed è dotato di un anello in TPE (Tecnopolimero) perimetralmente disposto all’interno in grado di assorbire indesiderate vibrazioni contribuendo ad un effetto volano che favorisce la stabilità di rotazione.

Parecchio più completa la fornitura a corredo: istruzioni d’uso in formato cartaceo, un’utilissima guida fotografica che illustra assemblaggio e messa in opera, un cavo di segnale di elevata qualità, l’adattatore per i 45 giri, una bilancina di precisione per la corretta regolazione del peso di lettura e l’alimentatore di rete esterno.

CONCLUSIONI

Messi rapidamente alla prova, entrambi i giradischi hanno dimostrato di ben rappresentare la categoria, sebbene il PRO-JECT appaia nettamente superiore in termini di qualità costruttiva generale – soprattutto il braccio – e di prestazioni in generale, basate su un suono pieno e corposo, differentemente dal THORENS, che è apparso meno esteso in basso e dal suono più aperto.

Questo potrebbe dipendere dal fonorivelatore, circostanza che dev’essere tenuta necessariamente in conto, in tal senso non sono stati fatti test con altri modelli.

Considerando quindi le due realizzazioni – mediamente parlando reperibili a circa 750 – il rapporto q/p è a nostro avviso sfacciatamente a favore del PRO-JECT a partire da braccio e testina – di qualità certamente più elevata – passando per il piatto, molto più pesante, nonché in riferimento alle maggiori possibilità di regolazione possibili, soprattutto quella in altezza garantita dai piedini e dal possibile upgrade del contro-piatto opzionabile in alluminio.

Traete le vostre (personalissime) conclusioni e come al solito, ottimi ascolti!!!

 

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