Eredi più completi e avanzati dei mitici mangiadischi degli anni ’60, gli odierni giradischi all-in-one con speaker e amplificatore integrati non fanno miracoli a livello audio, ma come soluzioni per neofiti fanno il loro
Il concept non è affatto nuovo. Già negli anni ’60 infatti, seppur con un approccio votato alla massima portabilità, i vari Penny di Irradio e il GA 45 Pop Minerva erano dei “mangiadischi” portatili, compatti e semplicissimi da utilizzare che integravano un sistema di lettura del vinile, uno slot in cui infilare i 45 giri, un amplificatore e uno o due speaker per ascoltare quello che contenevano quei magici solchi neri.
Oggi quei piccoli mangiadischi a slot sono pressoché scomparsi, ma qualche produttore continua a proporre giradischi un po’ più ingombranti e pesanti e non per forza portatili che, nonostante l’assenza dello slot in cui inserire il vinile, riprendono lo stesso concept all-in-one di quei prodotti di sessant’anni fa, ovvero la possibilità di ascoltare un vinile senza avere nient’altro se non il giradischi stesso.
Ciò significa integrare nello chassis un modulo di amplificazione e almeno un paio di speaker. Una soluzione che farebbe inorridire qualsiasi audiofilo, soprattutto perché, visto che si parla solo ed esclusivamente di modelli di fascia bassa, quale qualità audio ci si può mai aspettare da un modello simile da 200-300 euro, magari con una potenza di uscita di 5-10W e speaker estremamente basilari?
Eppure, qualche giradischi all-in-one interessante c’è ed è rivolto soprattutto a chi si avvicina per la prima volta al mondo del vinile, magari riscoprendo i dischi del papà o del fratello maggiore, o alternando un modello di questo tipo a un sistema hi-fi più tradizionale per ascoltare musica in un’altra parte della casa portandosi dietro solo il giradischi. Non dimentichiamo poi che questi modelli sono semplicissimi da usare e quindi perfetti per chi non conosce nulla del funzionamento di un giradischi e ignora completamente termini come Vta, Azimuth o Antiskating (di fatto basta mettere il disco sul piatto e, per i modelli completamente automatici, premere un pulsante).
Inoltre, alcuni giradischi all-in-one offrono anche connettività Bluetooth in ricezione e trasmissione e ciò significa che, se in certe situazioni non si è soddisfatti degli speaker integrati o della potenza erogata dall’ampli integrato, si possono utilizzare diffusori Bluetooth esterni per avere più volume e una migliore qualità. Insomma, se è vero che questi giradischi non troveranno mai posto nelle case dei “vinilofili” di lungo corso, un senso ce l’hanno comunque e, scegliendo bene, si possono trovare alcuni modelli di tutto rispetto.
Lenco LS-410, LS-430 e LS440
Lenco offre in catalogo tantissimi giradischi economici (compresi quelli con design a valigetta o modelli con amplificatore integrato ma diffusori esterni). I più interessanti anche come qualità rapporto-prezzo sono gli LS-410, LS-430 e LS440, con prezzi di listino di poco inferiori ai 300 euro (online trovate però sconti anche del 20%). Si tratta di prodotti semplici, facili da utilizzare e in grado di strizzare un occhio al trend del momento (il vinile), riproponendolo però in chiave moderna (leggasi Bluetooth, qui solo in ricezione). In più, dopo aver ascoltato in azione l’LS-430, sono i modelli migliori tra quelli qui proposti sia come livello costruttivo, sia come solidità del funzionamento, qualità audio e potenza di uscita.
Il Lenco LS 410 da 279 euro è dotato di trasmissione a cinghia e riproduce vinili a 33 e 45 giri. Al suo interno sono presenti quattro diffusori (2×10 Watt e 2x15Watt) e la testina utilizzata è una Audio Technica AT-3600 di fascia entry-level del valore di circa 30 euro.
Il preamplificatore phono è integrato, ma nel caso in cui ne abbiate già uno potrete escludere quello di serie ed utilizzare il vostro. Troviamo poi un’uscita cuffie da 3,5mm, un pulsante Start/Stop, i controlli di tono per regolare le frequenze alte e basse e il pitch control per eseguire un tuning più fine. L’LS 430 e 440 da 299 euro sono praticamente identici con l’unica differenza del rivestimento, che nel primo modello è in pelle e nel secondo in tessuto rispetto a quello in legno del 410.
ION Audio Luxe LP
129 euro per un giradischi all-in-one? Un bell’azzardo e in effetti questo modello di ION Audio lascia piuttosto a desiderare sia per quanto riguarda potenza e qualità degli speaker integrati (suono molto piccolo e tendente alla distorsione), sia per le finiture e le diverse imperfezioni a livello di costruzione, ma lo abbiamo scelto come “giradischi da battaglia” per la sua completezza di funzioni.
Tanto per cominciare, il Bluetooth è in trasmissione e ciò significa che potete collegare al giradischi speaker Bluetooth esterni (ma anche un amplificatore, un paio di cuffie o una soundbar Bluetooth). Il collegamento con un sistema esterno può avvenire comunque anche tramite cavo e in più troviamo un’uscita cuffie e un ingresso AUX.
La seconda funzione interessante è la porta USB per collegare il giradischi a un PC e, tramite un apposito software gratuito, convertire i vostri vinili in file audio digitali. In più, rispetto ai modelli di Lenco (che qualitativamente rimangono però su un altro livello), è supportata la velocità a 78 giri: un’aggiunta che forse non interesserà quasi a nessuno, ma va comunque citata. Da segnalare anche il funzionamento semiautomatico, mentre non siamo riusciti a risalire al modello di testina e alla potenza di uscita (comunque molto inferiore a quella dei modelli Lenco).
Victrola Revolution Go
Se invece state cercando un giradischi portatile e volete evitare (a ragione) le cinesate su Amazon da 50-60 euro, potreste spenderne circa 240 e portarvi a casa il Victrola Revolution Go. Si tratta di un modello con batteria integrata capace di fornire circa 12 ore di autonomia con una carica (noi però ne abbiamo contate circa 10, anche se molto dipende dal volume) e con connettività Bluetooth in ricezione e trasmissione, in modo sia da ascoltare musica su speaker o cuffie Bluetooth, sia da sfruttare il giradischi stesso come speaker Bluetooth.
Il coperchio rimovibile funge anche da supporto per un massimo di 5 vinili e non mancano un jack per le cuffie, un’uscita RCA e una testina Audio-Technica AT-3600LA di fascia entry-level. Il Revolution Go può riprodurre vinili a 33,45 o 78 giri, pesa poco più di 3 Kg (non è pesantissimo da portarsi in giro) e integra due speaker per 10W di potenza totale.
Non è molto e infatti non speriate di “insonorizzare” con i vostri vinili un party in un grande ambiente, ma per un ascolto raccolto, e rinunciando a una gamma bassa corposa, il risultato finale è tutt’altro che disprezzabile (soprattutto sulle voci maschili) anche come funzionamento e precisione nella lettura dei vinili. Non scordate poi la possibilità di collegarlo via Bluetooth a speaker o a cuffie wireless.
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