Avete letto l’articolo sugli impianti dei nostri lettori? In calce chiedevamo ai giovanissimi di palesarsi, ecco le risposte
I giovani audiofili non sono una razza in via di estinzione, di certo non ce ne sono tanti, ma lettere come quelle di Mattia e Daniel ci hanno rincuorato al punto da volervi raccontare gli impianti dei nostri giovani lettori.
Giovani audiofili: l’impianto affordable di Mattia
Mattia è un ragazzo classe 1997, si avete letto bene, 1997! Mentre alla premiazione degli Oscar Il paziente inglese vinceva ben nove statuine nasceva Mattia, ignaro ai tempi, del fatto che sarebbe diventato un giovane audiofilo.
Nel 2021 Mattia è uno studente universitario che si è avvicinato al mondo dell’alta fedeltà durante questa pandemia. A novembre Mattia ha acquistato usato un giradischi Numark TT1400. A febbraio è arrivato un integrato Yamaha A450 ed infine hanno completato l’opera, una coppia di diffusori Pioneer di cui non specifica il modello. Il nostro giovane audiofilo tra l’altro deve avere anche un gran fiuto per gli affari perché per il tutto ha speso meno di 200 Euro!
M. non è solo un amante del vinile, anzi, a suo avviso le radio in streaming e la qualità dei file Flac, unite alla facile ed immediata reperibilità, hanno soddisfatto le sue esigenze. Mattia si è avvicinato all’alta fedeltà un pò per passione ed un pò per necessità. A causa della pandemia in corso i concerti, le serate in discoteca e tutti quei momenti di aggregazione dove la musica è il denominatore comune, come ben sappiamo, sono purtroppo sospesi. Con un impiantino dal costo irrisorio Mattia ha soddisfatto, almeno in parte, i suoi bisogni di musica, senza dover accendere alcun mutuo e dimostrando che l’alta fedeltà o quantomeno, l’ascolto della buona musica con un minimo di qualità è una cosa più che realizzabile.
L’impianto di Daniel tra vintage e nuovo
Daniel ha 23 anni ha approcciato all’hi-fi da quando si è appassionato alla musica. Quest’ultima gli ha fatto sentire il bisogno di avere un impianto di qualità. Per quanto riguarda le elettroniche Daniel ha scelto il brand Pioneer e più precisamente un amplificatore integrato Pioneer A-616 MARK II ed un lettore cd Pioneer PD-8500. Due apparecchi che quando uscirono furono il sogno di tanti giovani appassionati. L’integrato era un bel bestione da 14 Kg in grado di erogare 80 Watt per canale mentre il lettore Cd era una di quelle macchine che ancora ricordiamo oltre che per il prezzo all’epoca per noi proibitivo per l’ottima cura delle alimentazioni e una ottima unità di conversione. Per i diffusori Daniel si è rivolto alla tedesca Magnat e più precisamente al modello Magnat Supreme 202. I diffusori di questa azienda tedesca coniugano affidabilità ed ottimo rapporto qualità prezzo. Si tratta di un diffusore a due vie dalle dimensioni contenute con caricamento in Bass reflex. Daniel è convinto che spendere poco non significa ascoltare male la musica, e, sempre a suo avviso, ben pescando nel vintage ci si possono togliere ottime soddisfazioni. L’unico rimpianto di Daniel è quello di non essere nato negli anni in cui imperversavano sia i Queen che i Dire Straits!
Riflessioni e conclusioni sui giovani audiofili.
Mentre leggevamo queste due mail di M. e D., oltre a rincuorarci perché è bello sapere che ci sono nuove leve che portano avanti la nostra passione ci è venuta in mente una domanda alla quale solo voi lettori di AF Digitale potete rispondere:
“I figli degli audiofili hanno ricalcato le orme dei genitori?”
L’altra idea che ci è passata per la testa è quella di
Mettere su un impianto in grado di catturare l’attenzione dei giovanissimi.
Chissà magari riusciremo a strappare qualche accordo con qualche negoziante per mettere su un impianto low price, high quality che coniughi qualità e le necessità dei giovanissimi. Siamo fiduciosi sul fatto che bisogna solo fare un lavoro di divulgazione e coinvolgimento per far si che la nostra passione allieti gli ascolti di tantissimi giovani appassionati.
Come sempre, aspettiamo numerose le vostre risposte e proposte. Soprattutto quelle dei giovanissimi che pian piano si stanno palesando e che ci stupiscono alle volte per le interessantissime riflessioni che ci pongono. La loro spontaneità ci sta ponendo di fronte a degli interrogativi che da vecchi audiofili non ci erano neanche passati per l’anticamera del cervello.
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