La ferrovia sotterranea, Fleabag e Borgen. Tre serie TV in streaming che forse diranno poco o nulla ai più, ma che in realtà meritano assolutamente di essere scoperte
Siamo talmente invasi da serie TV che diventa quasi impossibile non solo seguirle anche solo una minima parte, ma soprattutto scegliere quelle che potrebbero piacerci. Scelta che diventa ancora più ardua se si va alla ricerca di serie “minori” e lontane dal mainstream che meritano però di essere guardate. Basandoci anche sulle valutazioni del noto aggregatore di recensione Metacritic, abbiamo scelto tre di queste serie TV “nascoste” disponibili in streaming in Italia che vale assolutamente la pena scoprire.
La ferrovia sotterranea – Amazon Prime Video
Con un punteggio di 92/100 basato su 37 recensioni, La ferrovia sotterranea è tra la serie TV più acclamate su Metacritic e potete vedere tutti i suoi 10 episodi in 4K-HDR su Prime Video. Premiatissima (68 nomination e una decina di premi tra cui un Golden Globe come miglior serie TV antologica), La ferrovia sotterranea si svolge nel periodo pre-Guerra Civile negli Stati Uniti e segue la vita di Cora, una giovane schiava che decide di fuggire dalla sua piantagione di cotone in Georgia unendosi alla Ferrovia Sotterranea, una rete di vie di fuga sotterranee e clandestine che aiutava gli schiavi a raggiungere la libertà nel Nord degli Stati Uniti.
La serie affronta temi cruciali della storia americana tra cui la schiavitù, il razzismo e la lotta per la libertà, diventando la metafora di una speranza struggente e un mezzo attraverso il quale i personaggi sfidano le avversità della loro epoca. Ciò che rende la serie ancora più potente è la sua attenzione ai dettagli storici. Nonostante la ferrovia sotterranea sia in gran parte simbolica, la serie offre uno sguardo accurato e toccante sulla vita degli schiavi e sulle difficoltà incontrate durante la fuga verso la libertà.
I dieci episodi sono tutti diretti da Barry Jenkins (regista di Moonlight, che nel 2017 vinse l’Oscar per il miglior film) e sono stati tratti dall’omonimo romanzo di Colson Whitehead, con il quale lo scrittore vinse il primo dei suoi due premi Pulitzer per la narrativa. Secondo Variety, è una “serie tentacolare e travolgente”, mentre il Guardian ha parlato di “televisione fatta in modo straziante, magico e magistrale” e molti l’hanno paragonata a Radici, una celebre miniserie degli anni Settanta a sfondo storico-razziale che raccontava una storia lunga diverse generazioni e che era a sua volta basata su un popolare romanzo.
Fleabag – Amazon Prime Video
Ancora Amazon Prime Video e ancora una serie TV premiatissima dalla critica (92/100 su un totale di 40 recensioni). Fleabag, che ha lanciato la carriera dell’autrice e attrice Phoebe Waller-Bridge, si compone di due stagioni per un totale di 12 episodi che seguono le vicende sentimentali dell’omonima protagonista, una donna londinese che ha una vita problematica dovuta ad una famiglia disfunzionale, alle difficoltà economiche legate alla gestione di una caffetteria, che aveva aperto con la sua defunta migliore amica, e alla sua instabile quanto frenetica vita sessuale e sentimentale.
Phoebe Waller-Bridge, già autrice del testo teatrale composto per uno spettacolo messo in scena a Edimburgo nel 2013 da cui la serie trae ispirazione, scrive e interpreta la protagonista, un personaggio tragicomico, sboccato, irriverente e politicamente scorretto che ha fatto di Fleabag una delle serie TV comedy-drama più riuscite degli ultimi anni.
Tantissimi i riconoscimenti della critica, tra cui quattro Emmy Awards come miglior serie commedia, miglior attrice protagonista in una serie commedia, miglior regia per una serie commedia e miglior sceneggiatura per una serie commedia, e due Golden Globe come miglior serie commedia o musical e miglior attrice protagonista in una serie commedia o musical.
Borgen – Netflix
Se gli USA hanno avuto House of Cards, la Danimarca non è stata da meno con Borgen, serie TV in quattro stagioni che potete recuperare su Netflix. La serie (91/100 su Metacritic) racconta la storia di Birgitte Nyborg, una politica carismatica che inaspettatamente diventa il Primo Ministro donna di Danimarca. Le prime tre stagioni sono state prodotte dal 2010 al 2013, mentre la quarta, in cui Birgitte è diventata Ministro degli esteri, risale allo scorso anno (e se volete restare in ambito danese, anche The Investigation su Now merita assolutamente).
La trama si incentra sulle vicende politiche e umane di Birgitte, impegnata nel difficile compito di conciliare il suo incarico istituzionale con la sua vita privata. È sposata con due figli e ha stabilito un patto con il marito: lui si occupa per cinque anni in priorità della famiglia, mentre lei porta avanti il suo impegno politico. Ma la nomina a primo ministro arriva proprio quando Birgitte ha esaurito i cinque anni a sua disposizione…
Ideata da Adam Price e prodotta da Camilla Hammerich per DR (la radiotelevisione pubblica danese), la serie è scritta da Price insieme a Jeppe Gjervig Gram e Tobias Lindholm. Le prime tre stagioni hanno riscosso un enorme successo sia in patria, sia a livello internazionale, vincendo numerosi premi in molti paesi (in Italia sono state trasmesse inizialmente da LaEffe a cavallo tra 2013 e 2014). Nella quarta stagione, una compagnia petrolifera scopre improvvisamente l’oro nero in Groenlandia. Questo evento segna l’inizio di una lotta internazionale per il potere nell’Artico, un conflitto in cui l’esperienza politica di Birgitte si rivelerà fondamentale.
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