Abbiamo ascoltato le Genelec 8381A presso D’Agostini Lab, supportati da Gino De Dominicis e Alessandro Bizzarri di Midiware, distributore ufficiale per l’Italia di Genelec.
Le Genelec 8381A esposte presso D’Agostini Lab sono la prima coppia arrivata in Italia. Si tratta di un diffusore tra i top di gamma Genelec, dietro a cui c’è tantissimo studio e di sicuro c’è voluto tantissimo tempo per la realizzazione di un progetto così ambizioso. Oggi cercheremo di darvi un minimo di informazioni tecniche per farvi capire il grande know-how dietro questo progetto. Tutto questo con l’aiuto di Gino De Dominicis che ci ha spiegato le caratteristiche fondamentali di questi main monitor.
Genelec 8381A il top di gamma finlandese
Le Genelec 8381A sono diffusori main monitor che possono contare sul know how di una azienda che è sul mercato dalla fine degli anni Settanta e che è divenuta piano piano un riferimento nel mondo dell’audio professionale e non solo. Main monitor che a differenza di molti suoi competitor non necessitano di essere incassati in una parete. L’installazione ad incasso ha i suoi vantaggi, come quello di poter contare su un baffle infinito e soffrire molto meno il problema delle cancellazioni ma anche svantaggi. Difatti, una volta inseriti i monitor nella parete, non sarà più possibile spostarli o quantomeno potrebbe diventare problematico ed antieconomico.
Le Genelec 8381A potrete collocarle ad installazione libera e potrete trovare così il punto ottimale nella stanza. Iniziamo col dire che driver, cabinet e la quasi totalità dei componenti di questi diffusori sono realizzati in house e questo ci fa capire le grandi competenze del team Genelec. A proposito di Genelec e della sua evoluzione nel corso degli anni, sappiate che la fabbrica è triplicata in termini di grandezza. Questo grazie ai consensi ricevuti a livello globale. Tornando a noi, le Genelec 8381A sono dei diffusori attivi a cinque vie.
Ogni diffusore potremmo dire che consta di due cabinet, uno in cassa chiusa che ospita le vie medio alte ed uno in bass reflex per le bassissime frequenze. La parte superiore del cabinet è inoltre regolabile al fine di posizionare il tweeter alla giusta altezza rispetto ai punti di ascolto. Parliamo, come da tradizione Genelec, di diffusori attivi, quindi un sistema in multiamplificazione (RAM81 le amplificazioni) attiva collegato ai diffusori tramite speakon. Le amplificazioni sono esterne, come potete vedere nelle immagini e questo aiuterà soprattutto in termini di dissipazione. Ora qualche dato di targa (tenetevi forte):
- potenza totale 5926 W
- diffusore a 5 vie
- SPL di 129 dB ad 1 metro
- risposta in frequenza da 20Hz a 35kHz -6dB
Vedendo le dimensioni delle amplificazioni, avrete già capito che si tratta di moduli in classe D. Non ci è dato sapere, almeno per il momento, maggiori informazioni sui moduli utilizzati ma non è un dramma, anzi. Piccola ma importante curiosità: questi diffusori hanno una garanzia di due anni estendibile a 10 tramite registrazione e questo dà un’idea di quanta affidabilità possano avere i prodotti Genelec. Sempre a proposito di curiosità, Genelec ad oggi, produce ancora i ricambi per il primo modello immesso sul mercato alla fine degli anni Settanta!
Il sistema a quattro midrange e coassiale
La prima cosa su cui ci è caduto l’occhio è la parte alta del diffusore, caratterizzata da un driver coassiale con una guida d’onda Directivity Control Waveguide (DCW) a direttività controllata con cui Genelec promette di restituire una sorgente puntiforme, alto SPL ed una immagine chirurgica del palcoscenico. Ai quattro angoli, attorno al driver coassiale (tweeter+midrange- crossover a 1800 Hz), sono presenti quattro midrange da 5″ che intervengono a circa 500 Hz fino a scendere a frequenze variabili essendo il crossover adattivo.
Adattivo significa che in base ai risultati ottenuti in fase di misurazione della stanza, tramite GLM, viene definito il crossover. Il crossover adattivo viene utilizzato anche tra il primo woofer ed i due woofer laterali. Per chi se lo stesso chiedendo il primo woofer è da 15″. Il sistema a quattro midrange è posizionato sullo stesso asse del driver coassiale che si occupa delle frequenze sopra i 500 Hz, questo sistema è stato studiato per lavorare come se si trattasse di un unico altoparlante. La guida d’onda così grande permette si scendere molto in frequenza, gli amanti del marchio avranno notato che già sulle piccoline, le 8010, c’è una piccola guida d’onda attorno al tweeter, qui ne abbiamo una enorme che appunto permette di scendere molto in frequenza.
Un aspetto su cui si è lavorato molto è quello della direttività convogliando il suono frontalmente al fine di evitare le riflessioni provenienti dalle pareti laterali, dal pavimento e dal soffitto. Altra cosa molto particolare di questo sistema è il fatto di riuscire a rendere le basse frequenze direttive (no, non siamo impazziti) facendo si che, all’interno della stanza, le risonanze modali siano molte meno riuscendo a ridurre i punti di massima e di minima. Aspetto questo che è facilmente verificabile spostandosi per la sala di ascolto. E’ stata scelta questa soluzione perché così facendo la sorgente puntiforme viene estesa più in basso rispetto al solito ed inoltre questo tipo di sistema promette di offrire un SPL molto elevato. Un altro aspetto su cui si è lavorato molto nella realizzazione delle Genelec 8381A è l’allineamento temporale: i tecnici Genelec hanno lavorato cercando di dare alle frequenze medio alte una irradiazione omogenea ricercando il miglior allineamento temporale possibile. Il risultato finale dovrebbe essere quello di avere una immagine sonora nitida, precisa e sempre a fuoco.
A questo punto la riflessione parte spontanea:
“Vuoi vedere che alla fine questi progettisti di diffusori professionali non sono degli alieni? In fin dei conti anche loro parlano di sorgente puntiforme, scena, SPL, palcoscenico…”
Brevi accenni sul Genelec Loudspeaker Manager (GLM)
Immaginatevi di dover gestire un diffusore a 5 vie con quasi 6Kw di potenza. Probabilmente uno dei più grandi limiti sarà l’ambiente. Cancellazioni, risonanze, riflessioni e chi più ne ha più ne metta. C’è da dire che noi abbiamo ascoltato le Genelec 8381A in un ambiente con trattamento acustico realizzato con pannelli Artnovion e curato da Gino De Domicis di Midiware quindi una stanza già in partenza ben attrezzata da questo punto di vista. Pur se qualcosa sta cambiando, diciamo che il mondo degli audiofili è molto indietro sotto il punto di vista del trattamento acustico ed è per questo che un software come GLM diventa ancora più indispensabile. Anticpiamo noi la risposta alla domanda che ronza nella vostra testa:
“GLM è facile da utilizzare anche per chi non è un professionista“.
GLM in automatico analizzerà il vostro ambiente ed andrà ad offrirvi la risposta più lineare possibile.
La calibrazione consta di due fasi, durante la prima GLM andrà a calcolare la risposta in frequenza delle teste, mentre nella seconda fase andrà a calibrare la parte bassa. Lavora sulle fasi, sui ritardi e via dicendo. Tutto questo GLM lo fa in piena autonomia, il vostro compito sarà quello di andare a prendere una boccata d’aria mentre GLM lavora. Se siete già avvezzi all’utilizzo di GLM sappiate che la SAM di queste Genelec 8381A dura leggermente di più degli altri modelli, quindi in caso tranquilli, è tutto normale. GLM vi tirerà fuori in tutta autonomia la curva target che sarà la risultante delle tre curve. La risultante non si tocca sia ben chiaro anche perché sarebbe quasi blasfemo farlo, considerando tutto il lavoro fatto sul crossover adattivo e sulla calibrazione ambientale. Da quella risultante lì poi, potrete duplicare il gruppo in modo tale da poter procedere con un confronto A/B o perchè no, A/B/C e così via. Potrete tirare fuori infiniti gruppi in base a quelle che sono le vostre esigenze, utilizzando i filtri e quindi aggiungere o togliere lì dove il vostro orecchio, o le vostre esigenze lo ritengono più opportuno. Esempio:
- Gruppo A: postazione di ascolto centrale a due metri
- Gruppo B: Genelec 8381A+Streamer
- Gruppo C: attenuazione bassi per ascolto notturno
Insomma, a voi la scelta del vostro o dei vostri gruppi preferiti.
Il concerto a cui non ero mai stato ce lo ha offerto Genelec
Nei dati di targa delle Genelec 8381A si parla di SPL (sound pressure level) ma a nostro avviso sarebbe ancora più corretto parlare di SQL (sound quality level) in quanto questi diffusori sprigionano una qualità decisamente elevata. Il decadimento dei piatti, la ricostruzione del palcoscenico e soprattutto la timbrica e la tonalità degli strumenti. Chi di voi ad esempio è appassionato di violini, ben saprà che un violino non può essere “setoso” e se lo diventa mentre lo riproducete col vostro sistema è una interpretazione ma non la realtà. Ecco, queste Genelec 8381A hanno saputo nel bene e nel mare restituire quella che è la timbrica reale degli strumenti. Non abbiamo avuto tantissimo tempo per ascoltare ma con 6Kw di potenza a disposizione era d’obbligo mettere qualcosa che “pompa”. Uno dei grossi crucci del sottoscritto è quello di non aver mai visto i Tool dal vivo ed ho quindi deciso di ovviare (in parte) sparandomi Invincible a livelli da concerto. Razzo (la consonante iniziale era differente) che esperienza! Abbiamo raggiunto livelli di SPL che mi hanno fatto temere per i diffusori, ma loro imperterriti hanno tenuto testa senza il minimo segno di cedimento al mio incessante bisogno di volume. La dinamica era pazzesca ma soprattutto la messa a fuoco è stata devastante. In apertura parlavamo del lavoro svolto sulla direttività della gamma bassa e così ci siamo piazzati nel mezzo dei diffusori all’altezza dei woofer laterali e miracolo: questa storia della direttività dei bassi è vera! Abbiamo anche passeggiato per la stanza e pur essendo l’ambiente molto grande la riproduzione era ottimale in tutti i punti, è stato molto difficile per non dire impossibile rendersi conto di piccole cancellazioni o altro. Intanto i Tool continuano a suonare a tutto volume, viene voglia di ballare ed il rimpianto di essere arrivati tardi è tanto, ma di sicuro questa esperienza rimarrà scalfita nella nostra memoria. In sintesi possiamo dire che queste Genelec 8381A sono spietate in tutti i sensi, potenza, dinamica, controllo e timbrica. Ma attenzione, non sono pensate per farvi indorare la pillola se un violino suona stridulo loro lo riprodurranno stridulo, se un brano è compresso loro ve lo sbatteranno in faccia. A tal proposito però vi ricordiamo quanto scritto nel paragrafo riguardante il GLM che sempre e comunque vi consentirà di personalizzare il suono e se proprio vorrete nessuno vi impedirà di inserire un gruppo e chiamarlo “violino setoso”, permetteteci una vena ironica! La cosa importante da ribadire è che Genelec si è preoccupata di far lavorare al meglio i suoi diffusori negli ambienti per cui sono destinate e non soltanto per la camera anecoica. Considerando l’idiosincrasia media dell’audiofilo per il trattamento acustico questo diffusore e tutto quello che c’è dietro potrebbero rappresentare un bel traguardo. Sia ben chiaro anche in campo home e soprattutto in campo audio/video si sta lavorando ormai da qualche anno verso la correzione attiva, ma con GLM sembra essere uno step più in là.
Se esiste una verità Genelec la conosce
Dopo tanto parlare, ci siamo dedicati all’ascolto. Prima però sono nate, delle riflessioni interessanti. La prima è che un diffusore di queste dimensioni con 6Kw di potenza senza il GLM ed il grandissimo studio sulla direttività del suono ed in particolar modo delle basse frequenze, farebbe un gran bel casino per dirla alla francese e sarebbe stato molto difficile gestirlo. Quindi se vostro cugino vi dirà che con 2.000 Euro è in grado di replicare il mobile, trovare driver simili a questi e replicare alla bene e meglio la guida d’onda, dubitate. E se ancora non vi bastasse, sicuro avrà diversi problemi a replicare i DSP e più in generale tutta la parte di GLM e permetteteci di fare una citazione dotta: “Sscussa se è poco!”. Quindi la prima grande innovazione che offrono queste Genelec 8381A è quello di avere un sistema che studia il vostro ambiente e che cercherà di lavorare per farlo rendere nel miglior modo possibile. La potenza è nulla senza il controllo e Genelec lo ha ben capito. Ovviamente ci sono tantissimi aspetti positivi ma anche qualcuno negativo. Il fattore che potrebbe far storcere il naso ad un audiofilo è il fattore estetico. Attenzione, qualitativamente parlando i materiali utilizzati da Genelec sono di prim’ordine ma non troverete rifiniture in marmi pregiati, oppure rivestimenti realizzati con pellami di animali estinti e via dicendo. Le dimensioni poi, sono generose. GLM e lo studio sulla direttività delle basse e tutto quello di cui abbiamo parlato sopra fanno un lavoro stupendo ma i miracoli appartengono ad altri. Altra cosa GLM non è molto democratico e potrete lavorare sul suono solamente dopo aver ottenuto la risultante delle tre curve. Questo per il sottoscritto è una ottima cosa per qualche smanettone potrebbe essere una limitazione, ma qui si aprirebbe un discorso infinito che magari affronteremo in altra sede. Infine parliamo del prezzo che è di 28.000 Euro +IVA per ciascun diffusore. Ve lo diciamo senza se e senza ma: il prezzo è più che adeguato alla tanta tecnologia che c’è dietro questo progetto e quindi lo riteniamo adeguato. Nel momento in cui usciremo con questo articolo le Genelc 8381A dovrebbero essere ancora disponibili (per poco) presso D’Agostini Lab a Roma. Quello che possiamo consigliarvi, anche se siete lontani, è di prenotare una demo e sentire di persona quello di cui abbiamo parlato in queste righe. Dopo aver parlato con Gino a noi è venuta una voglia irrefrenabile di partire per la Finlandia e far visita allo stabilimento Genelec per vedere più da vicino il grande lavoro di R&D che c’è dietro i loro progetti. Ah, per chi ancora non l’avesse capito ci sono piaciute e tanto perché si sono rivelate tra i diffusori più “veri” che abbiamo ascoltati negli ultimi anni. Pe rmaggiori informazioni potete visitare il sito del distributore italiano Midiware. o scrivere a proaudio@midiware.com .
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