L’X-T200 di Fujifilm è una fotocamera digitale da 24.2 Megapixel con una serie di interessanti e versatili funzioni oltre l’entry-level
Le doti tecniche presenti sull’X-T200 avrebbero potuto essere presenti anche sul precedente modello Fujifilm X-T100, ma così non è stato. In particolare il vecchio progetto soffriva per una certa lentezza della messa a fuoco automatica, che non va comunque preso come unico indice di qualità dell’apparato.
Su piazza sono presenti fotocamere che non fanno della velocità il proprio cavallo di battaglia e arrivano a superare anche i diecimila euro di costo. Quando però la necessità di scatto non ricade nell’ambito del professionale e rispetto al soggetto inquadrato non si può o non si vuole attendere occorre un autofocus istantaneo.
Evidente la continuazione della tradizione nello stile più tipico del brand, con quel retrogusto un po’ vintage ma una dotazione tecnica che va incontro anche a esigenze sopra l’entry level. Presente un quadrante multifunzione sulla spalla sinistra, programmabile per numerose impostazioni: di base scorre ciclicamente i vari profili colore, oppure lo si può riprogrammare a piacimento come per il esempio per il controllo ISO.
Rispetto all’X-T100 sono presenti alcune modifiche al design tra cui l’impugnatura integrata, che per le dimensioni dell’apparato resta una presa discretamente ergonomica e che allo stesso tempo ha condizionato le linee di design. Il mirino elettronico da 2,36 milioni di punti è invariato mentre è nuovo il touchscreen LCD con rinnovata interfaccia utente. Dimensioni 3,5” pollici con una risoluzione di 2,78 milioni di pixel e rapporto 16:9, tra i migliori su piazza per una fotocamera entry-level.
Sul retro della fotocamera al posto dei pulsanti dell’X-T100 è presente un joystick di selezione punti per l’autofocus, in effetti sarebbe stato meglio se fossero stati presenti anche i pulsanti per rendere più facilmente gestibili i dati guardando all’interno del mirino. Come ovvio che sia il touchscreen è fatto per interagirvi guardandolo direttamente. Ruotando lo schermo in posizione selfie si attiva la messa a fuoco automatica per il riconoscimento di volti e occhi in qualsiasi modalità di esposizione, attivabile anche per scatti che non siano selfie usando il menù. Oltre che singolo scatto è possibile attivare gli scatti in continuo o i video: in tal senso la fotocamera scatta otto fotogrammi al secondo per sedici RAW o venticinque JPEG. Tra le peculiarità dell’autoscatto la possibilità di esecuzione quando l’obiettivo incrocia per esempio un viso o un sorriso.
C’è un notevole livello di controllo per la modalità manuale, anche se è facile immaginare che l’impiego principale di un simile dispositivo avvenga in esposizione automatica. La modalità Auto Advanced Recognition Auto di Fujifilm, indicata dalla posizione SR sul selettore delle modalità, è progettata per adattarsi alla scena e al soggetto, con capacità di bilanciare luci e ombre in un contesto ad alto contrasto. Presente persino una modalità di bracketing dell’esposizione, per impostare fino a sette esposizioni con incrementi che vanno da un terzo a tre stop.
Il bracketing è una tecnica usata dai professionisti quando le macchine fotografiche erano ancora analogiche, che in genere significa eseguire scatti multipli dello stesso soggetto. Video 4K a 24 o 30 fotogrammi al secondo, oppure Full HD a 120 fps per i ralenty. Niente spazio colore 10 bit o profilo F-log così come per la stabilizzazione del sensore, presente invece la stabilizzazione ottica. Prezzo attuale 790 euro. Per ulteriori informazioni: link alla pagina Fujifilm per X-T200. Link alla pagina Amazon.
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