Atteso in sala a metà luglio, Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno è il 500esimo film a uscire al cinema in Dolby Vision e Dolby Atmos
Di solito non ci occupiamo di ricorrenze simili, ma per l’accoppiata Dolby Vision-Dolby Atmos che tante soddisfazioni ci sta regalando da diversi anni facciamo volentieri un’eccezione. Atteso in sala a metà luglio, Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno è il 500esimo film a uscire al cinema in Dolby Vision e Dolby Atmos, come tiene a sottolineare l’Head of Cinema & Group Entertainment di Dolby Laboratories, Jed Harmsen.
Un traguardo importante per queste due tecnologie sviluppate da Dolby che anche in ambito Home Video rappresentano il meglio che si possa desiderare sia a livello streaming, sia nella fruizione degli Ultra HD Blu-ray. Ovviamente, l’esperienza in sala di questa accoppiata è su un altro pianeta rispetto a quella casalinga, ma purtroppo non sono molte le sale attrezzate al meglio per offrire il massimo spettacolo audiovisivo nel segno di Dolby.
Per usufruire infatti di entrambe le tecnologie, serve che la sala sia certificata Dolby Cinema e al momento, secondo quanto riportato dalla stessa Dolby, ci sono solo 290 sale Dolby Cinema sparse in 14 Paesi (la prima fu inaugurata nel 2014 in Olanda). In Italia, seppur non manchino sale con sistemi audio Dolby Atmos e proiezione in 4K di altissimo livello (per non parlare delle sei sale IMAX), non c’è ancora una struttura Dolby Cinema, più che altro per l’assenza del sistema di proiezione Dolby Vision che Dolby Laboratories ha sviluppato appositamente con Christie.
Noi italiani non siamo fortunati nemmeno se si parla di Ultra HD Blu-ray. Se infatti sono numerose le edizioni con video in Dolby Vision, se parliamo di tracce italiane in Dolby Atmos la situazione è molto più desolante. Contando infatti anche le ultime e prossime uscite in Home Video, colpisce che un titolo di enorme caratura come Avatar – La via dell’acqua non abbia la traccia italiana in Dolby Atmos e che il video sia “solo” in HDR10 e non in Dolby Vision (anche l’edizione USA però è così), ma potremmo fare molti altri esempi.
Per fortuna le eccezioni non mancano (Creed III e Shazam! Furia degli dei giusto per citare due uscite recenti), ma nel complesso il Dolby Atmos per la traccia audio italiano è più l’eccezione che non la regola. In ogni caso, considerando come DTS sia rimasta molto indietro rispetto a Dolby come formati audio per il cinema e la fruizione domestica (la certificazione IMAX Enhanced è una nicchia nella nicchia e negli USA ci sono 110 Ultra HD Blu-ray con DTS:X rispetto ai quasi 550 con audio in Dolby Atmos), il monopolio di Dolby sembra destinato a durare ancora anche a livello video, con il “rivale” HDR10+ che non ha mai sfondato (solo 56 titoli negli USA) e che molto difficilmente potrà farlo in futuro.
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