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FiiO Q1 Mark II: il DAC portatile amico di iPhone convince a metà

FiiO Q1 Mark II

Costa poco, ha diverse connessioni ed è ideale per un abbinamento a un iPhone. Eppure, il DAC portatile FiiO Q1 Mark II non ha le stesse prestazioni audio di alcuni suoi rivali.

Qual è il modo più comune in cui le persone ascoltano musica oggi? La risposta è, nel bene o nel male, attraverso i loro smartphone. Peccato che i convertitori digitale-analogico integrati nella maggior parte degli smartphone odierni non offrano chissà quali prestazioni. Dopotutto, per mantenere i nostri telefonini sempre più sottili ed economici (top di gamma a parte), sono stati fatti inevitabilmente alcuni compromessi.

Ecco perché un convertitore digitale-analogico esterno (o più comunemente detto DAC) è il modo migliore per ottenere un suono di elevata qualità utilizzando lo smartphone come sorgente audio. Ci sono diverse compagnie che gareggiano in questo settore ed è il caso di Cyrus, Audioquest e ifi, produttori che offrono DAC portatili con un ottimo rapporto qualità-prezzo. A questi aggiungiamo FiiO, brand attivo da molti anni in questo mercato di cui torniamo a parlare oggi in occasione dell’uscita del Q1 Mark II, facilmente reperibile anche in Italia a circa 100 euro ([amazon_textlink asin=’B0757MH46M’ text=’99 euro su Amazon.it’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’60664d77-373d-11e8-862b-411c80929cd3′]).

Costruzione e caratteristiche

Il FiiO Q1 Mark II è un DAC portatile focalizzato sull’iPhone (ma funziona anche con device Android), visto che nella confezione è presente un adattatore da MicroUSB a Lightning per collegare il DAC a un melafonino. Un’aggiunta gradita, anche perché significa che non è necessario utilizzare per forza l’adattatore per fotocamere da Lightning a USB di Apple (che costa sempre 35 euro).


Un adattatore da USB A a microUSB funziona comunque per l’utilizzo con un computer o uno smartphone Android, ma FiiO avverte che l’uscita USB dei telefoni Android non è standard e ciò non garantisce che il DAC funzioni normalmente con tutti i dispositivi Android.

Piccolo e compatto come un mazzo di carte da gioco e dal peso di soli 100 grammi, il FiiO Q1 Mark II è migliorato nel design rispetto al Mark I. La manopola del volume è stata spostata a sinistra, mentre a destra troviamo le uscite cuffia da 3,5 mm e 2,5 mm (bilanciata TRRS) e una porta ingresso/uscita di linea. Quando è usato come Line-In, il Q1 Mark II funziona come amplificatore da abbinare ad un lettore esterno. Quando questo connettore multifunzione è invece usato come Line-Out, il Q1 Mark II funziona come un DAC USB da collegare a un amplificatore esterno.

Ci sono poi due switch sul retro: uno per regolare il guadagno (per una migliore corrispondenza quando si usano cuffie più o meno sensibili) e uno per incrementare i bassi. Il Q1 Mark II è bello da tenere in mano, ma la manopola del volume è così grande e sporgente che non è possibile utilizzarla su una superficie e si tratta di un “difetto” di design da non sottovalutare. All’interno del FiiO Q1 Mark II troviamo un chip D4 AK4452 in grado di supportare file fino a 32bit/384kHz e DSD256. I dispositivi iOS non supportano nativamente i file DSD (è necessario utilizzare app di terze parti), ma è bene sapere che il supporto è comunque disponibile.

FiiO ha inoltre integrato una batteria da 1800 mAh che assicura circa 10 ore di autonomia con una carica. Mentre altri DAC portatili si alimentano tramite lo smartphone collegato, questo approccio di FiiO non impatta invece sull’autonomia del telefono: basta ricordarsi di caricarlo tramite la porta microUSB sul retro.

Qualità audio

Dopo averlo caricato al 100%, colleghiamo il Q1 Mark II a un iPhone e a un MacBook Air e scopriamo un carattere audio adeguato alla natura portatile del DAC ma piuttosto superficiale. A suo merito va però sottolineato un intervallo di frequenze ben bilanciato, senza bassi troppo terremotanti o pesanti e senza nemmeno alti eccessivamente nitidi e cristallini.

Twin Fantasy (Those Boys) dei Car Seat Headrest strammata da Spotify è organizzata piuttosto bene tra gli accordi d’organo d’apertura, il suono sordo della cassa e la voce solitaria e tesa di Will Toledo. Attivando l’interruttore per i bassi sul retro del DAC, il discorso cambia. Il sound “bilanciato e corretto” diventa “ampio e rimbombante”. Ciò appesantisce il suono pop low-fi della band e, sebbene alcuni possano apprezzare le basse frequenze più spinte, non aspettatevi raffinatezza o naturalezza.

Passando a The Power of Love dei Huey Lewis e The News sempre tramite Spotify, il Q1 Mark II dimostra una quantità accettabile di dinamismo quando si tratta di trasmettere i power chord delle chitarre e il modo in cui la potente voce di Lewis entra in scena. Il suono della batteria tipicamente anni ’80 ha l’impatto giusto e non delude quando si tratta di offrire un po’ di potenza e slancio in gamma bassa.

Tuttavia, confrontandolo con l’ancor più piccolo Cyrus soundKey (appena poco più costoso), il Q1 Mark II inizia a perdere un po’ di fascino e incisività. La voce ad esempio è più chiara e diretta se ascoltata tramite il soundKey, ma anche passando a Mad World di Sacre e Mike Monroe è chiaro come il DAC di FiiO non abbia la massima comprensione dello spazio o dell’organizzazione.

Una volta che l’inciso entra in scena, il soundKey restituisce un ampio spazio aperto per la voce (e il resto della gamma media), mentre il Q1 Mark II è più spoglio e “piccolo”. Azzardando una metafora, il DAC di FiiO equivale un po’ ad ascoltare le prove di un artista, mentre il soundKey rivela una vera e propria performance completa e definitiva.

Un senso del timing più sicuro e meno incerto, un maggiore senso di dinamismo e una gestione degli strumenti più definita e organizzata. Sono queste le aree principali che il Q1 Mark II deve migliorare prima di sperare di detronizzare il suo principale rivale (nonché il nostro DAC portatile preferito in questa fascia di prezzo).

Verdetto

Il FiiO Q1 Mark II è un DAC che ci ha convinti solo in parte. Se infatti da un lato abbiamo apprezzato la sua completezza di connessioni rispetto a DAC molto più essenziali come il Cyrus soundKey, quest’ultimo offre prestazioni audio migliori. Se suonasse meglio, potremmo facilmente vedere il Q1 Mark II ritagliarsi una piccola nicchia per l’utente iPhone appassionato di musica (hi-res e non), ma in questo momento le alternative disponibili sul mercato non sono poche.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
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Riassunto

Costa poco, ha diverse connessioni ed è ideale per un abbinamento a un iPhone. Eppure, il DAC portatile FiiO Q1 Mark II non ha le stesse prestazioni audio di alcuni suoi rivali.

Pro
Buon bilanciamento generale
Bassi discreti
Dettaglio convincente
Batteria integrata

Contro
Il design poteva essere fatto meflio
Non è espressivo o dinamico come alcuni concorrenti

Scheda tecnica
Risposta in frequenza: 6 Hz-80kHz (-3dB)
Impedenza raccomandata delle cuffie: 16-100Ω(PO); 16-150Ω(BAL)
Distorsione: <0.004% (USB), 115Db
Ingressi audio: Micro USB/3.5 mm
Supporto DSD: DSD64/128/256
Massime frequenze di campionamento supportate: 384kHz/32bit
Autonomia: più di 10 ore se usato come DAC per smartphone, più di 20 ore se usato come ampli cuffie indipendente
Peso: circa 101g (batterie incluse)
Dimensioni: 99mm x 59mm x 12mm
Prezzo: 109 euro
Sito del produttore: www.fiio.co.in

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