Fidue A73: generazione a doppio driver

Configurazione a doppio driver, plastica e alluminio, bassi ruspanti e alti un po’ incerti. Scopriamo come suonano questi auricolari in-ear di gamma media.

I Fidue A73 sono auricolari dual-driver più grandi rispetto a modelli simili come i q-Jays o i più stagionati Ultimate Ears 700. Questo perché utilizzano un sistema di driver ibrido con una parte bilanciata che si occupa degli alti e un driver dinamico da 10 mm per i bassi. Ne esce un modello davvero interessante non solo per la resa sonora, ma anche per il design e il prezzo, che su Amazon.it si attesta attorno ai 120 euro.

Costruzione e comfort

A prima vita i Fidue A73 paiono auricolari in plastica, ma in realtà si tratta di una costruzione ibrida che unisce la parte esterna realizzata in alluminio e quella più interna che è effettivamente in plastica. Una plastica tra l’altro rossa-trasparente che dona un look moderno e aggressivo e che permette di vedere l’interno degli auricolari.

La principale particolarità di questi in-ear è che devono essere indossati facendo passare il filo sopra le orecchie, oppure utilizzando i piccoli archetti neri compresi nella confezione. Certo, potete anche inserirli nelle orecchie con il cavo che penzola in giù, ma nel nostro caso si è rivelata una scelta poco consigliabile, visto che in questo modo gli auricolari tendono a muoversi molto e persino a cadere se per esempio si corre a una certa velocità.

Il cavo non è removibile e Fidue ne offre uno di ricambio solo nel top di gamma A83, modello a triplo driver che però costa quasi tre volte l’A73. Il cavo in dotazione è quanto mai spoglio ed essenziale, integrando solo un microfono e un singolo pulsante in modo da assicurare la miglior compatibilità possibile con gli smartphone. Va comunque detto che ormai si trovano controlli a tre pulsanti che funzionano benissimo sia con gli iPhone, sia con gli smartphone Android.

Qualità audio

La cosa certa una volta iniziata la riproduzione musicale è che il design a doppio driver delle Fidue A73 si avverte chiaramente. La costruzione bilanciata fornisce un dettaglio sui medi e sugli alti solido e tangibile, con una definizione maggiore di quella che ci si aspetterebbe da auricolari di gamma media.

Il driver dinamico da 10 mm agisce non solo come boost sui bassi, che infatti suonano un po’ più carichi del solito, ma anche come rafforzamento per i medi, cosa che rende il sound prodotto dai Fidue A73 pieno e corposo, seppur non così pulito e trasparente come per altri modelli in questa fascia di prezzo.

Ne esce una resa sonora molto piacevole e adatta alle orecchie di una larga fascia di utenti. I bassi ad esempio non si fanno mai soverchianti e il sound, che comunque rimane più “grosso” della media serve anche a combattere i rumori esterni. Certo, non aspettatevi un sound perfettamente flat, ma nemmeno uno sbilanciato.

Una gustosa via di mezzo insomma che però ci lascia con il dubbio che i due driver non siano perfettamente integrati. Una conseguenza dovuta alla scelta del driver dinamico per rafforzare il suono e se è vero che questo accento sui bassi farà piacere a molti, è altrettanto vero che chi si aspetta auricolari neutri e naturali rimarrà un po’ spiazzato.

Alla fine, pur risultando auricolari di buon livello e con una costruzione che ne giustifica pienamente il prezzo, i Fidue A73 non eccellono in nessun comparto, o almeno non in maniera tale da farci esaltare. Da segnalare anche una leggera tendenza al sibilo nella resa degli alti, seppur non tale da stancare le orecchie. Lo si nota tra l’altro solo se si vuole andare alla ricerca dei punti deboli degli auricolari, ma un orecchio ben allenato potrebbe accorgersene facilmente.

Verdetto

Se avete da parte 120 euro e cercate auricolari in-ear solidi, comodi da indossare (attenti però a dove posizionate il cavo) e con design a doppio driver, i Fidue A73 potrebbero darvi più di una soddisfazione. La resa dei bassi ad esempio è migliore di quella riscontrata negli RHA T10i (che tra l’altro costano 60 euro in più), ma non siamo di fronte ad auricolari che fanno della neutralità il loro punto forte e anche la resa degli alti potrebbero essere più rifinita.

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