Se cercate uno streamer DAC di fascia alta con componenti di alta qualità, supporto hi-res completo e connettività in fibra ottica, segnatevi il Lumin T3X
Due anni fa il produttore id Hong Kong Lumin portava sul mercato lo streamer-DAC T3, disponibile a catalogo ancora oggi a 5500 euro. Un prodotto curato, completo e ben suonante che proprio pochi giorni fa è stato raggiunto dalla nuova versione T3X, che nonostante il prezzo identico al predecessore porta con sé diverse novità, tra cui un alimentatore lineare toroidale e connettività in fibra ottica.
Il Lumin T3X integra un doppio DAC SABRE ES9028Pro che opera in modalità dual-mono, abbinato a un nuovo alimentatore lineare toroidale che garantisce un rumore bassissimo e un’elevata gamma dinamica, a tutto vantaggio della qualità audio.
Una delle caratteristiche principali del T3X è la particolare interfaccia a doppia rete, che include il supporto sia per la tradizionale Ethernet RJ45, sia per una connessione di rete in fibra ottica. Quest’ultima offre essenzialmente un isolamento completo dai disturbi della rete digitale garantendo un segnale audio più pulito.
Il sistema include anche uno switch di rete integrato che consente opzioni di configurazione più flessibili, come il collegamento di una porta a un router e dell’altra a un server audio come il LUMIN L1/L2 o a un NAS. Questa combinazione di funzioni di rete offre prestazioni di streaming migliorate, mentre il supporto per l’audio hi-res si spinge fino a DSD512 e PCM a 32-bit/384kHz, con funzionalità di upsampling e downsampling.
Da streamer di razza quale promette di essere, il T3X offre inoltre l’accesso a un’ampia gamma di servizi di streaming, piattaforme e connettività tra cui Roon, Spotify Connect, TIDAL, Qobuz, TuneIn, AirPlay, Audirvana e altri ancora (per gestire il tutto, c’è una comoda app mobile per iOS e Android). Il controllo del volume Leedh Processing, un algoritmo progettato per eliminare gli errori di arrotondamento nelle regolazioni digitali del volume, è incluso in tutti i player di rete Lumin, migliorando l’accuratezza complessiva del suono.
Tra le altre caratteristiche spiccano il supporto per MQA, uno stadio di uscita analogico di precisione con circuiti dual-mono, uscite analogiche XLR bilanciate e RCA sbilanciate tramite un buffer analogico derivato dall’X1, due porte USB e lo chassis fresato a CNC, che offre una rigidità strutturale e una schermatura superiori rispetto ai modelli precedenti della serie e mantiene l’estetica hi-end dello streamer X1 da 13.000 euro (peccato solo per un display frontale un po’ sacrificato come dimensioni).
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