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F1 2019 – Home Theater Test Xbox One X

Uscita anticipata per il racing game per eccellenza, F1 2019 di Codemasters si rinnova almeno in parte introducendo la Formula 2 e miti del volante

F1 2019, un game tanto atteso che nel corso del tempo e dei vari filmati prometteva molto rispetto alla versione 2018. Codemasters è da sempre garanzia di qualità tecnica ma anche nel recente passato non sono mancati detrattori che hanno puntato il dito su elementi più di restyling che non rivoluzionari.

Ha certo sorpreso la finestra anticipata di vendita a giugno rispetto alla consuetudine di agosto, e siamo certi farà molto piacere l’ottima revisione grafica del menù per navigare tra campionati, gare singole e multiplayer.

Difficile immaginare che a un solo anno di distanza rispetto al precedente titolo si potessero attuare chissà quali rivoluzioni, con una parte della software house che era comunque all’opera già nel 2017, si ma a che pro? L’unica ragione plausibile è legata all’introduzione della Formula 2, dalla quale è possibile partire per la scalata ai vertici della classifica e farsi corteggiare dai grandi nomi ancor prima del termine del campionato. Un campionato di F2 che per il momento resta legato alla versione 2018 e che con opportuno aggiornamento passerà poi ai nomi e auto 2019. Fatta eccezione per la F2, un piacevole maquillage e relativa interazione tra menù e sotto menù per il resto F1 2019 ripropone F1 2018 con alcuni elementi di espansione in termini di grafica e qualche contenuto ma in termini di guida il tempo sembra essersi fermato.


21 gran premi con piste e scuderie identici, soprattutto non è cambiata la filosofia alla base del gioco stesso, che viaggia a metà strada tra arcade e realismo. Da questo punto di vista non ci sentiamo di criticare eccessivamente la decisione di lasciare invariata la fisica degli incidenti e le ripercussioni sul veicolo. Non si poteva proporre un autoscontro ma nemmeno lasciare che la fisica la facesse da padrone, una via di mezzo accontenta tutti che rischia invece di scontentare molti, specie i veterani consumatori dei prodotti Codemasters.

F1 2019

Non sarebbe male offrire la scelta di una fisica più vicina alla realtà con cui fare i conti alla prima curva da cui si entra o si esce malamente, assaporare il brivido del contatto con la monoposto avversaria e le conseguenze sul veicolo. I danni nel corso dei giri di pista restano invece gli stessi, col medesimo livello di interazione tra pilota e ingegnere al microfono.

Iniziare dalla Formula 2 con la carriera offre molto più gusto a partecipare alle gare, il modo migliore per prendere dimestichezza con i tracciati, entrare in contatto con la pista, decidere come agire tra freno e acceleratore per entrare e uscire al meglio in pista, con le scariche di adrenalina a rendere il momento ancora più esaltante se dallo specchietto retrovisore ci si accorge che l’avversario sta leggendoci dentro lo scappamento. Sul fronte guida è tutto invariato ma nel passato anche recente sono state tante le migliorie e avendo saltato almeno l’edizione 2018 la 2019 offrirebbe un sensibile complessivo balzo in avanti.

F1 2019

Restando nell’ambito della qualità la modalità carriera ha molto da offrire in termini di coinvolgimento, con la sezione storia dove il livello di gradimento del pilota si misura anche in base alle risposte date alle interviste televisive, andando a scegliere una rosa di 3 possibilità. I siparietti tra litigi e interazioni con altri piloti anche e soprattutto di team avversari restano perlopiù gli stessi vissuti in passato ma badando alla sostanza è davvero difficile rimanere indifferenti quando si combatte un chilometro dopo l’altro.

Nello specifico la F2 2018/2019 mette al volante di bolidi da 600 cavalli con un feedback della strada decisamente diverso alla Formula 1, così come sono palpabilmente diversi aerodinamica e grip tanto che restare in pista tra curve a gomito e sequenze a contrapposta direzionalità può diventare un’impresa. Il rischio quello di ritrovarsi addirittura con penalità per allontanamento dal tracciato. In tali casi si può decidere per eseguire manualmente la manovra per riprendere il percorso o impartire il più comodo comando col joypad.

F1 2019

Il controllo è tutto e anche se pad alla mano si può pensare che volante e pedaliera regalerebbero diverse emozioni la risposta resta a metà. Chi ha acquistato il game sperando di usare hardware state-of-the-art come il Fanatec Podium Direct Drive DD1 scoprirà che c’è compatibilità solo parziale, benché nello stesso gioco vi siano riferimenti allo stesso volante. L’IA del sistema muove in misura diversa, novità per cui aumenta il carosello di piloti tra i vari team, con cambi di scuderia anche durante la medesima stagione.

La longevità del titolo va misurata anche oltre i campionati F1 o F2, potendo scegliere tra un campionato personalizzato, prove a tempo oppure macinare asfalto con bolidi storici in virtù dell’acquisizione delle licenze per Prost e Senna. Resta impagabile mettersi in pista e rivivere in prima persona i confronti tra due titani che combattevano fino all’ultimo briciolo di pneumatico, a bordo della Ferrari di Prost o la McLaren di Senna è difficile restare indifferenti. La maggior parte delle personalizzazioni sono sbloccabile guadagnando punti, in alcuni casi l’acquisto vero e proprio resta obbligato.

F1 2019

A elevati livelli di difficoltà diventa un’impresa anche solo restare in pista e misurarsi con l’intelligenza artificiale o con altri piloti via rete potrebbe far scivolare velocemente il titolo in un mare di frustrazioni tanto da abbandonarlo prima del tempo. Mettersi realmente alla prova significa tenere la visuale dall’abitacolo, senza nessun suggerimento visibile, restando a stretto contatto col proprio team. Occorre conoscere alla perfezione ogni singolo metro del circuito, ogni insidia e avere così qualche chance di raggiungere il podio, sempre che qualcuno alle spalle non entri in curva troppo lungo o cerchi di superare all’interno facendovi perdere grip facendovi arretrare di numerose posizioni.

Volgendo lo sguardo al passato, alle pubblicazioni 2018 e 2017 dal punto di vista della fisica si ritrovano i medesimi pregi e difetti in termini di modalità di guida e assetto. Qualche piccolo passo in avanti è stato comunque fatto per esempio con la temperatura pneumatici e la differenza tra condizione di calore interna ed esterna, cui il pilota dovrebbe prestare attenzione una volta nel circuito. Il consumo gomme può aumentare anche drasticamente se non s’impara a dosare acceleratore e freno, con la diretta conseguenza di doversi precipitare prima del tempo ai box per la sostituzione.

F1 2019

Agli appassionati del vintage ricordiamo che le monoposto più ricercate non sono disponibili col pacchetto base: del 2010 la Ferrari F10 e la McLaren MP4-25 sono presenti nella Anniversary Edition, mentre i bolidi di culto Ferrari F1-90 e McLaren MP4/5B nella Legends Edition a costo maggiorato.

VIDEO

Su XBox One X il racing game F1 2019 è uno spettacolo che lascia a bocca aperta. Anzitutto la risoluzione 2160p a 60 Hz per una piacevole visione anche su grande schermo. Un risultato visivo di grande qualità anche grazie all’HDR, sfruttando il wide color gamut le immagini offrono una palette cromatica sfavillante. Aspect ratio 1.78:1 per la gara vera e propria, il prologo su pista viaggia invece 2.35:1.

La fluidità costante è la grande forza di un progetto che graficamente spacca, il gusto di stare in cabina con la medesima visuale del vero pilota non ha eguali, specialmente quando si è immersi nel meteo dinamico. È una sfida di nervi su una monoposto F2 dove non si ha nemmeno tutto il campo aperto a causa della struttura del veicolo e ci si ritrova investiti dalla pioggia e dalle nubi acqua sollevate dagli altri veicoli, alla difficoltà massima vien davvero difficile immaginare una sfida su quattro ruote più realistica e impattante.

La gestione delle luci è un altro elemento di spicco, tra riflessi, ombre, la resa del bagnato, le gocce d’acqua sono molto realistiche. Il dettaglio sia in primo che secondo piano immergono il gamer in una credibile scenografia abbondante elementi, con un contorno altrettanto godibile per quanto circonda i circuiti, la vegetazione, le nuvole, la qualità del cielo, gli elementi di caschi e tute. Gli spettatori sugli spalti sono e restano sfuggevoli per via della velocità e al solito non si è badato più di tanto a offrire maggiore spessore.

La ricchezza dell’environment CGI sfida pannelli a elevato polliciaggio o meglio ancora su videoproiettore il feedback visivo è totale e appagante. Solo con l’XBox One X si riesce a evitare la percezione di inferiore resa sotto i 60 frame, chiedendo comunque molto in particolare quando la vettura del gamer è circondata da altri veicoli in corsa, magari proprio in prossimità degli spalti.

F1 2019

AUDIO

Il suggerimento è quello di impostare l’uscita Home Theater su LPCM, mettendo a frutto i 6 canali per esaltare il momento, all’interno di una gara dove il motore avvolge l’ascolto a 360 gradi. Meglio evitare di transitare per rielaborazioni AC-3 o DTS lossy lasciando ulteriore sfogo alla dinamica d’insieme. La direzionalità è elevata, il supporto dei canali posteriori è costante con echi e ulteriore spinta sonica mentre completando l’immagine sonora dei cavalli che furiosamente spingono il bolide a 300 Km/h tramite il subwoofer.

Eliminando la pur sempre interessante base musicale, già a volumi relativamente elevati si resta estasiati dalla ridda di elementi sonori a caricare l’adrenalina. Per aumentare la simulazione sensoriale una soluzione potrebbe essere quella di attivare l’ascolto dall’impianto, privo di musica, indossare comunque un paio di cuffie possibilmente aperte o meglio ancora degli auricolari connessi al joypad su cui far transitare unicamente il dialogo col proprio team. Il game è interamente localizzato in italiano, testo e dialoghi.

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VERDETTO

F1 2019 è uguale a F1 2018? In grossa parte si, la novità più succulenta resta l’ingresso della Formula 2. Un game che si rivolge sia all’appassionato, che rischierà di trovare più difetti che pregi, ma anche al casual gamer, che potrebbe restare abbagliato dalla ricchezza della proposta. Ci sarebbe piaciuto che la vita vissuta al di fuori delle corse fosse più coinvolgente, qualche passo avanti anche nell’ambito della grafica è stato fatto e poi l’XBox One X ha l’HDR dalla sua.

Per il comparto audio quanto sarebbe stato bello ascoltare un’elaborazione a oggetti Dolby ATMOS, maledettamente sconosciuto in ambito gaming eppure potrebbe fare scintille con progetti racing di altissimo livello come questo. F1 2019 a conti fatti è un’ulteriore espansione del recente passato senza stravolgimenti di sorta, lasciando sul tappeto non poche domande, curiosi di capire se si è davvero arrivati al termine del ciclo di vita, sviluppo e upgrade da parte di Codemasters. In attesa che future piattaforme hardware consentano al publisher britannico di iniziare un nuovo percorso produttivo.

F1 2019 – Home Theater Test Xbox One X
8,5 Recensione
Pro
Qualità immagini superlativa
4K nativo/60p/HDR
Audio LPCM 5.1 emozionante
L'introduzione della F2
Testo e audio italiano
Contro
Eccetto la F2 poche novità
Dov'è il Dolby ATMOS?
A livello difficile il podio è un miraggio
Riepilogo
Sviluppato da: CodeMasters
Distribuito da: Koch Media
Longevità: elevata partendo da F2
Anno di produzione: 2019
Genere: Racing Game
Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.78:1 / 2.35:1
Video: 2160p/60 fps HDR (Xbox One X)
Audio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Video
Audio
Giocabilità
Longevità
Il giudizio di AF

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