Epson ci ha gentilmente fornito uno dei suoi nuovi proiettori UST, il modello LS800W. Ecco le nostre impressioni dopo averlo testato a fondo
Nel panorama Home Cinema moderno, accanto alle intramontabili – e decisamente più impegnative, almeno in termini di vincoli per l’installazione – soluzioni con videoproiettore, si stanno sempre più facendo spazio le macchine UST. Ovvero proiettori, tipicamente dotati di sorgente luminosa laser, realizzati in modo da riuscire a generare immagini con diagonali importanti già a pochi centimetri di distanza dallo schermo. Tipicamente tali macchine sono ottimizzate proprio per proiettare direttamente su una parete bianca, feature che – in aggiunta alla durata considerevole della sorgente luminosa, nel nostro caso un laser singolo, ed alla facilità di posizionamento – ne fa prodotti concorrenziali alla stessa TV.
Basandosi su queste premesse, Epson propone il modello EH-LS800W – il quale ci è stato dalla stessa gentilmente fornito, onde testarne il funzionamento – macchina UST che si pone esattamente a metà strada tra l’home cinema casalingo – riesce a generare un’immagine da 80 pollici a soli 2,3 cm dalla parete, con possibilità poi di arrivare fino 150 – ed un TV di uso generalista. Ivi inclusa la possibilità di utilizzo per il gaming, per cui offre un ingresso dedicato dotato di latenza inferiore ai 20 ms.
Features
L’engine del proiettore in questione si basa sulla tecnologia 3LCD, essendo dotato di risoluzione Full HD nativa, la quale tramite processo di vobulazione è in grado di riprodurre segnali 4K Ultra HD, incluso il supporto all’HDR10. Nessuna compatibilità, invece, per gli HDR dinamici più avanzati quali Dolby Vision e/o HDR10+. Dalle caratteristiche di targa vediamo riportata una luminosità massima di 4000 lumen – 2000 se utilizzata in modalità “risparmio energetico” – ed un contrasto dichiarato di 2.500.000:1. Molto buono il parco connessioni, il quale prevede tre ingressi HDMI – uno per gaming a bassa latenza, uno ARC ed uno compliant HDCP 2.3 – tre USB 2.0, il jack per cuffie ed uno spdif per il processamento esterno dell’audio. Completano il tutto la connettività Wi-Fi ed il Bluetooth.
La macchina è inoltre equipaggiata con un sistema operativo Android, il quale include sia le funzionalità Android TV 11 (streaming dal web) che l’assistente vocale di Google. Tali funzionalità integrate risulteranno molto utili per chi fa un uso “intensivo” di contenuti on-line, specialmente da piattaforma streaming, non essendo necessaria un’ingombrante – e molesta, dato che va ad occupare una porta HDMI – dongle dedicata. Di contro, ma la situazione sembra essere comune anche ad altri hardware, sono state riportate difficoltà legate alla certificazione dell’app Netflix. Nessun problema, invece, con Amazon Prime, Youtube, Disney+ e soci.
Installazione
L’LS800W risulta di installazione praticamente immediata, è sufficiente posizionarlo a ridosso della parete verticale su cui si intende proiettare e livellarlo adeguatamente tramite la regolazione dei 4 piedini di appoggio. Il sistema offre addirittura un’app dedicata che, dopo aver scattato una serie di foto allo schermo, corregge in automatico la geometria dell’immagine proiettata. Considerato come questa sia comunque una manipolazione digitale dell’immagine, noi consigliamo di perdere qualche minuto ed agire per le vie “normali”. La grandezza dell’immagine è regolabile agendo sulla distanza del proiettore dal muro, più un aggiustamento di zoom disponibile nelle opzioni. Consigliamo di proiettare sempre su uno schermo dedicato, meglio se del tipo ALR, poichè l’uso del muro “nudo e crudo” degrada inevitabilmente sia la resa delle immagini che il contrasto percepito. Nonostante questo, la macchina ha disponibile un’opzione di correzione dedicata alla proiezione “in wall”. Per utilizzi di un certo livello, ad ogni modo, meglio premunirsi di schermo ALR dedicato.
Prova di visione
Una premessa generale prima di passare alle prove di visione eseguite. L’LS800W, pur offrendo i controlli standard per le caratteristiche delle immagini – luminosità, contrasto, tinta, saturazione, ecc. – quattro Picture Modes diversi – Natural, Cinema, Vivid, Dynamic – financo specifiche funzionalità per regolare la resa in base alle condizioni di luce dell’ambiente (Adaptive Light Output ed Auto Contrast Enhancement), è sprovvisto sia di regolazioni dirette per il gamma che di un CMS dedicato per gestire calibrazioni avanzate. Tali “mancanze”, tipicamenti presenti invece di default sui proiettori a tiro lungo dello stesso costruttore, ci fanno pensare come questa macchina sia orientata più ad un mercato “generalista” – quindi per chi predilige sport, TV e ne fa un uso prettamente in ambiente live – che a quello degli “enthusiast”. Fatto confermato dall’estrema versatilità delle connessioni e dalle ottimizzazioni introdotte specificatamente per rendere l’immagine performante in qualsiasi condizione di luce ambientale.
Abbiamo testato l’LS800W – con diversi materiali di input – in ambiente dedicato, quindi totalmente oscurato, utilizzando uno schermo a guadagno unitario causa indisponibilità di telo ALR. Si è iniziato testando la connettività wi-fi, riproducendo alcuni filmati da Youtube. L’esecuzione è sempre filata liscia, senza blocchi o rallentamenti, e – utilizzando sia spezzoni 1080p che 2160p – la resa video, va detto, si è sempre difesa bene. Tralasciando l’orrendo livello di compressione che applica Youtube, sempre ben visibile sugli sfondi, dettaglio e contrasto sono risultati sempre di livello apprezzabile. Diverse perplessità, invece, sono sorte sulla resa cromatica, ma anche qui il sospetto – più una certezza viste prove similari eseguite con proiettori a tiro lungo – è che sia sempre l’encoding del “tubo” il responsabile.
Siamo quindi passati a testare l’LS800W utilizzando come sorgente un Oppo 203 ed alcuni dischi Blu-ray test. Riproducendo Suicide Squad si è notata un’ottima impostazione di dettaglio, ivi incluso un contrasto apprezzabile ed una cromia tutto sommato ben bilanciata. Il tutto utilizzando Natural come profilo: già passando in modalità Cinema si è riscontrata una certa tendenza del preset a sovraccaricare i colori. Sovraccarico che arriva a livelli “esasperati” quando si va sui modi Vivid e Dynamic, ove l’incremento cromatico e di luminosità generale è tale da risultare quasi disturbante. Almeno in ambiente buio. Come già accennato, questi ultimi due preset sono probabilmente dedicati ad un utilizzo in ambiente live, “rendendo bene” in condizioni di illuminazione “estreme”. Il contrasto, pur parlando di una macchine sostanzialmente LCD, è molto buono – probabilmente con l’uso di uno schermo ALR l’esito sarebbe stato ottimo – tuttavia, una certa – inevitabile – tendenza ai neri sollevati si può ravvisare maggiormente nelle sequenze meno illuminate.
Passando a materiale 4K HDR, abbiamo utilizzato il disco di Black Adam come test per la macchina Epson. Il dettaglio riscontrato è mediamente molto buono, specie nelle scene poco illuminate e “sorrette” in certo qual modo dall’HDR (ma qui molto va all’impostazione tipica dei video “made in Warner Bros”). Pur tuttavia abbiamo ravvisato delle incertezze sui contorni degli oggetti, specialmente sui secondi piani, che tendono a “diminuire” la definizione rispetto i soliti standard cui siamo abituati. Ciò l’abbiamo appurato ripetutamente confrontando lo stesso materiale, visualizzato però con un JVC N7. La ragione sta nel processo di vobulazione applicato dall’Epson, il quale – inevitabilmente – non restituisce una solidità d’immagine pari a quella di una matrice nativa.
Di deciso impatto anche la resa dell’HDR e del contrasto in generale – le scene nella grotta di Black Adam sono “spigolate” in modo davvero incisivo – un vero peccato, a tal proposito, l’assenza del supporto al Dolby Vision. Anche qui, un confronto con un tiro lungo a matrice nativa (sempre l’N7), denota neri leggermente più sollevati ed un contrasto più limitato: nuovamente, mancando per la nostra prova un adeguato schermo ALR, permane la possibilità di raggiungere prestazioni ancora migliori sfruttando il fattore schermo.
L’LS800W è dotato – in aggiunta – di un sistema audio Yamaha 2.1 integrato, composto di due diffusori da 1.5 pollici piazzati dietro la griglia frontale, agli angoli (5 watt l’uno) e da un woofer per i bassi da 2.25 pollici orientato posteriormente (10 watt). La resa audio, pur limitata dalla basica configurazione 2.1, restituisce un suono decisamente apprezzabile, specialmente se considerato il target “ampio” della platea cui è destinato. Soprattutto “la presenza” delle basse frequenze risulta davvero efficace: riproducendo in tal senso dischi test come Tenet o Dune, abbiamo apprezzato l’ampia escursione dinamica cui il sistema può arrivare. Nulla a che fare con un setup dedicato, ovviamente, pur tuttavia il suo bell’impatto nel soggiorno lo mostra tutto.
Conclusioni
L’Epson LS800W è un’ottima macchina da proiezione a tiro ultra corto, pensata per trovare udienza presso una vasta platea di utilizzatori. Si sposa benissimo in qualunque tipo di ambiente: grazie alla sorgente laser ed ai vari preset è in grado, infatti, di offrire una qualità di immagine notevole anche in condizioni di forte illuminazione. Le numerose connessioni presenti, unitamente alle funzionalità Android TV, ne aumentano ancor di più la versatilità, attirando l’attenzione di chi cerca un’integrazione agevole con le varie piattaforme streaming e con il mondo gaming. La qualità di visione – gioco forza – risulta un compromesso legato alle variabili appena citate, pur risultando di notevole impatto quando testata in condizioni di riferimento (ambiente buio e materiale UHD da supporto fisico). Ovviamente le scelte progettuali, tra cui l’uso di matrici 3LCD vobulate ed il mancato supporto a sistemi HDR più performanti (Dolby Vision) rendono il gap con soluzioni TV classiche “più blasonate” – ma anche con macchine a tiro lungo di gamma superiore – piuttosto visibile. Di certo, chi desidera coniugare un’immagine di grandezza “cinema” all’utilizzo live e, perchè no, home theater, ha nell’LS800W un’alternativa decisamente valida.
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