Per poco più di 500 euro la coppia, gli Elac Debut Reference DBR62 sono diffusori da stand con importanti novità rispetto agli acclamati Debut 2.0
Abbiamo da sempre apprezzato al gamma di diffusori entry-level Debut di Elac e tutti i modelli che abbiamo recensito (qui l’ultimo in ordine di tempo) ci hanno conquistati grazie all’eccellente rapporto tra qualità e prezzo. Ora è arrivato il momento della serie Debut Reference, un passo in avanti rispetto alla gamma Debut standard che comprende i modelli da stand DBR62 di cui parliamo oggi, quelli da pavimento DFR52 e il canale centrale DCR52.
Gli Elac Debut Reference DBR62, disponibili in Italia a un prezzo di listino di 530 euro la coppia sotto distribuzione LP Audio, sono diffusori ben fatti e belli a vedersi; la qualità della finitura è infatti alta e ci sono due opzioni di colore: deflettore bianco con cabinet rivestito in rovere o deflettore nero con cabinet in noce.
Tecnicamente la grande novità di questo modello è rappresentata dalla nuova unità mid/bass con telaio in alluminio pressofuso. Il cono da 16,5 cm è realizzato in fibra aramidica, come nel caso degli apprezzati (ma più economici) Debut 2.0 B6.2. Il driver mid-bass è collegato allo stesso tweeter a cupola in tessuto da 25 mm già visto a bordo dei B6.2, ma è stato fatto molto lavoro sulla guida d’onda dell’unità ad alta frequenza per migliorare le prestazioni complessive.
Un crossover a filo singolo accuratamente calibrato collega i due driver. Il Bi-wiring non è un’opzione, ma a questo livello ha più senso utilizzare un singolo set di cavi per diffusori di qualità piuttosto che scendere a compromessi con due coppie di alternative inferiori. La nuova presa d’aria svasata a doppio slot nella parte frontale consente inoltre di ottenere un rumore più basso e un’uscita dei bassi più elevata per una migliore dinamica in fascia bassa. Questi diffusori non scendono moltissimo (la risposta in frequenza è infatti pari a 44Hz – 35000Hz), ma per trattarsi di un modello da stand piuttosto compatti non ci si può davvero lamentare.
Sebbene sia possibile posizionare i DBR62 vicino a una parete posteriore, non consigliamo tale posizionamento e non lo consiglia nemmeno Elac. A meno di mezzo metro dalla parete la loro presentazione diventa infatti un po’ congestionata e perde equilibrio; meglio quindi procedere dai 50 cm in su per dare ai diffusori il giusto spazio per respirare.
Per quanto riguarda le elettroniche da collegare, consigliamo un amplificatore integrato del livello del Rega Brio o del Cambridge CXA61. Questi Elac hanno infatti una natura trasparente e imparziale che ben si sposa a questi due amplificatori. Se poi il budget ve lo permette (parliamo di circa 400 euro la coppia), gli stand LS-80 sono davvero ottimi e rappresentato un partner ideale per i DBR62.
Tra le altre caratteristiche tecniche segnaliamo l’impedenza di 6 Ohm, la sensibilità di 86db @ 2.83v/1m, la frequenza di crossover impostata a 2200Hz e una potenza massima supportata di 120W.
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