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Ecobonus 2020 e casa domotica

Detrazioni fiscali ed ecobonus per opere di riqualificazione di abitazioni e condomini dal 50% al 110% almeno fino a fine 2020

Anche se il Decreto Rilancio resta in attesa dell’esame in parlamento la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 19 maggio (decreto legge 34/2020 sulle “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”) ha reso operative le misure di emergenza per la ripresa dell’economia italiana. Fermo restando che non sarà possibile ottenere detrazioni in fattura per spese inferiori ai duecentomila euro ma solo detrazioni fiscali, vediamo come sono state strutturate tali agevolazioni e a chi si rivolgono gli ecobonus.

Parte delle misure sono legate al rinnovo dentro e fuori casa e più in generale sono relative a immobili dove occorra una ristrutturazione o aggiornamento relativo a impianto domotico, ma anche il miglioramento dell’efficienza energetica in essere. Si protrae per tutto il 2020 l’Ecobonus 65% o 50% in funzione degli interventi e bonus casa 50% per le singole abitazioni con maggiorazioni e ulteriori possibilità di intervento in caso di condomini.

ecobonus

Anzitutto la casa domotica con le detrazioni fiscali che rientrano all’interno del bonus ristrutturazioni edilizie nella misura del 50% per quanto viene messo in opera entro fine anno. Come abbiamo accennato non è possibile ottenere sconti in fattura, in quanto il bonus è legato alle detrazioni dall’IRPEF relative alle spese sostenute per gli interventi, ripartite in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.


Per usufruire dell’ ecobonus non occorre inviare comunicazioni preventive all’Agenzia delle Entrate bensì pagare i lavori con bonifico “parlante” (attenzione quello parlante è diverso dal bonifico ordinario, in caso di dati errati il contribuente rischia di non vedersi riconosciute tali agevolazioni), inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile relativo all’intervento e conservare la documentazione in caso di controlli. Nello specifico si tratta di molteplici e interessanti vantaggi economici legati a uno sconto delle tasse ottenibili quando si opera la sostituzione dell’impianto elettrico, lo si aggiorna o si attua la messa a norma.

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Interventi di riqualificazione e aggiornamento anzitutto di dispositivi legati alla sicurezza a partire da citofoni, videocitofoni e telecamere di sorveglianza in termini di sostituzione o nuova installazione che preveda opere murarie; sostituzione per riparazione o aggiornamento dell’interruttore differenziale; installazione di dispositivi per la rilevazione gas; installazione di sistemi di comunicazione, robotica e tecnologici più avanzati a favore della mobilità interna ed esterna per disabili.

Si parla anche di detrazione fiscale al 110%, ed è relativa alle spese sostenute da luglio 2020 fino alla fine del 2021, ripartibile in cinque quote annuali di pari importo. Gli interventi riguardano specifiche opere di riqualificazione energetica legati a interventi d’isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo; interventi sulle parti comuni per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati.

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A tal proposito si intendono impianti a condensazione (con efficienza almeno pari alla classe A), a pompa di calore inclusi gli impianti ibridi, geotermici anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi a sistemi di accumulo e infine quelli di “microcogenerazione” (produzione combinata di elettricità e calore da un unico impianto di piccola taglia). Altri interventi di miglioramento dell’efficienza energetica (previsti nell’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013) come acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e schermature solari sono ascrivibili alla medesima detrazione, a patto che vengano eseguiti nello stesso momento in cui viene svolto almeno uno degli interventi sopra descritti.

Attenzione anche al fotovoltaico dove la detrazione al 110% prevede l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici; installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati dal bonus 110%, con le medesime condizioni e limiti d’importo e ammontare complessivo. Riguardo la casa domotica la detrazione riguarda acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda, climatizzazione delle unità abitative anche in questo caso con proroga a tutto il 2020.

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Alla detrazione IRPEF va a sommarsi il 65% dell’IRES (imposta sul reddito delle società) rispetto alle spese sostenute, sempre con ripartizione in dieci quote annuali. In questo caso per poter usufruire dell’agevolazione non occorre comunicazione preventiva all’amministrazione finanziaria: conclusi i lavori si trasmette all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) una scheda informativa degli interventi realizzati. L’operazione si svolge attraverso il portale internet ma occorre conservare documenti come la certifica del tecnico abilitato che, nel caso dei dispositivi multimediali sopra citati, può venire sostituita da certificazione del produttore che attesti il rispetto dei requisiti tecnici di legge.

È inoltre possibile sfruttare la detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 in merito ad acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW. In tal caso la detrazione IRPEF / IRES va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e spetta nella misura del 50% delle spese sostenute ma su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro. Il consiglio come sempre è quello di non improvvisare opere in proprio ma procedere per gradi, identificando un tecnico qualificato che supervisioni i lavori se non direttamente un’impresa conosciuta ed effettuare un primo sopralluogo.

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A seguito dell’identificazione delle opere fattibili che rientrino nelle detrazioni occorre la stesura di progetto con preventivi sicuri, che non riservino sorprese nel corso d’opera. Anche se già in Gazzetta Ufficiale le detrazioni fiscali con ecobonus al 110% restano al momento in attesa della conversione in legge nell’arco dei prossimi sessanta giorni, per cui l’operatività diverrà tale al massimo verso metà luglio con la pubblicazione di tali provvedimenti anche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Riepilogando le possibilità di detrazioni fiscali ecobonus almeno fino a termine 2020 sono le seguenti:
Detrazioni 50%
Ausili mobilità interna ed esterna; rilevatori gas; colonnine di ricarica veicoli elettrici; sistemi anti intrusione; interruttore differenziale; impianto elettrico; telecamere, videocitofoni, citofoni.

Detrazioni 65% (prevista comunicazione ENEA)
Risparmio energetico, sistemi domotici

Super bonus 110%
Isolamento termico, impianti fotovoltaici anche con sistemi di accumulo e microcogenerazione, impianti di climatizzazione invernali, infissi, schermature solari

Per ulteriori informazioni: link alla pagina del Governo Italiano per il testo completo del Decreto Rilancio.

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