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Eclipsa Audio si fa universale: non solo Samsung per il formato audio 3D royalty-free

eclipsa audio

Eclipsa Audio, il nuovo formato audio 3D open source di Google e Samsung che sfida Dolby Atmos, potrà essere adottato anche da molti altri produttori

Il mese scorso, Google e Samsung hanno annunciato Eclipsa Audio, un nuovo formato audio 3D open source che debutterà a bordo dei TV e delle soundbar Samsung delle gamme 2025. Eclipsa Audio si basa su IAMF (Immersive Audio Model and Formats) ed è rilasciato da Alliance for Open Media (AOM) con licenza royalty-free, anche se è previsto un processo di certificazione.

Può essere quindi considerato l’equivalente audio dell’HDR10+, ovvero un’alternativa gratuita al formato audio spaziale di Dolby (Dolby Atmos) destinata a chiunque voglia utilizzarlo in prodotti e contenuti senza pagare salate royalties.

A differenza di Dolby Atmos, Eclipsa Audio non è però basato sugli oggetti ma sui canali per creare una prospettiva audio 3D. Può contenere fino a 28 canali di ingresso, che vengono poi riprodotti su diffusori o cuffie e, per queste ultime, supporta anche il rendering binaurale. Si tratta inoltre di un formato indipendente dal codec, il che significa che può funzionare con LPCM, AAC, FLAC e Opus.


In sintesi, l’obiettivo di Google con Eclipsa Audio è creare un formato audio spaziale 3D scalabile e flessibile che non sia limitato a film, serie, giochi e musica, ma che funzioni praticamente per qualsiasi cosa, compresi i video su YouTube. La notizia di questi giorni è che Eclipsa Audio non sarà esclusivo per i nuovi prodotti Samsung, ma sarà ufficialmente supportato anche su dispositivi Google TV di brand come Hisense, Sony, Philips e TCL a partire da Android 16. In teoria, può essere implementato anche prima dell’uscita di Android 16, ma questo dipenderà dal singolo produttore.

In una dimostrazione a porte chiuse nel corso del CES 2025 del mese scorso, Eclipsa Audio è stato fatto girare anche a bordo di TV OLED di LG con sistema operativo webOS, a dimostrazione di come la sua natura aperta e gratuita potrebbe facilitarne non poco la diffusione su TV, monitor e soundbar di qualsiasi produttore interessato.

E non finisce qui, visto che il prossimo passo sarà il supporto per i dispositivi mobili e i browser web. Anche in questo caso, per ora si parla solo di Android 16 a livello di sistema operativo, mentre non sappiamo ancora nulla per quanto riguarda la sfera Apple (principalmente iOS e tvOS). C’è in previsione anche la certificazione di ricevitori AV, mentre il popolare software multimediale VLC è quasi pronto per implementare il supporto per Eclipsa Audio. 

Google e AOMedia stanno anche lavorando allo sviluppo di tool per i creatori di contenuti per utilizzare facilmente Eclipsa Audio. Gli strumenti principali IAMF sono già disponibili gratuitamente per chiunque, ma una delle sfide più grandi sarà convincere Hollywood e le principali piattaforme di streaming (come Netflix, già membro della Alliance for Open Media) ad adottare Eclipsa, sebbene secondo Google gli studi finiranno per utilizzare la stessa sorgente audio per un film o una serie TV per produrre simultaneamente l’audio sia in Dolby Atmos, sia in Eclipsa Audio.

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