Dragged Across Concrete è firmato da S. Craig Zahler, che ha scritto e sceneggiato una disperata discesa in un brutale inferno metropolitano
Dragged Across Concrete racconta dei poliziotti Brett Ridgeman (Mel Gibson) e Anthony Lurasetti (Vince Vaughn), incastrati da un video che ne testimonia i brutali metodi con cui hanno concluso un arresto. Sospesi dal servizio senza paga per sei settimane sono costretti ad andare al di la della stessa legge che hanno giurato di difendere: per un discutibile individuo il veterano Ridgeman accetta di pedinare il criminale Lorentz Vogelmann (Tomas Kretschmann), facendosi aiutare dal più giovane collega. Dopo aver assistito a una sanguinosa rapina a opera della banda di Vogelmann decidono di attendere l’occasione propizia per mettere le mani sul bottino. Una sorta di rivincita morale su una metropoli che li ha letteralmente masticati e sputati nell’immondizia.
Eclettico, avulso al mainstream e capace di autoriali incursioni cinematografiche che lasciano il segno il regista, sceneggiatore, scrittore, musicista e cinematographer S. Craig Zahler resta uno dei cineasti più interessanti del momento. Messe a segno due opere dolorose e durissime come T. Bone Tomahawk e Brawl in Cell Block 99 (di cui contro tutte le bandiere abbiamo comunque pubblicato la recensione a questo link), segnate da un uso persistente di violenza iperrealista e ineluttabili atmosfere, prosegue nel raccontare di emarginati e perdenti segnati a fuoco da vite borderline. L’autore non ha dubbi nel prodursi in una sorta di crudele schiacciasassi socio-psicologico, iperbolicamente grafico quanto i conflitti a fuoco. Incurante delle sfiancanti derive temporali e debordante latenza nel ritmo Zahler si gioca tutto pur di trasmettere un profondo disagio anche in questa terza opera, meno riuscita delle precedenti.
159′ minuti di dramma in cui la dilatazione del tempo imposta dagli approfondimenti su molteplici personaggi, con Vaughn e Gibson che procedono per sottrazione, chiama a raccolta tutta la pazienza possibile. Rispetto al passato Zahler è ancor meno preoccupato del lentissimo incedere per atmosfere colme di disperazione, sconfitta e disillusione. Una personalissima struttura narrativa al di fuori dei giochi di un cinema di cassetta che bada solo al risultato commerciale, con una distribuzione pressoché nulla per i circuiti cinematografici di Dragged Across Concrete – che tradotto letteralmente significa Trascinato nel cemento. Dopo la proiezione alla Mostra di Venezia anche in Italia non è passato in sala, portando il film a un colossale flop e un recupero di circa due milioni di dollari contro i quindici di budget. Papabile cult movie.
Girato nativo digitale con Red Weapon Helium a risoluzione nativa 8K si è poi giunti a un Digital Intermediate 4K, ma lo scarso successo ha impedito di puntare a una produzione di maggior levatura su fisico in UHD. Aspect ratio 2.39:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Qualità delle immagini elevata, tenuta sfumature anche in secondo piano, solidità e risalto elementi anche nelle difficili condizioni di luce in cui versa specialmente la seconda parte. Al netto dell’SDR un egregio risultato per saturazione e ampiezza cromatica così come per i notevoli neri, lasciando immaginare quanto avrebbe beneficiato un’offerta tecnica a risoluzione video superiore una volta tanto che non occorreva l’upscaling.
Doppio DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese (16 bit) per un ascolto di ottima resa, benché l’opera offra raramente nella prima parte elementi discreti, anche se il centrale sia notevole, con relativo supporto di sub e sezione posteriore. Per meglio comprendere l’efficacia della codifica lossless occorre iniziare dalla rapina in banca. Presenti anche due tracce speculari Dolby Digital 2.0 (224 kbps). Purtroppo nessun extra, ricordando nell’edizione USA una raccolta di focus sulla produzione per un totale di circa 40′ minuti. Link ad Amazon.
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