Lo standard HDMI si porta dietro una certa complessità quando si parla di caratteristiche tecniche e funzionalità secondarie. Ecco un breve vademecum per i nostri lettori più geek
Dopo il primo speciale dei giorni scorsi in cui siamo passati in rassegna agli aspetti fondamentali dei cavi HDMI, torniamo oggi sull’argomento per analizzare altre caratteristiche meno note e più “tecniche” di questo fondamentale standard con cui tutti, bene o male, abbiamo a che fare da diversi anni.
Partendo dalle feature (abbiamo già parlato nel primo speciale di ARC/eARC, HEC, HDCP e HDR), vale la pena soffermarsi su altri acronimi in cui potreste imbattervi quando dovete scegliere un nuovo cavo HDMI.
Transition-Minimized Differential Signaling (TMDS)
Quando i dati digitali vengono trasmessi, specialmente su lunghe distanze, sono suscettibili al rumore e alla perdita di segnale. TMDS è un modo per codificare un segnale HDMI per proteggerlo dalle interferenze mentre viaggia dalla sorgente al ricevitore. Funziona in tre step:
- Il dispositivo di invio codifica il segnale, organizzando gli uno e gli zeri per ridurre la possibilità che il segnale si degradi.
- Due copie del segnale vengono trasmesse su diversi cavi interni (uno è una versione “fuori fase” del segnale effettivo).
- Il dispositivo ricevente rimette in fase il segnale fuori fase e confronta le due versioni, ignorando eventuali differenze (rumore) tra le due.
Consumer Electronic Control (CEC)
Questa funzione consente a un utente di controllare fino a 15 dispositivi HDMI collegati utilizzando un telecomando. La maggior parte dei TV e dei dispositivi di streaming supportano CEC, ma questa feature potrebbe essere disattivata per impostazione predefinita. I produttori a volte si riferiscono a CEC utilizzando termini proprietari (ad esempio Anynet +, Viera Link), quindi potrebbe non essere evidente che il vostro dispositivo lo supporti.
Display Data Channel (DDC)
L’interfaccia HDMI include il supporto per VESA DDC, un insieme di protocolli che consentono a una sorgente (la scheda grafica di un computer, ad esempio) di chiedere a un monitor quali formati audio e video può gestire e regolare le impostazioni sul monitor, come luminosità e contrasto. Le informazioni scambiate da un dispositivo sorgente e da un display sono chiamate Extended Display Information Data (EDID) e vengono trasmesse attraverso il Display Data Channel.
Display Stream Compression (DSC)
Maggiore è la risoluzione, la profondità del colore e la frequenza dei fotogrammi, maggiore è il numero di bit da trasmettere fino al raggiungimento della larghezza di banda massima. Quindi, l’unico modo per trasmettere più bit è aggiungere più “corsie” al cavo o comprimere il segnale.
HDMI 2.1 ha introdotto il supporto per Display Stream Compression (DSC) 1.2a, una compressione video senza perdita di dati per video UHD. Utilizzando DSC, un cavo HDMI 2.1 può supportare una larghezza di banda compressa massima di 128 Gbps sufficiente per il 10K, anche se ci vorrà del tempo prima che ci siano dispositivi disponibili in commercio che richiedono così tanta larghezza di banda.
HDMI e DisplayPort
Un accenno infine alle differenze (non sempre note) tra HDMI e DisplayPort, standard simili ma con un focus diverso. HDMI è stato ampiamente adottato dai produttori di elettronica di consumo, mentre l’obiettivo principale di DisplayPort riguarda maggiormente le applicazioni audio/video professionali e la sfera informatica.
Se è necessario collegare un lettore Blu-Ray, un decoder via cavo, una console di gioco o un dispositivo di streaming al televisore, HDMI è la scelta logica. Le opzioni per il collegamento del monitor di un computer al laptop o al PC desktop potrebbero essere meno chiare. Molti computer (e docking station) offrono sia HDMI, sia DisplayPort. Quale offre i migliori risultati?
In termini di qualità dell’immagine, non c’è molta differenza. DisplayPort 2.0 ha una larghezza di banda maggiore, che consente di supportare video a risoluzione più elevata, ma al momento ci sono poche applicazioni che richiedono video oltre il 4K. Tuttavia, se avete bisogno di più display, potete collegare fino a tre monitor 4K a 90 Hz o due monitor 8K a 120 Hz.
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