Sono diversi gli indizi che portano a pensare a uno stallo nel mercato dei dongle HDMI e dei media player per lo streaming, che di fronte a TV sempre più ricchi di funzioni stanno iniziando a perdere attrattiva
Che ci sia sempre meno bisogno di media player esterni per vedere sui propri TV le piattaforme streaming? È una sensazione che diversi analisti hanno espresso a più riprese nell’ultimo anno, portando come prova anche il fatto che il 2023, a parte i nuovi modelli di Fire TV di Amazon, non ha visto uscire nuovi media player degni di nota. Roku, ad esempio, è la prima volta dal 2015 che non farà uscire questo autunno un nuovo dispositivo e ciò si spiega anche con il fatto che sta dando sempre più importanza ai suoi televisori Roku TV che non ai dongle HDMI per lo streaming.
Nvidia non ha più fatto uscire un nuovo Shield TV dal 2019 e sia Apple, sia Google quest’anno non porteranno sul mercato alcuna nuova versione dei loro device per lo streaming, rispettivamente Apple TV 4K e Chromecast with Google TV. Escludendo appunto Amazon, Nokia, Xiaomi e decine di piccoli produttori cinesi, sembra che gli altri big siano sempre meno interessati a questa fascia di mercato. E non è difficile capirne il motivo.
Da un lato gli attuali TV con una sezione smart danno accesso a tutte le app (o quasi) per lo streaming che interessano l’utente medio, senza quindi la scomodità di acquistare un altro dispositivo che va tra l’altro a occupare un prezioso ingresso HDMI. Nel caso di Apple (ma anche Nvidia non scherza), assistiamo inoltre a un supporto software talmente prorogato nel tempo che anche chi possiede una Apple TV HD del 2015 può scaricare e installare TV OS 17, l’ultima versione del sistema operativo del dispositivo di Apple disponibile al momento di scrivere.
Il fatto principale però è che se fino a qualche anno fa nelle nostre case c’erano ancora moltissimi TV di vecchia generazione senza nemmeno uno straccio di connettività o con una sezione smart ridotta ai minimi termini, oggi anche i TV più economici permettono di scaricare tantissime app per lo streaming (si pensi solo ai TV TCL di bassa gamma con a bordo Android TV), rendendo quindi inutile l’acquisto di un dongle o di un media-player separato.
Non è un caso che negli USA, come riportato in un recente report di Leichtman Research, la penetrazione degli Smart TV nelle case americane sia del 74% contro il 64% di dongle HDMI e media player (percentuali destinate a crescere notevolmente a favore degli Smart TV). Non va poi dimenticato che lo spazio per migliorare questi device esterni, arricchirli di nuove feature e renderli più attraenti agli occhi dei consumatori rispetto alle sezioni smart dei TV odierni è sempre più ristretto. Ci si chiede insomma cosa ci si possa inventare per una nuova Apple TV 4K o un Nvidia Shield TV di prossima generazione quando già i modelli attuali, continuamente supportati con aggiornamenti software, fanno già tutto quello che serve anche per l’appassionato più esigente.
Forse si potrebbe aggiungere qualcosa in ottica gaming (almeno su Apple TV, visto che Nvidia è già fornitissima su questo versante), cercando di rendere i media player del futuro sempre più simili a piccole console economiche, ma in quanto alla pura fruizione dello streaming da qui in poi la vera sfida sarà sui più sui prezzi (che dovranno essere sempre più bassi) che non su hardware, funzioni o connettività. E il fatto che sempre più spesso Amazon metta in sconto l’intera gamma di Fire TV è forse segno che le “chiavette HDMI” non attraggono più come un tempo.
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