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Diffusori attivi Dali Rubicon 2 C – La recensione

Rubicon 2 C

Grazie anche al versatile Sound Hub, i Dali Rubicon 2 C rappresentano una soluzione all-in-one perfettamente riuscita

Potreste chiedervi perché un maggior numero di brand di diffusori hi-fi non realizzi versioni attive dei loro diffusori passivi già in catalogo. Dopotutto non basta inserire un amplificatore nel cabinet? Non proprio. Come dimostrato da questi Dali Rubicon 2 C (4200 euro la coppia), c’è molto lavoro per questa transizione da passivo ad attivo e si va ben oltre l’inserimento di un amplificatore. Per un suono ottimale è infatti necessaria un’elaborazione digitale complessa, le connessioni wireless tra i diffusori devono essere affidabili e bisogna considerare anche l’alloggiamento di moduli di streaming e connettività.

Essenzialmente i Rubicon 2 C sono una fusione tra i diffusori passivi Rubicon 2 (da cui prendono in prestito i driver e la costruzione del cabinet) e i diffusori attivi Callisto del 2018, dai quali prendono la tecnologia di amplificazione in classe D, con in più il Dali Sound Hub.

Compatibilità

Il Sound Hub è essenzialmente il cervello del sistema; si tratta di un preamplificatore esterno con capacità streaming che si collega ai diffusori in modalità wireless tramite la propria rete proprietaria (sulla banda Wi-Fi 2.4GHz o 5.8GHz, a seconda della posizione e della qualità della connessione) e trasmette loro l’audio fino a 24-bit/96kHz.


Basta premere il pulsante “pair” su ciascun componente per stabilire una connessione tra di essi, cosa utile se la rete è fuori portata e si desidera comunque ascoltare una fonte offline. In effetti, l’hub mostra lo stato di “diffusori collegati” anche prima di premere gli interruttori di alimentazione dei diffusori stessi. I loro pannelli posteriori hanno solo prese di corrente (ogni diffusore infatti deve essere collegato alla rete elettrica), porte USB per gli aggiornamenti del firmware e ingressi ADC (RCA analogico) per il collegamento diretto di un preamplificatore esterno. È il Sound Hub a integrare gli ingressi per il collegamento delle sorgenti audio.

Ci sono complessivamente due ottiche e una coassiale che alimentano un DAC PCM1796 Burr Brown, una coppia di RCA stereo, una presa da 3,5 mm e connettività Bluetooth aptX HD. Sebbene tale elenco ometta uno stadio phono per il collegamento di un giradischi, si può ricorrere a uno stadio phono esterno collegato all’ingresso RCA. Ci sono anche due porte di espansione modulari sul pannello posteriore del Sound Hub, una delle quali può essere riempita con la scheda BluOS (inclusa), che fornisce streaming audio completo da librerie musicali in rete (PC o NAS ad esempio) e da servizi come Tidal, Qobuz e Spotify, il tutto controllato tramite l’ottima app BluOS.

Al momento non ci sono altri moduli aggiuntivi disponibili, ma la seconda porta di espansione consente a Dali di creare eventualmente una nuova scheda (nel caso dovessero arrivare nuove tecnologie legate magari allo streaming) per arricchire ulteriormente le capacità del Sound Hub e renderlo così a prova di futuro.

Sebbene i Rubicon 2 C facciano affidamento in gran parte sull’ingegneria passata di Dali (e non ci sarebbe nulla di male considerando la sua ottima qualità), la società danese ha lavorato duramente per migliorare l’elaborazione del segnale digitale e l’integrazione tra i driver. Mentre i più grandi modelli da pavimento (i Rubicon 6 C) utilizzano una coppia di tweeter (uno dei quali a cupola mentre l’altro a nastro) e una coppia di woofer da 165 mm dal caratteristico cono in fibra di legno, i Rubicon 2 C si affidano più rigorosamente a un design attivo a due vie.

Il loro tweeter a cupola morbida da 29 mm e il woofer a cono in fibra di legno da 16,5 cm sono pilotati ciascuno direttamente dal proprio amplificatore di classe D da 250W e separati nelle proprie camere all’interno del cabinet nel tentativo di ottenere il massimo da essi.

Funzioni

Naturalmente, grazie al Sound Hub, i diffusori possono essere sistemati in salotto badando solo ai cavi di alimentazione. Qualunque sorgente abbiate (un lettore CD o un TV), questa non deve trovarsi per forza vicino ai diffusori ma al Sound Hub, che, considerando le dimensioni compatte, dovrebbe essere facile da sistemare nell’ambiente di ascolto. Il display a LED numerico al centro della manopola nel pannello anteriore del Sound Hub è utile per regolare e visualizzare chiaramente il volume e la selezione dell’ingresso, sebbene i diffusori stessi abbiano una serie di luci per indicare anche il volume.

I driver mid/bass di colore marrone, che sono sempre stati un tratto distintivo del design dei diffusori Dali, sono presenti qui circondati da cerchi in gomma, scelta fatta su misura per i Rubicon 2 C nel tentativo di prevenire la perdita di energia, mentre la stretta vicinanza al tweeter superiore ha aiutato Dali a creare diffusori piuttosto compatti. Inoltre, a parte la barra del volume sotto il woofer (che a distanza potrebbe essere scambiata per una specie di slot), non c’è alcuna chiara indicazione che si tratti di diffusori attivi.

Qualità audio

Gli sforzi di Dali per integrare i driver hanno dato i loro frutti. La presentazione offerta dai Rubicon 2 C è meravigliosamente coerente tra le frequenze: alti, bassi e medi sono definiti in modo distinto, ma non si allontanano mai dall’apparentemente facile coordinamento tra essi. Tale perfetta integrazione è completata da un piacevole equilibrio tonale attraverso la gamma media, i bassi e la parte superiore del range di frequenze.

La resa delle voci è da sempre una specialità dei diffusori Dali grazie al calore e alla chiarezza offerti, ma anche gli accenni più in basso nello spettro sono ugualmente soddisfacenti sia in termini di profondità che di spinta. La natura leggermente acuta degli alti viene enfatizzata quando i diffusori sono inclinati verso l’interno e diretti direttamente verso la posizione d’ascolto e quindi, come suggerisce la stessa Dali, abbiamo eseguito i test con i 2 C rivolti frontalmente e non verso il nostro divano.

Facciamo partire Sky’s Grey dei Destroyer e ci accorgiamo di come l’approccio dei Dali favorisca la concentrazione e l’immediatezza rispetto alla spaziosità, ma il tutto sempre ben misurato. I Rubicon 2 C mantengono l’ascolto interessante anche da un punto di vista dinamico e ci sono precisione e organizzazione in quantità tale da mantenere l’ascolto comunicativo anche quando il sound si fa più denso e stratificato. I loro livelli di trasparenza e il modo di gestire il timing sono tra i più impressionanti che abbiamo sentito recentemente in un sistema di questo tipo

Tuttavia, un sistema hi-fi tradizionale dal prezzo simile è in grado di far emergere più dettagli e sfumature. Vale anche la pena notare che mentre l’encomiabile trasparenza è senza dubbio uno dei più grandi punti di forza di questi diffusori, il rovescio della medaglia di questo carattere così “rivelatore” è che, quando si ascoltano brani dalla produzione discutibile o dalla bassa qualità, questa non viene addolcita o edulcorata in alcun modo. Tuttavia, se date in pasto a questi Dali stream lossless o hi-res da Qobuz o Tidal (o da uno streamer cablato), sarete ricompensati con una qualità sopraffina.

Verdetto

Dali ha attinto ai suoi successi passati per la progettazione di questi diffusori attivi e il risultato è notevole. Anche grazie al versatile Sound Hub i Rubicon 2 C rappresentano infatti una soluzione all-in-one perfettamente riuscita.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

Grazie anche al versatile Sound Hub, i Dali Rubicon 2 C rappresentano una soluzione all-in-one perfettamente riuscita.

Pro
Diffusori trasparenti e dettagliati
Connessioni complete
Set-up e utilizzo molto semplici

Contro
Manca uno stadio phono

Scheda tecnica
Risposta in frequenza: 46-26.000 Hz
Massimo SPL: 108 dB
Woofer: 165 mm
Tweeter: 29 mm
Carico: bass reflex
Frequenza di accordo: 51 Hz
Amplificatore: 2x 250 watt massimo
Impedenza di ingresso: 5.000 ohm
Sensibilità di ingresso: 1.400 mV
Ingresso wireless 24bit-96kHz
Ingressi Sound Hub: RCA, Aux, 2x digitale ottico, digitale coax
Uscite Sound Hub: pre-out, subwoofer
Bluetooth: AAC, Apt-X e Apt-X HD
DAC: Burr-Brown PCM1796
Dimensioni: 353x195x335 mm
Peso: 8,4 kg
Prezzo: 4200 euro
Sito del produttore: www.dali-speakers.com
Distributore italiano: www.pixelengineering.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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