Editoriali Hi-Fi Notizie

Diffusori attivi, 4 famiglie per tutte le esigenze

diffusori attivi
Triangle Capella

Diffusori attivi, con questo articolo fornisco una panoramica dei diversi tipi di diffusori attivi presenti nel mercato.
Mi riferisco a prodotti che possono essere tranquillamente paragonati (e costare meno) dei corrispettivi impianti stereo più conosciuti.
Non parlerò quindi dei cosiddetti “desktop” molto economici e plasticosi.

Divido l’offerta in quattro gruppi: il primo livello, l’intermedio (che ritengo il più interessante per quanto spiegato negli articoli precedenti), il cosiddetto “high end” ed il professionale.

Il primo gruppo di diffusori attivi è rappresentato da Triangle con Bro 3 Connect, da Mission LX-Connect + Hub, Edifier nei diversi modelli che sono stati già da noi recensiti.
Questi modelli sono semi attivi, nel senso che hanno un diffusore con le connessioni e l’amplificazione per anche l’altra unità, oppure le connessioni sono esterne con un Hub, cioè una unità esterna.
Differiscono così da quanto enunciato come “ideale”: cioè un singolo amplificatore per ogni altoparlante ed una possibilità di connessione sia stream, analogica e digitale, in altre parole un sistema completo comandabile da app di cellulare o telecomando.

Il gruppo intermedio, quello più facilmente paragonabile, sia per notorietà dell’azienda che per confrontabilità con la controparte passiva e componenti separati, è rappresentata, come esempi, da Kef (nelle varie forme che vedremo prossimamente), B&W Formation, Dali serie Rubicon e Oberon + Hub, Meridian nelle diverse opzioni.


Per quanto riguarda l’high end, nomi come Kii (nata esclusivamente come diffusore attivo per questo mercato) e Goldmund, marchio storico prima francese e ora svizzero, conosciuto per il famoso giradischi, offrono diverse soluzioni, sia per ambienti domestici normali che per grandi saloni.

diffusori attivi

L’ultimo gruppo è il professionale, che da una parte offre un’ampia scelta, come Focal, Dutch & Dutch (che abbiamo presentato qui), Genelec, Dynaudio (ultra conosciuto in ambito stereo domestico), ATC e PMC inglesi,
Chi avesse perplessità sul termine “professionale”, è vero che sono prodotti non pensati per l’utilizzo domestico, ma vi dice niente il fatto che siano utilizzati per produrre quello che noi ascoltiamo?

Un ultimo aneddoto a questo proposito: su una famosa rivista USA, un noto recensore, provando le Genelec mini monitor, aveva dichiarato che se non facesse questo lavoro e dovesse provare tanti prodotti diversi, le avrebbe tenute per sé e sarebbe stato tranquillamente soddisfatto per sempre!
Nei prossimi articoli vedremo in particolare ogni azienda e le sue proposte.

 

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