Casse e diffusori Editoriali I consigli di AF Digitale

DIFFUSORI A LINEA DI TRASMISSIONE

Le modalità di carico maggiormente utilizzate nel progetto di un diffusore acustico sono essenzialmente due: la sospensione pneumatica ed il bass reflex, laddove quest’ultima appare essere la preferita dai progettisti per motivi legati alla sua efficienza. Ve ne sono in ogni caso altre tipologie, ad esempio la linea di trasmissione di cui parleremo in questo articolo.

Al fine di offrire un carico acustico al woofer – il driver che usualmente incide di più nell’economia generale del progetto di un diffusore – la maggioranza dei diffusori attualmente sul mercato si affida al bass reflex, altrimenti noto come sistema accordato, una tipologia di carico aperta che sfruttando l’emissione posteriore dell’altoparlante ne inverte la fase (necessariamente opposta poiché emessa dalla faccia posteriore) per poi reimmetterla in ambiente attraverso il previsto tubo d’accordo, sostanzialmente un altoparlante virtuale.

Questo sistema vanta una buona efficienza e sfruttando i parametri di THIELE & SMALL – ovvero le caratteristiche elettromeccaniche dello specifico altoparlante – consente di individuare il volume di carico esatto e le dimensioni del tubo reflex senza eccessive criticità.

Attenzione: ciò non significa che progettare un diffusore sia opera eseguibile da chiunque purché minimamente ferrato in materia, occorrono comunque ulteriori competenze per riuscire a concepire qualcosa di effettivamente funzionante, soprattutto ben suonante, cosa non così semplice.


La sospensione pneumatica invece – pur presentando alcuni vantaggi rispetto al reflex – non sembra al momento troppo frequentata, probabilmente per questioni economiche.

Esiste comunque un’altra tipologia di carico tecnologicamente affascinante ancora meno utilizzata, la linea di trasmissione o labirinto acustico, un sistema di carico anch’esso aperto che in maniera differente dal bass reflex sfrutta l’emissione posteriore al fine di coadiuvare il woofer nel suo lavoro.

Le TDL STUDIO 3: uno dei migliori rappresentanti della categoria dell’epoca

 

Cavallo di battaglia nel passato della britannica TDL – ancor prima della conterranea IMF – è oggi appannaggio di poche aziende che ne sfruttano le indubbie qualità, purtroppo a prezzo non proprio popolare, sebbene come vedremo la cosa è giustificata dalla inevitabile complessità della realizzazione.

Riducendo in due parole il concetto, la lunghezza della linea ottiene di rallentare il flusso dell’aria – ragione per la quale l’onda sonora “vede” una maggiore distanza da percorrere – facendo in modo che quando questa raggiunge la porta d’uscita vi sia un corretto allineamento in fase.

Ciò comporta una forma di interferenza costruttiva, un fenomeno che aumenta il livello di uscita della parte bassa dello spettro sonoro in modo alquanto sostanzioso, un concetto simile al reflex ma implementato in maniera diversa e soprattutto, ulteriormente efficiente.

Il problema nasce al momento della progettazione, non esistendo un vero e proprio protocollo che definisca con esattezza le caratteristiche della linea – meno che mai relativamente alla necessaria coibentazione con assorbente acustico posto all’interno, guarda caso proprio il materiale che rallenta il flusso dell’aria consentendo di ottenere le prestazioni desiderate – ma solo software di simulazione parziale.

Generalmente parlando, la lana a fibre corte e/o lunghe sembra essere il materiale migliore da impiegare allo scopo, chiaramente sfruttandone le diverse caratteristiche offerte in funzione dello specifico problema da risolvere in una quanto mai lampante combinazione di causa/effetto.

Nel leggere la letteratura tecnica disponibile in rete – quasi sempre in inglese tra l’altro – sembra anche che non siano di grande aiuto nemmeno i parametri dei già nominati THIELE & SMALL, fatta salva la frequenza di risonanza (Fs) e la superficie emittente (Sd) dell’altoparlante, gli unici che a quanto pare sono considerati.

Il resto – qui sta la parte più difficile – deve essere fatto col metodo noto col nome di trial & error, ovvero procedendo per tentativi fino a sintonizzare finemente il contributo della linea all’emissione nei confronti del driver, non esattamente una passeggiata.

Una delle aziende maggiormente dotate di esperienza in materia è la britannica PMC (acronimo di Professional Monitor Company) azienda che ha studiato approfonditamente questo tipo di carico fino a creare e brevettare la serie ATL (Advanced Transmission Line), diffusori che utilizzano il suddetto principio in modo evoluto.

Il modello Twenty 5.2i di PMC: notare il condotto di uscita lamellare, anch’esso oggetto di brevetto

 

Addirittura – cosa che fa ben comprendere la natura affatto semplice di questa tipologia di carico – la PMC si è spinta ad indagare e realizzare direttamente l’assorbente acustico utilizzato nei loro diffusori al fine di raggiungere i risultati di progetto stabiliti inizialmente.

Come già evidenziato, infatti, la coibentazione della linea è un aspetto molto importante della realizzazione, poiché si occupa dell’assorbimento delle frequenze medie ed alte emesse dall’altoparlante, circostanza che fuori controllo creerebbe non pochi problemi funzionali.

La creazione di uno specifico materiale atto allo scopo, ovviamente, consente di azzerare (o quasi) le potenziali specifiche criticità puntualmente presenti, perché fissando determinati parametri è possibile un migliore controllo della fase di progetto e prototipazione, aspetto non certo di poco conto.

Il monitor da studio QB1-A

 

Come suona? Chi ha avuto modo di ascoltare diffusori così configurati non può dimenticarli, a fronte di dimensioni tutto sommato non troppo ampie del driver utilizzato – difficilmente si arriva a diametri di 8”, solitamente 6” sono più che sufficienti pena dimensioni del cabinet a dire poco proibitive – la gamma bassa è potente e concreta come raramente capita di ascoltare, respiro ed articolazione sono solitamente molto ben esposti ed energici.

In futuro parleremo della costruzione di un piccolo sistema TL facilmente realizzabile a prezzo decisamente interessante in rapporto alle prestazioni…..stay tuned!

Come al solito, ottimi ascolti!!!

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