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Diffusore centrale: tre modelli per godersi al meglio l’Home Cinema

Il diffusore centrale ha un’importanza fondamentale nella resa di qualsiasi traccia audio multicanale e per fortuna il mercato offre modelli per tutte le tasche. Ecco tre esempi con prezzi da 360 a 2000 euro

Il diffusore centrale è un componente fondamentale di qualsiasi impianto audio per Home Cinema, visto che il suo scopo è di riproporre con la maggior chiarezza e precisione possibili non solo i dialoghi, ma anche altri suoni ed effetti di una traccia audio multicanale. Qui ve ne proponiamo tre modelli in altrettante fasce di prezzo, consci del fatto che l’abbinamento di un centrale con gli altri diffusori (soprattutto i due frontali) deve tenere conto di alcuni parametri per un “matching” ottimale.

Non avrebbe quindi senso spendere 2000 euro per un centrale quando magari si utilizzano come frontali due piccoli speaker da stand da 200 euro l’uno (per non parlare dell’abbonamento migliore a livello di frequenze, impedenza, gestione potenza e sensibilità). La regola d’oro sarebbe quella di optare per diffusori dello stesso brand (meglio ancora se della stessa serie), ma visto che ciò non è sempre possibile ecco alcune proposte di tre diversi marchi, che anche grazie ai diversi prezzi dovrebbe accontentare una larga parte di voi lettori.

Sotto i 500 euro: Wharfedale Diamond 12.C

Diffusore centrale

Se il vostro budget è piuttosto limitato, potreste indirizzarvi sul Wharfedale Diamond 12.C da 360 euro e portarvi comunque a casa un signor centrale in questa fascia di prezzo. La serie Diamond, che ha esordito nel 1982, non ha bisogno di tante presentazioni per chi segue un minimo il mercato hi-fi “british” e questo modello si inserisce in modo impeccabile nel solo della tradizione Wahrfedale.


Non è un diffusore recentissimo (risale a circa quattro anni fa), ma proprio per questo potete trovarlo a prezzi a dir poco imperdibili. Wharfedale ha optato per un classico design a due vie (niente porta reflex però) e per due driver mid/bass da 13 cm dotati di un cono modellato da un composito chiamato Klarity, che combina il polipropilene (materiale apprezzato per la sua capacità di fornire una bassa distorsione) con la mica, che aggiunge ulteriore rigidità. Il risultato è un cono leggero ma estremamente rigido che punta a eccellere sui due fronti più importanti: bassa colorazione e risposta particolarmente rapida.

Gli ingegneri di Wharfedale hanno inoltre adottato ulteriori misure anti-distorsione per ridurre la risonanza generata dal sistema motore, utilizzando in particolare un anello di compensazione in alluminio nella struttura del magnete del driver. Una pari quantità di attenzione è stata dedicata anche a ottenere le migliori prestazioni in alta frequenza dal tweeter a cupola da 25 mm.

La garanzia che entrambe le unità di azionamento funzionino bene insieme è la rete crossover, i cui induttori a nucleo d’aria a bassa distorsione sono spesso tipici di diffusori fascia più alta. Da segnalare anche il cabinet in fibra di legno multistrato, la tecnologia Intelligent Spot Bracing che riduce la risonanza e una speciale colla tra gli strati di legno scelta per garantire che i driver funzionino in modo ottimale. Tra le specifiche tecniche segnaliamo la risposta in frequenza di 40Hz-20 kHz, la sensibilità di 90 dB, l’impedenza nominale di 8 ohm e una potenza consigliata di 20-120W.

Da 500 a 1000 euro: B&W HTM6 S3

Con prezzi che online partono da oggi da circa 600 euro (rispetto ai 750 euro del listino), il diffusore centrale B&W HTM6 S3 della gamma 2023 fa parte della serie 600 S3 di ottava generazione e chi conosce il produttore britannico, sa già cosa aspettarsi di positivo (soprattutto con prezzi così aggressivi).

Questo diffusore centrale con design a due vie-bass reflex pesa circa 8 Kg e monta al suo interno un tweeter da 25mm Titanium Dome e due midrange da 130mm FST Continuum Cone. Il primo è un driver del tutto nuovo con cupola cupola in titanio; si tratta di una struttura in due parti con una sottile cupola principale da 25 micron rinforzata da un anello in titanio da 30 micron alloggiato in un sistema di caricamento dei tubi più lungo, che teoricamente aiuta a ridurre le vibrazioni dietro la cupola e favorisce un suono più aperto.

Il nuovo tweeter si segnala anche per una nuova piastra di montaggio per favorire la dispersione e per un design della griglia del tweeter più aperto ripreso dalla serie 800 Signature. Anche il cabinet presenta una nuova concezione, visto che oltre al legno più pregiato il tweeter e il driver principale sono più vicini tra loro con anelli di rifinitura intersecanti per migliorare l’immagine e l’integrazione dei driver.

I vassoi dei terminali dei diffusori sul retro sono ripresi dalla più costosa Serie 700 S3, così come la porta posteriore per i bassi. L’HTM6 S3 è anche dotato di un nuovo gruppo motore utilizzato per i midrange che utilizzano i coni proprietari Continuum, mentre i crossover sono dotati di condensatori di bypass migliorati, sempre provenienti dalla Serie 700 S3. Tra le specifiche tecniche segnaliamo la risposta in frequenza di 72Hz – 28kHz ±3dB, la sensibilità di 87dB spl, l’impedenza nominale di 8Ω e una potenza di amplificazione consigliata compresa tra 30W e 120W.

Sopra a 1000 euro: Totem Bison Center

Si tratta del sesto diffusore centrale nel catalogo del produttore canadese Totem Acoustic, che per questo recente modello da circa 2000 euro ha optato per un tweeter soft dome da 33mm. Un driver inciso al laser con magnete al neodimio la cui risposta si estende fino a oltre i 30 kHz ma scende anche in basso in modo tale da contribuire alla gamma media. Il midwoofer da 13cm già visto a bordo del Bison Monitor e qui presente in coppia, è anch’esso di nuova concezione. Questo driver scende fino a 42Hz e offre maggiori capacità dinamiche grazie anche a un volume incrementato del 43% rispetto a quello dei diffusori SKY del 2017.

Totem ha posto molta attenzione anche al design del cabinet, optando per una costruzione artigianale caratterizzata da una struttura monoscocca con giunti a incastro, che assicurano un mobile particolarmente rigido, e traverse di rinforzo incrociate. Inoltre, la zona di contatto per l’incollaggio più grande garantisce, secondo Totem, un’espansione e una contrazione per decenni senza degrado del suono.

I pannelli di fibra a densità variabile (VDF) utilizzati per la serie Bison e anche per questo centrale forniscono una densità del 90% sui lati esterni e del 65% verso l’interno. Le estremità più dense aumentano la forza e aiutano a mantenere la forma, mentre l’interno meno denso è preferibile in quanto evita nodi o risonanze. Infine, il rivestimento borosilicato, un materiale di smorzamento unico nel settore, gestisce la dissipazione di energia in modo particolarmente efficace e controllato all’interno del cabinet. Totem consiglia una potenza compresa tra 30 e 150W e un tempo di rodaggio tra le 70 e le 100 ore.

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