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DENON DL-103 e DL-103r: sessant’anni e non sentirli

Il debutto sul mercato della DENON DL-103 risale al lontano 1962, inizialmente nata per scopi broadcasting, si conferma uno dei fonorivelatori di tipo MC più longevi ed ancora ottimamente performanti malgrado il lungo tempo trascorso.

Il che la dice lunga su quante cose siano già state dette e scritte più che chiaramente molto tempo fa, una circostanza molto più che emblematica di quanto un prodotto ben progettato possa ancora oggi tenere stabilmente botta tra i competitors.

Una testina non semplice a dire il vero, nel senso che malgrado l’indubbia qualità presenta qualche idiosincrasia che dev’essere attentamente valutata al fine di metterla in grado di esibire le ottime prestazioni di cui è capace.

Nel 2006 gli ingegneri DENON hanno ritenuto di rivedere il progetto creando la versione tipo “R”, leggermente differente nei valori elettrici ma sostanzialmente identica all’originale, nel dettaglio (tra parentesi i valori della versione R):


  • Tipologia: Bobina Mobile con avvolgimenti in rame 6N (purezza pari al 99.9999%)
  • Risposta in frequenza: compresa tra 20 Hz e 45 KHz
  • Impedenza: 40 Ohm (14)
  • Livello di uscita: 0.3 (0.25) mV
  • Stilo conico avente dimensioni di 0.02 mm
  • Cedevolezza: 5 x 10-6 cm dyna (corrispondenti a circa 12 Cu alla frequenza di 10 Hz)
  • Peso di lettura consigliato: 2.5 grammi (2.2 – 2.8)
  • Peso totale: 8.5 grammi

Come si nota non si tratta di una revisione che ha portato a valori totalmente diversi ma solo di un adattamento di questi al fine di migliorare le caratteristiche di interfaccia con gli stadi fono attuali – soprattutto di quelli attivi – la cui impedenza di ingresso è solitamente situata nei dintorni dei 100 Ohm.

A suo tempo l’azienda proponeva il trasformatore passivo – il modello AU-320 anche noto come Step-Up ed attualmente non più in produzione – un dispositivo espressamente concepito per accoppiare il suddetto fonorivelatore in modo ottimale al sistema di amplificazione.

L’impedenza di ingresso – selezionabile per testine il cui valore caratteristico fosse compreso tra 3 e 40 Ohm – consentiva di far “vedere” a quest’ultima un valore congruo con la regola che vuole che lo stadio di preamplificazione fono presenti un’impedenza circa 10x quella caratteristica del fonorivelatore, ovvero circa 400 Ohm.

Attenzione che tale regola andrebbe applicata a qualsiasi situazione, salvo determinare ad orecchio valori che meglio si prestano al caso di specie.

Laddove si intendesse acquistare tale accessorio, attualmente è necessario rivolgersi al mercato dell’usato – soprattutto a quello giapponese – bacino dove se ne rintracciano parecchi in vendita anche in ottime condizioni, considerando poi che si tratta di un sistema passivo, non dovrebbero esserci problemi effettivi di funzionamento.

Circa l’interfacciamento meccanico col braccio di lettura – come anche già in parte considerato in questo recente articolo – trattandosi di una testina piuttosto rigida va assolutamente evitato l’accoppiamento con bracci a massa eccessivamente bassa, contesto che comprometterebbe le eccellenti prestazioni di cui è capace questa iconica testina.

Considerando che la frequenza di risonanza del sistema braccio/testina dovrebbe ricadere nell’ambito 8/11 Hz, bracci la cui massa oscilli nei dintorni dei 12/22 grammi sono l’ideale, diversamente lasciate perdere e risparmiate denaro rivolgendovi altrove, non è obbligatorio farsi del male.

Pertanto, messa nelle condizioni di esprimere il suo potenziale – ovvero curando come suggerito l’interfacciamento meccanico ed elettrico – è probabile che questa piccola meraviglia elettromeccanica possa darvi ampia soddisfazione all’ascolto.

La timbrica caratteristica della DENON DL-103 è tendente al morbido – la risposta in frequenza misurata per singolo esemplare non mostra il caratteristico picco sugli alti tipico delle MC – ed è quindi priva di evidenti asperità con basse frequenze solide e giustamente corpose.

Menzione particolare per le medie frequenze, d’altronde lo abbiamo già sottolineato, essendo nata per la radio giapponese non poteva essere diversamente.

Nessun problema nemmeno dal punto di vista del tracciamento – il temibile disco Hi-Fi NEWS ANALOGUE TEST LP di cui abbiamo parlato qui la mette in crisi solo nella (pressoché impossibile) traccia a +18 dB – un aspetto che non va sottovalutato, maggiormente al giorno d’oggi, dove la modulazione delle tracce è solitamente più ampia che in passato a causa della maggiore distensione di queste su più facciate, condizione che favorisce una risposta in frequenza lato basse parecchio più estesa.

In ultimo, considerate che al citato fonorivelatore, raggiunto nel tempo un adeguato grado di usura, potrà essere sostituito lo stilo con una differente versione di taglio del diamante – ad esempio lo Shibata – noto per avere superiori doti di estrazione delle informazioni dai solchi grazie alla maggiore superficie di contatto, aspetto questo in grado di aumentare il dettaglio sonoro.

Infine un cenno al prezzo, compreso tra i 300 ed i 400 euro in dipendenza della versione, in ogni caso cercate bene perché abbiamo notato una discreta variabilità.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

 

 

 

 

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