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Dalla Cina con furore: il GPMI manderà in pensione l’HDMI?

gpmi hdmi

GPMI (General Purpose Media Interface) è un nuovo standard-interfaccia che possiamo considerare un rivale (o un’evoluzione?) dell’HDMI

Un consorzio composto da oltre 50 aziende tecnologiche cinesi, tra cui colossi come TCL e Hisense, ha dato vita a GPMI (General Purpose Media Interface), un nuovo standard-interfaccia che possiamo considerare un rivale (o un’evoluzione?) dell’HDMI.

GPMI sarà disponibile in due versioni differenti (Type-C e Type-B) e, con entrambe, supera nettamente le specifiche tecniche dell’HDMI 2.1 e 2.2 (quest’ultimo è stato annunciato a inizio anno al CES 2025 di Las Vegas).

Lo sviluppo di GPMI è guidato dalla Shenzhen International 8K Ultra HD Video Industry Collaboration Alliance, ma è stata HiSilicon, azienda produttrice di chip e partner chiave dell’alleanza, a svelare ufficialmente lo standard in un documento. La versione GPMI Type-C tramite connettore USB-C supporterà fino a 96 gigabyte al secondo di banda passante, pari a quella dello standard HDMI 2.2 annunciato al CES 2025 lo scorso gennaio, mentre il Type-B con il suo connettore proprietario si spingerà addirittura a 192 Gbps.


Sfruttando questa ampissima banda disponibile, entrambe le versioni saranno quindi in grado di supportare la trasmissione video in 8K con elevate frequenze di aggiornamento e senza la compressione DSC, cosa impossibile da ottenere oggi tramite HDMI 2.1.

Oltre a trasportare segnali audio e video, GPMI (a differenza dell’HDMI) sarà anche in grado di trasmettere dati, in maniera simile allo standard Thunderbolt 5. In più, GPMI integrerà anche funzionalità di controllo dei dispositivi, in maniera simile all’HDMI CEC. Un dispositivo compatibile GPMI, come un TV, potrà quindi accendere e gestire dispositivi collegati, come una console o un amplificatore, eliminando la necessità di cavi di alimentazione separati.

L’altro plus non indifferente di GPMI è la sua capacità di fornire anche l’alimentazione (fino a 240 watt per la versione Type-C e ben 480 watt per quella Type-B).

Non è ancora chiaro quando GPMI sarà disponibile sul mercato, ma i produttori TV cinesi che fanno parte del consorzio (tra cui anche Konka e Skyworth) hanno già confermato l’intenzione di supportarlo sui loro futuri modelli (già nel 2026? Vedremo). Anche altri big cinesi come Huawei e Xiaomi hanno annunciato il loro sostegno a GPMI, anche se resta da vedere se questo nuovo standard rimarrà limitato al mercato cinese o se potrà invece competere anche a livello globale sfidando apertamente l’HDMI.

Questa ultima ipotesi sembra però poco probabile sia perché l’HDMI è vivo e vegeto (come abbiamo visto all’ultimo CES), sia perché nessun produttore di TV giapponese e coreano (LG, Samsung, Sony, Panasonic) ha per ora mostrato interesse per GPMI. Senza dimenticare che, almeno in ambito video, questo standard servirebbe solo per sfruttare al massimo l’8K, che come sappiamo rappresenta una nicchia di mercato oggi quasi insignificante.

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