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DAC portatili: come far suonare al meglio il proprio smartphone

Chi vuole sfruttare il proprio smartphone anche come una sorgente audio di alta qualità, si trova di fronte a limitazioni quando si tratta di ottenere un’esperienza sonora veramente hi-fi. Ed è qui che entra in gioco il DAC portatile

Negli ultimi anni, l’audio su smartphone da un lato ha visto la scomparsa quasi totale dell’uscita cuffie da 3,5mm, mentre dall’altro è migliorato sensibilmente sul versante wireless grazie all’introduzione di codec audio Buetooth sempre più performanti, culminati con l’aptX Lossless e la sua promessa di audio lossless senza fili e con qualità da CD. Tuttavia, nonostante questi progressi, gli utenti più audiofili e chi vuole sfruttare il proprio smartphone anche come una sorgente audio di alta qualità si trovano di fronte a limitazioni quando si tratta di ottenere un’esperienza sonora veramente hi-fi. Ed è qui che entra in gioco il DAC portatile.

Un DAC, ovvero Digital-to-Analog Converter (convertitore digitale-analogico), è un componente essenziale in qualsiasi dispositivo che riproduce audio digitale. Quando si ascolta musica in formato digitale (file audio memorizzati localmente o servizi di streaming), questi segnali devono essere convertiti in suoni analogici che le nostre orecchie possono sentire. Proprio per questo ogni smartphone (anche il più economico) ha un DAC integrato, ma spesso questo componente non è progettato per offrire chissà quale qualità.

Gli smartphone con DAC davvero performanti sono merce rara

Non mancano le eccezioni nella fascia alta del mercato (l’Asus ROG Phone 5 integra ad esempio un DAC ESS Sabre con supporto fino a 32-bit/384 kHz e un amplificatore Cirrus Logic), ma nella stragrande maggioranza dei casi il vostro smartphone monta un DAC basilare a dir poco. Ecco perché un DAC portatile esterno con amplificatore cuffie integrato rappresenta una soluzione molto interessante per chi vuole migliorare drasticamente la qualità audio del proprio smartphone utilizzando cuffie o auricolari cablati.


I principali benefici che si hanno nell’usarne uno sono:

dac smartphone
Un buon DAC ultraportatile migliora notevolmente la riproduzione audio di uno smartphone.
  • Migliore qualità audio: Un DAC portatile migliora la separazione degli strumenti, riduce la distorsione e offre un’esperienza audio più dettagliata e coinvolgente. La differenza si nota soprattutto quando si usano cuffie di alta qualità o si ascoltano file ad alta risoluzione
  • Riproduzione di formati audio hi-res: Molti DAC integrati negli smartphone non supportano formati audio ad alta risoluzione come FLAC, DSD o WAV in modo efficiente. Un DAC portatile di buona qualità può decodificare questi formati con maggiore precisione
  • Amplificazione migliorata: Quasi tutti i DAC portatili includono un amplificatore per cuffie integrato, particolarmente utile per pilotare cuffie ad alta impedenza che richiedono più potenza rispetto a quella che un normale smartphone può fornire
  • Riduzione del rumore elettrico: I DAC integrati negli smartphone possono essere soggetti a interferenze e rumore elettrico, specialmente quando sono in uso altre funzionalità come Wi-Fi o Bluetooth. Un DAC esterno è progettato per isolare meglio il segnale audio e ridurre il rumore
  • Esperienza più personalizzata: Alcuni DAC portatili offrono impostazioni personalizzabili che permettono agli utenti di regolare l’audio secondo i propri gusti, consentendo di scegliere tra diverse modalità di equalizzazione, filtri e profili audio

Come si collega un DAC portatile a uno smartphone

Collegare un DAC portatile a uno smartphone è semplicissimo. I DAC portatili (e ultraportatili) sono di fatto dei piccoli dongle che si collegano agli smartphone tramite USB-C, mentre se avete un iPhone più vecchiotto dovete ricorrere a un adattatore USB-C/Lightning (comunque molto economico). Alcuni DAC portatili offrono anche connettività Bluetooth, ma il loro scopo principale è proprio quello di sfruttare al meglio cuffie e auricolari cablati, sebbene la presenza del Bluetooth possa tornare utile nel caso in cui il proprio smartphone non supporti di suo alcuni codec audio avanzati (LDAC, aptX Lossless) che invece sono supportati dal DAC.

Una volta collegato il DAC allo smartphone, basta collegare le cuffie all’uscita audio del DAC da 3,5 mm (ma alcuni modelli ne offrono anche una bilanciata da 4,4mm) e si può cominciare ad ascoltare tutta la musica che volete.

Il mercato offre un’ampissima scelta di DAC portatili e ultra portatili. Ne abbiamo scelti tre attorno ai 200 euro, una fascia di prezzo che a nostro avviso è ideale per avere un miglioramento audio significativo senza dover spendere cifre eccessive.

AudioQuest DragonFly Cobalt

DragonFly Cobalt

  • Dimensioni compatte: Il DragonFly Cobalt è grande come una chiavetta USB, rendendolo estremamente portatile e facile da trasportare
  • Supporto per formati ad alta risoluzione: Supporta formati audio come MQA e FLAC, offrendo una qualità audio superiore con una vasta gamma di file
  • Alimentazione efficiente: Il DragonFly Cobalt è progettato per essere efficiente dal punto di vista energetico, riducendo il consumo della batteria dello smartphone
  • Plug-and-play: Si collega facilmente a dispositivi Android, iPhone e PC senza bisogno di installare driver o software aggiuntivi
  • Amplificatore integrato: Include un amplificatore per cuffie capace di pilotare cuffie di alta impedenza.

FiiO BTR7

  • Connessione wireless e cablata: Il FiiO BTR7 offre sia Bluetooth 5.1 che connessione USB-C, rendendolo versatile per l’uso sia cablato che wireless con smartphone e altri dispositivi
  • Amplificatore e DAC di alta qualità: Dotato di un doppio chip DAC ESS ES9219C e un amplificatore THX AAA, questo DAC offre una qualità sonora di tutto rispetto con potenza sufficiente per pilotare cuffie fino a 300 ohm (e c’è anche un’uscita audio bilanciata da 4,4mm)
  • Supporto per codec Bluetooth avanzati: Supporta codec di alta qualità come LDAC, aptX HD e AAC
  • Schermo OLED integrato: Il display OLED fornisce informazioni sull’audio, lo stato della batteria e la modalità operativa
  • Design compatto e portatile: il BTR7 non è proprio ultraportatile, ma è leggero e facile da portarsi dietro, anche se a differenza dell’AudioQuest non bisogna aspettarsi dimensioni da chiavetta USB

iFi Hip-DAC2

  • Design elegante e portatile: Con il suo design sottile e accattivante, l’Hip-DAC2 si distingue per la sua portabilità e stile
  • Amplificatore potente: Questo DAC offre un’uscita da 400 mW, sufficiente per alimentare cuffie di alta impedenza fino a 600 ohm
  • Supporto per formati Hi-Res: Supporta file DSD, PCM e MQA, rendendolo ideale per gli audiofili che desiderano il massimo della qualità audio
  • Modalità XBass: Una funzionalità unica che aggiunge un boost ai bassi per migliorare le prestazioni audio con cuffie o auricolari
  • Connessione USB-C: Si collega facilmente a dispositivi moderni grazie al cavo USB-C incluso e supporta anche l’alimentazione tramite USB per una durata della batteria prolungata. anche qui è presente un’uscita cuffie bilanciata da 4,4mm.

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