Privo di fronzoli (niente app e niente Android), il Cowon Plenue R2 è un player audio hi-res che bada all’essenziale. Il sound però non esalta
Il produttore coreano Cowon è entrato così presto nel mercato dei player audio portatili (ricordate il player MP3 CW100 del 2000?) da essere considerato uno dei nomi di primissimo piano del settore assieme ai più quotati connazionali di Astell & Kern. Un anno dopo il CW100 Apple presentava il suo primo iPod e improvvisamente i lettori MP3 portatili iniziarono a diventare mainstream. Da allora Cowon non ha mai fatto passi da gigante in termini di diffusione e popolarità dei suoi prodotti, offrendo però quasi sempre dispositivi che andavano dal discreto al buono e puntando molto su prezzi interessanti.
A prima vista anche questo nuovo nuovo Plenue R2 (o PR2) sembra porsi su una via di mezzo. È infatti un dispositivo decisamente off-line e, lasciando ai suoi rivali l’attuale mania dei PMP (Portable Music Player) con Android e app di servizi di streaming, Cowon sta posizionando il PR2 come un prodotto rivolto a utenti “puristi”.
Dopotutto (si saranno chiesti in Cowon), perché preoccuparsi di rinunciare allo smartphone per la riproduzione di musica se poi si deve riempire anche un player audio hi-res con app e funzionalità tipiche di uno smartphone? Con il Plenue R2 Cowon è convinta che un valore di circa 600 euro per componenti elettronici accuratamente scelti e 128 GB di storage interno sia una proposta migliore di un’alternativa basata su Android. Avrà ragione?
Costruzione
Con un’altezza di 11 cm e uno spessore di 14 mm, il Plenue R2 si adatta comodamente alla mano, ma allo stesso tempo, grazie al suo peso di 154 g e alla sua struttura in vetro, alluminio e plastica sagomata, ha tutta l’aria di essere un player solido. La qualità costruttiva è infatti notevole e la finitura è impeccabile, sebbene il design sia piuttosto squadrato e “appuntito” agli angoli. Sul lato sinistro è presente uno slot per schede microSD, visto che i 128 GB di memoria integrata del PR2 possono essere espansi fino a 256 GB. A destra, ci sono controlli fisici per aumentare/diminuire il volume, riprodurre/mettere in pausa e saltare avanti/indietro tra le canzoni, il tutto perfettamente ordinato e facile da approcciare.
Nella parte inferiore sono presenti due uscite per cuffie: una sbilanciata da 3,5 mm (che funge anche da uscita ottica digitale nel caso vogliate utilizzare il Cowon come sorgente in un DAC esterno) e un’uscita bilanciata da 2,5 mm. C’è anche un ingresso USB-C per la ricarica e il trasferimento dei dati. La batteria del PR2 può andare da scarica a completamente carica in meno di tre ore e, una volta al 100%, garantisce circa 18 ore di riproduzione. Davvero niente male, anche se era logico aspettarsi simili valori per un player audio privo di Android, app e altri elementi software “energivori”.
Caratteristiche
Poiché Cowon utilizza un sistema basato su Linux per l’interfaccia utente e il lettore musicale, non è possibile scaricare app o ottenere la più ampia funzionalità di alcune alternative basate su Android. Per alcuni aspetti questa è una posizione ammirevole e sinceramente abbiamo sentito idee peggiori di un lettore musicale portatile che promette di fare una sola cosa e di farla bene.
Per altri aspetti, tuttavia, il PR2 trasmette un po’ una sensazione di arretratezza con questo suo approccio old-school. Il display touch AMOLED da 3,7 pollici, ad esempio, è abbastanza luminoso e colorato, ma la sua risoluzione di 800×400 pixel e, più significativamente, la sua grafica e i suoi caratteri lo rendono meno sofisticato rispetto a molti dei suoi concorrenti. I menu sono angusti e non sempre facilmente leggibili, le icone sono rudimentali e l’intera esperienza utente non è il massimo. La “purezza di intenti” (un motto che si sposerebbe alla perfezione con il Plenue R2) non deve necessariamente equivalere a povertà di esperienza.
Al suo interno, tuttavia, il PR2 sembra avere molti meno compromessi. I DAC Twin Cirrus Logic CS43131 sono in grado di far fronte a qualsiasi file audio digitale (tranne MQA) fino a una risoluzione di 32 bit/384 kHz o DSD256. Le cuffie sono pilotate dall’amplificazione Master Hi-Fi ad architettura bilanciata integrata nel DAC, che non solo consente al PR2 di funzionare con cuffie bilanciate o sbilanciate, ma che teoricamente dovrebbe anche permettere una resa efficace con le cuffie più “difficili”.
Tra le impostazioni c’è la suite proprietaria JetEffect 7 che si occupa di DSP ed equalizzazione. Cowon è riuscita a rendere questi DSP utilizzabili tramite Bluetooth (il PR2 utilizza una combinazione eccentrica di Bluetooth 3.0 e aptX), il che è impressionante sebbene forse non essenziale.
Qualità audio
Va subito detto che nessuna delle numerose impostazioni di equalizzazione (dai nomi tra l’altro un po’ eccentrici) merita particolari attenzioni. C’è spazio nel menu per salvare fino a quattro equalizzatori definiti dall’utente e potreste benissimo trovare un equilibrio di vostro gradimento, ma gli equalizzatori precaricati di Cowon rovinano la risposta dei bassi del PR2. Di conseguenza potete tranquillamente ignorarli.
Con JetEffect7 impostato in modo “innocuo” su Normal, tuttavia, si riescono a ottenere risultati interessanti. La riproduzione di un file a 24 bit/44,1 kHz di I Am A Very Rude Person di Thom Yorke consente al PR2 di dimostrare la sua capacità di offrire suoni profondi, a bassa frequenza e con livelli decenti di dettaglio e texture. I bordi iniziali e finali delle note dei bassi sono piacevolmente precisi e ben definiti.
Il Cowon mette anche una discreta quantità di spazio tra i singoli elementi del brano. Non restituisce il soundstage più ampio e generoso che abbiamo mai ascoltato con player audio simili, ma non ha problemi a bloccare gli strumenti al loro posto. Questi inoltre non sono mai lontani gli uni dagli altri, a tutto vantaggio di una coerenza a livello di timing che fa certamente piacere.
Ma passare a un file a 16 bit/44,1 kHz di Duet Solo Dancers di Charles Mingus mostra il Plenue R2 in una luce meno lusinghiera. Appare infatti abbastanza reticente nel modo in cui restituisce questo brano e c’è poco dell’immediatezza e dell’attacco, e di conseguenza dell’energia, su cui si basa la registrazione. Il soundstage passa così da “compatto” a “angusto” e il PR2 non è così esplicito con i dettagli come avremmo creduto.
Allo stesso modo il PR2 si mostra quasi inibito anche per quanto riguarda le dinamiche. Le piccole variazioni armoniche di cui è piena la performance di Mingus sono alluse piuttosto che descritte per intero e non esiste un divario dinamico così grande tra i momenti di riflessione e quelli di abbandono che caratterizzano questo brano tratto dall’album The Black Saint and the Sinner Lady del 1963
Qualcosa nella presentazione generale del Cowon suggerisce una natura fin troppo prudente e anche se è possibile, con un uso attento delle impostazioni EQ personalizzate, portare un po’ più di brillantezza nella parte superiore della gamma di frequenza, ciò finisce con l’enfatizzare la risposta degli acuti del PR2 già asciutta di suo e la mette in contrasto con il resto della gamma di frequenze.
Verdetto
Il Plenue R2 è un player hi-res portatile di discreta caratura, ma tra un’usabilità discutibile e un sound fin troppo legato e inibito, ci saremmo aspettati qualcosa di più, vista anche la volontà di Cowon di offrire un PMP incentrato unicamente sulla resa musicale.
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Sommario
Privo di fronzoli (niente app e niente Android), il Cowon Plenue R2 è un player audio hi-res che bada all’essenziale. Il sound però non esalta.
Pro
Compatto e ben costruito
Specifiche tecniche notevoli
Risposta in gamma bassa articolata
Contro
Interfaccia poco pratica
Funzionalità limitate
Carattere sonoro fin troppo trattenuto
Scheda tecnica
Storage: 128 GB+microSD
Supporto hi-res: 32 bit/384 kHz, DSD256
Display: touch AMOLED da 3,7’’
Connettività: Bluetooth 3.0 aptX
Tempo di ricarica da 0 a 100: 3 ore
Durata della batteria: circa 18 ore
Dimensioni: 11,2 x 6,2 x 1,4 cm
Peso: 154 g
Prezzo: circa 600 euro
Sito del produttore: www.cowonglobal.com
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.